192.168.x.x: perché in rete locale vengono usati questi indirizzi?

I sistemi connessi alla rete locale utilizzano indirizzi IP che, quasi sempre, iniziano con i due numeri in base decimale 192.

I sistemi connessi alla rete locale utilizzano indirizzi IP che, quasi sempre, iniziano con i due numeri in base decimale 192.168. Abbiamo parlato più volte di come configurare il router ed i sistemi della rete locale ma non ci siamo mai soffermati sulle basi ossia sul perché siano utilizzati tali indirizzi e non altri.

Digitando il comando ipconfig in ambiente Windows o ifconfig in Linux, ci si accorgerà che all’192.168 sono i primi due numeri dell’IP dell’interfaccia di rete.

La classe di indirizzi 192.168 fa parte dei cosiddetti indirizzi IP privati ossia di quegli appositi indirizzi che possono essere utilizzati da chiunque nell’ambito della propria rete locale, indipendentemente dalle sue dimensioni.

192.168.x.x e gli altri indirizzi IP privati non sono visibili alla rete esterna e non vengono quindi utilizzati dai router per indirizzare ed instradare i pacchetti dati verso la cosiddetta rete di trasporto. Nell’ambito della rete locale, quindi, i sistemi dotati di IP privati possono dialogare fra di loro ma, affinché i vari sistemi possano essere connessi alla rete Internet, è necessario ricorrere alla tecnica denominata NAT ed implementata da router e firewall.
Il concetto è quello di “mappare” più indirizzi IP privati su un unico indirizzo IP pubblico, visibile all’esterno ed utilizzabile per l’instradamento dei dati. Tale IP pubblico è quello che, generalmente, a parte le reti “nattate”, fornisce il provider Internet scelto: tale indirizzo può essere dinamico (cambia ad ogni connessione) oppure statico vedere questo articolo.

La scelta di definire gruppi di indirizzi IP privati è nata dall’esigenza iniziale di ridurre l’utilizzo degli indirizzi IPv4 “pubblici” che sono limitati a 232 ossia circa 4 miliardi.
Gli indirizzi IPv4, infatti, nonostante agli albori della Rete (anno 1981) sembrassero in numero più che sufficiente, sono oggi ormai esauriti ed è ormai avviato, già da qualche tempo, la progressiva migrazione verso IPv6 che mette a disposizione un numero di IP pubblici “sconfinato” (2128 indirizzi ossia circa 3,4×1038). A tal proposito suggeriamo la lettura del nostro articolo La rete Internet cambia: ecco l'”identikit” di IPv6. Le basi per prepararsi in tempo.

Con la sempre più rapida diffusione dei dispositivi mobili e della filosofia del “sempre connessi”, gli indirizzi IPv4 sono ormai proprio finiti. In proposito va comunque precisato che i provider si sono accaparrati a suo tempo blocchi di IP molto vasti riuscendo ancora ad assolvere alle richieste dell’utenza ed alle crescenti esigenze di mantenere sempre collegati un gran numero di device.

Le classi di IP privati

In ambito IPv4, è 192.168.x.x la classe di IP più utilizzata in assoluto. Gran parte dei router in commercio, sia di tipo domestico che aziendale, infatti, sono impostati per adoperare, per default, l’IP 192.168.0.1 o 192.168.1.1.

Gli IP privati compresi tra 192.168.0.0 e 192.168.255.255 (65.536 indirizzi disponibili; detta classe C) sono i più utilizzati ma, per allestire reti locali, si possono usare anche altri blocchi:
10.0.0.0 – 10.255.255.255 (quasi 16,8 milioni di indirizzi; classe A)
172.16.0.0 – 172.31.255.255 (poco più di un milione di indirizzi; classe B)

Nel caso di IPv6, è stato riservato il blocco fc00::/7 (gli indirizzi IPv6, diversamente da IPv4, sono composti da 128 bit anziché 32 e da otto gruppi di quattro cifre esadecimali ciascuno).

Quando si collega un router alla rete locale (a volte integra funzionalità di modem), l’indirizzo predefinito per l’accesso al suo pannello di amministrazione è 192.168.1.1 o 192.168.0.1.
Se i vari sistemi client sono configurati per ottenere automaticamente un indirizzo IP privato (protocollo DHCP), verrà a loro assegnato un indirizzo del tipo 192.168.1.2, 192.168.1.3 (oppure 192.168.0.2, 192.168.0.3,…) e successivi, a seconda della configurazione del router.

Accedendo alla finestra che permette di visualizzare la configurazione delle interfacce di rete, si potrà verificare se l’IP viene richiesto ed ottenuto automaticamente via DHCP oppure se ai vari sistemi della rete locale sia associato un indirizzo IP privato statico.

192.168.x.x: perché in rete locale vengono usati questi indirizzi?

Verificare le impostazioni del router

Tipicamente, la maggior parte dei router sono preimpostati per utilizzare indirizzi IP della classe C (192.168).

Per verificarlo, è sufficiente accedere al pannello di amministrazione del router e portarsi in corrispondenza dell’impostazione LAN settings (può variare a seconda del modello di dispositivo in proprio possesso).

192.168.x.x: perché in rete locale vengono usati questi indirizzi?

Nell’esempio, il router ha IP 192.168.1.1 ed è impostato per assegnare automaticamente ai client collegati in rete locale, via DHCP, gli IP da 192.168.1.50 in poi.

L’utilizzo della subnet mask 255.255.255.0 sta a significare che gli IP privati utilizzabili per la rete locale sono, in questo caso, quelli compresi fra 192.168.1.1 e 192.168.1.254.
La subnet mask, infatti, consente di stabilire l’intervallo di indirizzi IP all’interno di una sottorete.

Per fare qualche esperimento, suggeriamo l’utilizzo del calcolatore online disponibile in questa pagina.

192.168.x.x: perché in rete locale vengono usati questi indirizzi?

Si provi ad agire sul menù a tendina Maxium IP addresses: si otterrà la subnet mask da utilizzare per ottenere la disponibilità del numero di IP privati indicati.

Verificare l’indirizzo IP privato utilizzato in Windows

Gli utenti Windows possono verificare l’indirizzo IP privato assegnato al proprio sistema semplicemente digitando ipconfig /all al prompt dei comandi.

L’indirizzo IP 192.168.x.x o qualunque altro IP usato in ambito locale sarà riportato sotto la voce Scheda Ethernet connessione alla rete locale (LAN) oppure Scheda Connessione rete wireless, in corrispondenza di Indirizzo IPv4.

192.168.x.x: perché in rete locale vengono usati questi indirizzi?

Accanto a Gateway predefinito è impostato l’indirizzo IP del router.

Qualora si utilizzasse IPv6, sui sistemi operativi compatibili (Windows XP con l’opensource Dibbler; Windows Vista e successivi; Ubuntu e distribuzioni Linux recenti,…), si vedrà apparire un IP locale di questo tipo.

Per approfondire, suggeriamo la lettura di questi nostri articoli:
Come ottenere IP statico Telecom
Configurare router: guida per tutti i modelli ed i provider Internet
Connessione Internet lenta: come diagnosticare e risolvere il problema

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