Le estensioni per Chrome dovranno dichiarare come gestiscono i dati degli utenti

Giro di vite di Google sulla raccolta dei dati personali degli utenti da parte delle estensioni per il browser. Da metà gennaio 2021 tutte le estensioni dovranno esplicitamente dichiarare quali informazioni raccolgono e come vengono gestite lato server.

A partire da metà gennaio 2021 tutti gli sviluppatori di estensioni per Google Chrome saranno tenuti a specificare quali dati vengono raccolti e come essi vengono gestiti.
L’annuncio è stato appena pubblicato sul blog di Chromium chiarendo che le informazioni suil comportamento di ciascuna estensione dovranno essere condivise pubblicamente sul Chrome Web Store.

Esaminando la scheda di ciascuna estensione sul Chrome Web Store, gli utenti troveranno una nuova scheda incentrata sulla privacy che raccoglierà i dettagli sui dati che vengono raccolti e gestiti da ogni sviluppatore.

Secondo le nuove regole fissate da Google i dati acquisiti dalle estensioni sui dispositivi degli utenti non potranno essere venduti a soggetti terzi, non potranno essere sfruttati per mostrare messaggi pubblicitari personalizzati né per controllare l’affidabilità finanziaria degli utenti. In generale la raccolta dei dati dovrà avvenire per offrire un servizio agli utenti attraverso l’estensione e per le finalità legate al funzionamento di tale componente.

Le nuove informazioni sulla privacy saranno pubblicate sul Chrome Web Store a partire dal 18 gennaio 2021.

A partire da marzo 2021 Google invierà una notifica agli sviluppatori che non condivideranno alcuna informazione sul funzionamento delle loro estensioni. Dalla ricezione dell’avviso si avranno 30 giorni di tempo per adeguarsi. Superata tale finestra temporale, le estensioni potranno essere rimosse dal Chrome Web Store e automaticamente disattivate sui sistemi degli utenti che le avessero installate in precedenza.

Va detto che sebbene Google possa effettuare controlli manuali sul comportamento di ogni singola estensione, il sistema appena presentato si basa in larga parte sulla fiducia e non sulla verifica.
Le estensioni che non fossero ormai più sviluppate verranno definitivamente rimosse ed eliminate dai browser degli utenti.

Di recente Google aveva deciso di non accettare più estensioni a pagamento sul Chrome Web Store: Chrome mette al bando le estensioni a pagamento sul Web Store.

Nell’articolo Estensioni Chrome: come bloccare quelle troppo affamate di dati abbiamo visto come “mettere il bavaglio” a quelle estensioni per il browser che scambiano troppi dati o richiedono permessi esageratamente ampi.

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