Qualcomm punta sulle soluzioni 5G di seconda generazione

Qualcomm offre qualche anticipazione su come evolverà l'utilizzo delle nuove reti 5G nel corso dei prossimi mesi.
Qualcomm punta sulle soluzioni 5G di seconda generazione

A inizio agosto avevamo fatto il punto sulle modalità con cui le reti 5G saranno utilizzate: 5G: quali le potenzialità e i campi applicativi delle reti di nuova generazione.
Fino ad appena due anni fa l’idea stessa che una tecnologia per le reti mobili si sarebbe fatta strada in ogni campo applicativo – settori industriali, dell’automotive, dell’intrattenimento (si pensi ai visori per la realtà aumentata) – sembrava una mera fantasia di qualche ingegnere.

Eppure oggi la realtà è già arrivata (vedere anche 5G, cos’è, come funziona e quando i terminali saranno compatibili) e Qualcomm spiega su quali fronti sta maggiormente lavorando in ambito 5G.

La portata del lavoro portato innanzi da Qualcomm per quanto riguarda le soluzioni basata su tecnologia 5G tocca così tanti settori e richiede un bagaglio di competenze talmente vasto che solo un’azienda ben strutturata, con tanti team coordinati tra loro e migliaia di dipendenti (Qualcomm me ha circa 35.000) potrebbe affrontare la sfida.

Le due aree chiave da tenere d’occhio per quanto riguarda lo sviluppo del 5G sono i progressi compiuti nelle prestazioni indoor e outdoor.
Qualcomm sta attualmente testando un sistema radio 5G di nuova generazione chiamato Project Pentari in grado di utilizzare il beamforming per consentire l’ottenimento di velocità incredibilmente elevate utilizzando lo spettro di frequenze sui 3,5 GHz. Invece di diffondere il segnale in un ampio arco di 120 o 130 gradi, fasci di 6,5 gradi vengono direzionati verso specifici dispositivi riceventi posti a circa 1,5 chilometri di distanza. Un approccio nuovo che permetterà a più utenti individuali di raggiungere velocità che vanno da 750 Mbps a 3 Gbps a seconda della configurazione del sistema client.

I luoghi chiusi che ogni giorno accolgono tante persone – aeroporti, stazioni, luoghi pubblici e uffici – sono aree chiave sulle quali Qualcomm sta investendo con l’obiettivo di migliorare le prestazioni del 5G. I tecnici dell’azienda hanno anticipato che è già stato possibile coprire in 5G un famoso centro congressi di Barcellona distribuito su una superficie di 42.750 metri quadrati con zero zone morte sfruttando al contempo l’infrastruttura cablata di backhaul preesistente. Realizzazioni simili sono state messe a punto in una stazione della metropolitana di Pechino e in altri ambienti indoor: in tutti i casi Qualcomm ha rilevato una copertura del 98% con un throughput totale in downstream nell’ordine dei 15 Tbps.

Qualcomm proporrà però le sue soluzioni 5G anche per la gestione della connettività a banda ultralarga in ufficio e a casa.
Diversi anni fa, l’idea di affidarsi a una connessione mobile non era una strada percorribile: difficile, soprattutto nelle zone periferiche e rurali, collegarsi a velocità elevate e fruire di una connessione stabile ed economica. Con il 5G la banda disponibile sarà nettamente più ampia, rivaleggiando o superando le prestazioni ottenibili con le tradizionali connessioni via cavo per l’accesso da postazione fissa.

Qualcomm ha tolto il velo da un’unità esterna 5G progettata per essere montata fuori dagli edifici e in grado di supportare la connessione diretta dei dispositivi client via WiFi, senza passare alcun cavo. Nell’articolo Router 4G per usare Iliad, Ho. Mobile, Tiscali e gli altri operatori abbiamo visto come realizzare qualcosa di molto simile nel caso delle reti 4G/LTE e 3G.
Il dispositivo che Qualcomm renderà disponibile dispone anche di porte Ethernet e consente di sfruttare la connessione 5G al massimo, anche oltre 1 Gbps quando previsto dall’operatore di telecomunicazioni.

Per quanto riguarda i visori per la realtà aumentata e mista, secondo i responsabili di Qualcomm – grazie ai prodotti in fase di ultimazione – un’azienda partner potrà passare dalla fase di progettazione al mercato in soli quattro mesi. Spetterà al produttore dei singoli dispositivi, ovviamente, fornire il contenuto, l’esperienza d’uso e il supporto ma a detta di Qualcomm le nuove soluzioni saranno davvero “pronte per l’uso”.
Sul versante WiFi, quindi, si sta investendo su WiGig (WiGig: cos’è e come funziona la tecnologia che affiancherà Wi-Fi 6 o 802.11 ax) mentre dall’altro sulle tecnologie 5G per abbinare performance a un’esperienza wireless di primo livello (completamente cable-free).

In ambito automotive le tecnologie oggi in fase di completamento non arriveranno sul mercato se non prima del 2024 ma è tra cinque anni la tecnologia 5G sarà ampiamente diffusa e costituirà la spina dorsale per la fornitura di servizi evoluti mentre si sta conducendo un veicolo coadiuvando le soluzioni per l’intelligenza artificiale e la guida autonoma.

Infine, per le applicazioni industriali Qualcomm fornirà moduli radio 5G multipli che consentiranno di assicurare connettività stabile e sempre disponibile. Le applicazioni mission-critical necessitano infatti di una connessione affidabile, disponibile per (quasi) il 100% del tempo: i nuovi moduli radio di Qualcomm potranno essere utilizzati non soltanto per l’automazione industriale ma anche per le telecamere di sicurezza, per i visori AR, computer di bordo, terminali palmari, carrelli elevatori e sensori di ogni genere.

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