Apple Watch, l'azienda ha pensato di renderli compatibili con Android

Tra i progetti di Apple c'era quello di rendere i suoi Apple Watch compatibili con Android ma l'azienda ha rinunciato all'ultimo.

Sembra estremamente salda la presa di Apple sul mercato statunitense e mondiale per quanto riguarda i suoi dispositivi, a partire dagli smartphone fino agli Apple Watch. Nonostante questo, non è da meno Android, che su scala mondiale supporta tantissimi prodotti, compresi smartwatch e smartband.

Proprio per questo a Cupertino hanno pensato a qualcosa di clamoroso: a quanto pare l’azienda avrebbe pensato di rendere l’Apple Watch compatibile con Android. Il progetto però sarebbe naufragato all’ultimo minuto, almeno stando a quanto riportato da alcune fonti molto affidabili.

Dando uno sguardo tra i vari dettagli in riferimento alle novità che Apple ha in programma di introdurre per la salute, sono state scovate alcune evidenze chiarissime. Il colosso avrebbe infatti lavorato per rendere il suo orologio e la sua app Salute compatibili con il sistema operativo del robottino verde.

Un Apple Watch per Android? Nulla di fatto, ma solo all’ultimo minuto

La volontà di Apple di aumentare la propria quota di mercato e soprattutto di raggiungere un numero maggiore di utenti con i suoi Apple Watch avrebbe portato ad un pensiero che qualcuno potrebbe ritenere assurdo.

Con il nome in codice Project Fennel, a Cupertino volevano raggiungere miliardi di utenti che usano il sistema operativo Android. Sarebbe stato infatti un mezzo utile per rafforzare la propria presenza all’interno delle aree in cui Apple detiene una quota di mercato minore.

Tutto sembrava in realtà pronto all’arrivo, salvo poi naufragare all’ultimo minuto. Il tutto sarebbe da addurre agli iPhone. L’azienda ha infatti pensato che, rendendo il suo Apple Watch disponibile anche per Android, avrebbe danneggiato le vendite dei suoi smartphone.

Non è chiaro se gli ingegneri abbiano pensato ad un dispositivo totalmente dedicato anche alla piattaforma di Google o se semplicemente sarebbe stata solo una questione di introdurre la compatibilità. Quello che è chiaro invece è che almeno per il momento tutte le porte verso una soluzione del genere sembrano ben chiuse.

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