AVM FRITZ!Box 7590: cos'ha di speciale e dove trovarlo in offerta

Pregi e limiti di un router come il popolare FRITZ!Box 7590, adesso disponibile in offerta speciale su Amazon Italia nella versione WiFi 5.
AVM FRITZ!Box 7590: cos'ha di speciale e dove trovarlo in offerta

Con la diffusione delle connessioni a banda ultralarga i dispositivi FRITZ!Box di AVM stanno riscuotendo crescente successo.
I principali motivi li abbiamo illustrati nell’articolo in cui spieghiamo cos’è Fritzbox e come funziona il router adatto per la casa e per l’azienda.

AVM FRITZ!Box 7590 è l’attuale top di gamma attualmente disponibile su Amazon Italia al prezzo scontatissimo di 199 euro anziché 270 euro circa. La versione in promozione è quella con supporto WiFi 5 (802.11ac) ma è in arrivo anche FRITZ!Box 7590 AX ovvero il modello compatibile WiFi 6.

L’indicazione 2533 Mbps che figura nella scheda pubblicata su Amazon sta semplicemente a significare che il modello WiFi 5 permette di beneficiare di una larghezza di banda massima pari a 1733 Mbps sulle frequenze dei 5 GHz e fino a 800 Mbps sui 2,4 GHz (la somma dei due valori fa appunto 2533 Mbps).

Un dispositivo client non può essere contemporaneamente connesso sia sui 5 GHz che sui 2,4 GHz quindi a seconda del modulo radio che monta e delle specifiche WiFi supportate potrà trasferire dati, in modalità wireless, al massimo fino a 1733 o 800 Mbps. Ne abbiamo parlato nell’articolo sulle velocità WiFi ottenibili davvero con i vari standard.

Differenze tra FRITZ!Box 7590 e FRITZ!Box 7590 AX

Come accennato in precedenza, la principale differenza tra i due modelli di FRITZ!Box 7590 in commercio è che il primo supporta al massimo lo standard WiFi 5 mentre il secondo, contraddistinto dalla sigla AX, anche il WiFi 6 o 802.11ax.
Il FRITZ!Box 7590 AX offre quindi più banda per le connessioni WiFi: fino a 2400 Mbps (5 GHz) e fino a 1200 Mbps (2,4 GHz).

Si tratta entrambi di router estremamente versatili: entrambi sono dotati di un modem xDSL che supporta non solo le più “vecchie” connessioni ADSL/ADSL2+ (AX solamente ADSL2+) ma anche collegamenti in fibra misto rame FTTC e FTTE: è infatti presente una porta DSL (RJ-11) al quale va collegato il doppino telefonico in ingresso.
Tutti e due i FRITZ!Box 7590 montano però anche una porta Gigabit WAN per collegare il router all’ONT (Optical Network Terminal) fornito dall’operatore di telecomunicazioni oppure in cascata al router fornito dal provider usando un cavo Ethernet RJ-45.

Cosa è e cosa non è un router come il FRITZ!Box 7590

Indipendentemente dal modello (WiFi 5 AC o WiFi 6 AX), tutte le porte Ethernet poste sul retro del dispositivo sono di tipo 1 GbE: ciò significa che non è possibile superare velocità di trasferimento dati pari a 1 Gbps in entrambe le direzioni.
Il FRITZ!Box 7590 è un router che si conferma attuale, quindi, per tutti coloro che dispongono di un abbonamento Internet in fibra ottica FTTH che non prevede oltre 1 Gbps in downstream. Se si potessero sfruttare davvero oltre 1 Gbps in downstream il router costituirebbe un collo di bottiglia per i dispositivi collegati a valle via cavo Ethernet o WiFi.

Al MWC 2022 di Barcellona AVM ha portato anche nuovi FRITZ!Box come il 5590 che integrano una porta WAN 10 GbE (10 Gbps). In questo caso si tratta di una porta WAN SFP (Small form-factor pluggable transceiver) che permette di collegare il router alla fibra FTTH collegando direttamente il cavo in fibra. Sono stati presentati poi modelli, come il 4060 AX, con porta WAN classica 2,5 GbE (2,5 Gbps).

Il FRITZ!Box 7590 resta un’ottima scelta anche per chi è e sarà ancora legato per molto tempo alla fibra FTTC (la fibra ottica arriva soltanto fino all’armadio stradale; la rete secondaria resta sul tradizionale doppino in rame): è possibile verificarlo ad esempio sul sito Banda Ultra Larga cliccando sul pulsante Cerca la copertura del tuo indirizzo.
Il sito, gestito da Infratel su mandato del Ministero dello Sviluppo Economico, indica i tempi stimati perché presso il civico indicato sia attivata una connessione a banda ultralarga con intervento pubblico o privato (i dati si riferiscono alla consultazione con gli operatori di telecomunicazioni conclusasi ad agosto 2021 quindi in alcuni casi potrebbero non riflettere l’attuale situazione sul territorio).

Un sito come Fibermap purtroppo non conferma l’eventuale copertura su rete Open Fiber. Oltre a questo strumento è quindi bene controllare la copertura Open Fiber. Suggeriamo anche di verificare sul sito Fibercop e su Broaband Map AGCOM il “censimento” dei civici limitrofi (si può controllare la velocità di navigazione rilevata presso le unità immobiliari della zona).

Tornando al FRITZ!Box 7590, si tratta quindi di un ottimo router – oggi disponibile in offerta nel modello WiFi 5 – che grazie al supervectoring 35b consente di arrivare fino a 300 Mbps in downstream con le connessioni FTTC ove tecnicamente possibile (breve distanza dall’armadio e utilizzo di apparati compatibili con il profilo 35b).

Come gli altri FRITZ!Box, il 7590 è adatto a gestire la fonia in VoIP dal momento che ormai tutti gli operatori non offrono più il servizio telefonico su rete PSTN dopo l’attivazione di una connessione in fibra. La possibilità di sfruttare il supporto DECT e usare l’ottimo centralino telefonico integrato con gestione di numerazioni, rubriche (anche per il blocco delle chiamate indesiderate) e segreterie sono da tempo un vero e proprio fiore all’occhiello dei FRITZ!Box.

Pur disponendo di un buon firewall purtroppo, anche nella “modalità avanzata” attivabile sui FRITZ!Box, si sente la mancanza degli strumenti per la configurazione di regole granulari. Si registra inoltre l’assenza della funzione DMZ (Demilitarized zone) anche se è possibile far affacciare direttamente sulla WAN un dispositivo (ad esempio un router collegato in cascata) collegato al FRITZ!Box.
Il FRITZ!Box, infine, non permette ad oggi di essere impostato in modalità bridge: non è possibile configurarlo in maniera tale da assolvere soltanto le funzioni di modem demandando tutto il resto al router collegato a valle.
Per i più esigenti manca anche la possibilità di disattivare la risposta al ping (richieste ICMP) sull’IP pubblico.

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