Apple guadagna tempo negli USA: rimandate le modifiche alle regole di App Store

Forse a sorpresa, Apple può ritardare le modifiche alle linee guida di App Store. Il CEO di Epic Games non la prende bene.
Apple guadagna tempo negli USA: rimandate le modifiche alle regole di App Store

La battaglia legale tra Apple ed Epic Games (l’azienda dietro Fortnite e del motore grafico Unreal Engine) si arricchisce di un nuovo capitolo, tutto a favore del gigante di Cupertino. Quest’ultimo, dopo aver fatto ricorso alla sentenza della giudice Yvonne Gonzalez Rogers, ha avuto la possibilità di posticipare le modifiche al suo App Store. Una mozione ha infatti sospeso il mandato per 90 giorni.

Apple sorride: mandato sospeso per 90 giorni

A poche settimane fa risale l’annuncio da parte di Apple dell’intenzione di richiedere alla Corte Suprema di una rivalutazione della sentenza che impone all’azienda guidata da Tim Cook di modificare alcune linee guida del suo App Store. In particolare, ad Apple viene chiesto di consentire agli sviluppatori di vendere contenuti in-app anche tramite piattaforme di terze parti. App distribuite tramite App Store, appunto. Per il colosso californiano si tratterebbe ovviamente di boccone amaro e difficile da digerire, viste le commissioni del 30% previste su ogni vendita di app e acquisti in-app.

Tra un ricorso e l’altro, lo scontro tra Apple e Epic Games non sembra poi così vicino ad una fine. La seconda, come è ovvio che sia, non ha ben accolto la mozione dell’ultima ora e i suoi avvocati si sono già mossi per farsi sentire. Inoltre, proprio come fatto da Apple, anche Epic Games potrà richiedere alla Corte Suprema di ascoltare il suo appello.

Per Tim Sweeney, fondatore e CEO di Epic Games, la “giustizia tarda ad arrivare, di nuovo“.

Tim Sweeney - Tweet - Apple vs Epic Games

È bene precisare che la decisione della Corte Suprema, che sia a favore di Apple o di Epic Games, sarà valida solo per gli Stati Uniti d’America. Per quanto riguarda invece l’Unione Europea, Tim Cook e soci dovranno rispettare il Digital Markets Act aprendo non solo ai metodi di pagamento alternativi ma anche agli store di app di terze parti.

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