Antivirus Android, Kaspersky rileva 10 milioni di app sospette

Dopo il report di Fortinet delle scorse settimane (Antivirus su smartphone: è davvero necessario?), anche Kaspersky torna a parlare dell'esigenza, sempre più pressante, di utilizzare un antivirus su Android.

Dopo il report di Fortinet delle scorse settimane (Antivirus su smartphone: è davvero necessario?), anche Kaspersky torna a parlare dell’esigenza, sempre più pressante, di utilizzare un antivirus su Android.
La società russa afferma di aver rilevato, sino ad oggi, oltre 200.000 campioni malware unici sulla piattaforma Android registrando una crescita complessiva delle minacce pari al 34% rispetto al mese di novembre 2013, periodo a cui risaliva l’ultimo report.

Ben 10 milioni sarebbero le applicazioni sospette rilevate da Kaspersky che integrerebbero i campioni di malware via a via scoperti. A fine gennaio scorso il negozio online di Google (Google Play) proponeva complessivamente 1,1 milioni di applicazioni Android (il dato viene continuamente aggiornato da AppBrain, a questo indirizzo). Com’è possibile, quindi, che Kaspersky abbia individuato 10 milioni di applicazioni potenzialmente nocive?

La risposta è semplice. Oltre al negozio virtuale di Google sul web si trovano decine di altri “store” alternativi ed è proprio qui che il produttore russo ha rilevato il maggior numero di minacce. Il consiglio è quindi quello di installare solamente le app che provengono dai canali ufficiali evitando di installare manualmente file APK reperiti su siti web di terze parti.

Molto spesso, infatti, nel caso delle applicazioni che richiedono il versamento di un piccolo contributo in denaro, gli utenti provano ad effettuarne il download altrove non ben consci del fatto che, spesso, i pacchetti ufficiali vengono alterati aggiungendo veri e propri malware.
Non è infrequente imbattersi in pacchetti Android contenenti componenti nocivi in grado di sottrarre informazioni personali e fare razzia delle credenziali d’accesso a servizi bancari online (il trojan Carberp ne è un esempio).

La situazione su Google Play è certamente migliore anche se non è infrequente imbattersi in applicazioni che integrano adware piuttosto invasivi ed al limite dello “spyware” (vedere, ad esempio, questa pagina).

A meno che non se ne senta l’effettiva l’esigenza, è bene disattivare – dalle impostazioni del dispositivo Android – la modalità sviluppatore (nel caso in cui fosse stata precedentemente abilitata) ed evitare di usare l’opzione che consente l’installazione di applicazioni da terze parti.

Nel nostro articolo Antivirus su Android, serve davvero? Ecco uno dei migliori, gratis abbiamo spiegato perché è oggi importante dotarsi di un antivirus su Android e come difendersi dalle nuove minacce.

Di recente anche l’applicazione Clean Master, molto famosa (vedere anche Velocizzare Android: consigli pratici), ha iniziato con l’integrare un modulo che provvede a verificare la bontà delle app Android che si decidono di installare. Tale modulo, presente anche nella versione gratuita dell’applicazione, è pienamente compatibile con la presenza di un’app antivirus su Android.

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