Malwarebytes neutralizza gli attacchi che non vengono rilevati dagli antivirus tradizionali

Un'eloquente mappa elaborata dai tecnici di Malwarebytes mostra quante volte questo antimalware entra in funzione sui sistemi ove sono installate soluzioni per la sicurezza di terze parti.

Malwarebytes ha pubblicato un’interessante ricerca che fotografa il comportamento degli altri software antivirus nel riconoscimento delle minacce.
Il software antimalware di Malwarebytes viene solitamente utilizzato come seconda soluzione per la sicurezza: esso infatti non si basa sui tradizionali database delle firme virali e grazie al più moderno approccio cloud riesce a riconoscere e neutralizzare minacce che altri antivirus non riescono a rilevare.

L’antivirus di Malwarebytes è stato fino ad oggi affiancato a soluzioni di terze parti perché non crea alcun tipo di conflitto ma d’ora in avanti ambisce a diventare unico strumento per la protezione degli endpoint: offre infatti una linea di difesa a 360 gradi integrando tra l’altro anche antimalware, antiexploit, antiransomware e protezione web.


I tecnici della società californiana hanno dimostrato che Malwarebytes riesce a colmare le lacune degli antivirus tradizionali evitando quelle infezioni che non vengono rilevate dagli altri prodotti. Circa il 40% delle aggressioni neutralizzate da Malwarebytes non verrebbero correttamente rilevate dagli antivirus più noti.

Particolarmente eloquente è la mappa degli attacchi aggiornata in tempo reale che Malwarebytes ha appena pubblicato.
Nel momento esatto in cui un’installazione di Malwarebytes, a livello planetario, riesce a rilevare un’aggressione passata indenne al controllo esercitato da parte di altri prodotti antivirus, “si accende” un puntino di colore giallo.


Lasciando aperta la mappa di Malwarebytes per alcune decine di minuti ci si accorgerà di quali prodotti antimalware – con maggior frequenza – non si accorgano di minacce incombenti.
I dati vanno presi con le pinze perché i dati possono essere influenzati dalla configurazione applicata da ciascun utente a ogni prodotto antimalware installato.
Microsoft Consumer – leggasi Windows Defender – è il prodotto che sembra prendere le “cantonate” maggiori obbligando Malwarebytes a risolvere il problema. Purtuttavia, va detto che Windows Defender è presente di default su tutti i sistemi Windows e che quindi la sua base di utenti è potenzialmente più ampia.

Della “filosofia” di Malwarebytes abbiamo parlato nell’articolo Malwarebytes sostituirà gli antivirus tradizionali.

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