SSD: Kingston KC600 ottimo candidato per sostituire i vecchi hard disk

Presentato di recente, il Kingston SSD KC600 è un'unità SATA da 2,5 pollici che prova ad avvicinarsi ai limiti dell'interfaccia. Una buona scelta per sostituire gli hard disk sui vecchi sistemi.
SSD: Kingston KC600 ottimo candidato per sostituire i vecchi hard disk

Il 14 gennaio 2020 Microsoft rilascerà gli ultimi aggiornamenti di sicurezza per Windows 7 che si aggiungerà alla lista dei sistemi operativi non più supportati. Ancora oggi è però possibile aggiornare gratuitamente le macchine Windows 7 a Windows 10 (vedere Windows 10 gratis si può, ecco come fare).
Sebbene la presenza di un’unità SSD non sia un requisito indispensabile (vedasi l’articolo Windows 10: requisiti per aggiornare da Windows 7), il consiglio – nel caso in cui si volesse effettivamente aggiornare a Windows 10 – è quello di sostituire il vecchio hard disk magnetomeccanico con una moderna e veloce unità SSD.

Kingston SSD KC600 è l’ultima soluzione di storage presentata dall’azienda statunitense che sa distinguersi per i vari “tagli” disponibili, per il supporto per la crittografia dei dati in hardware e per le elevate prestazioni, tenendo ben presenti i limiti dell’interfaccia SATA.

La tendenza sui sistemi più nuovi è quella di proporre più veloci unità SSD PCIe NVMe (e si dovrebbe sempre verificarne la compatibilità della macchina: Come verificare se il PC è compatibile PCIe NVMe). Per i sistemi più vecchi, dove l’interfaccia SATA è l’unica alternativa per il collegamento di unità interne, Kingston SSD KC600 rappresenta un’ottima opportunità di acquisto.

L’unità a stato solido di Kingston viene venduta anche nella speciale confezione che include il kit di upgrade desktop/notebook. Si può scegliere questa versione nel caso in cui si avesse bisogno di una staffa metallica per adattare l’alloggiamento da 3,5 pollici al fattore di forma del Kingston SSD KC600 (che è da 2,5 pollici).
Il kit di upgrade include anche un box esterno e il cavo USB per collegare l’SSD come unità rimovibile e trasferirvi il contenuto dell’hard disk usando il software in dotazione (Acronis True Image OEM con licenza digitale).
Nell’articolo Spostare sistema operativo su SSD abbiamo visto come effettuare il trasferimento del sistema ed eventualmente dei dati in proprio.

KC600 è foriero di interessanti miglioramenti rispetto ai precedenti SSD SATA Kingston come l’UV500: utilizza l’ultima generazione di chip di memoria 3D NAND TLC di Toshiba, un controller più moderno, assicura prestazioni più elevate sia in lettura/scrittura sequenziale che random 4K.

Caratteristica alla quale abbiamo accennato in apertura che di solito non si trova nei dispositivi destinati prevalentemente al mercato consumer, è il supporto per l’algoritmo crittografico XTS-AES a 256 bit in hardware. Il produttore lo presenta come una valida alternativa a Microsoft BitLocker in modalità software, non soffrendo delle vulnerabilità individuate a suo tempo in altri prodotti: Crittografia SSD: quella hardware talvolta fa acqua e BitLocker può risultare inefficace.
Va detto, a questo proposito, che Microsoft aveva dichiarato di non fidarsi più dei meccanismi crittografici implementati in hardware dai vari produttori: BitLocker non ripone più fiducia sugli SSD con supporto crittografico.

Sul retro dell’unità, oltre ai connettori standard di alimentazione e dati SATA, Kingston riporta il cosiddetto PSID, un codice identificativo unico per ogni SSD che può essere usato per riportare il device allo stato di fabbrica (nel caso in cui, ad esempio, fosse completamente criptato e non fosse più possibile accedervi).

Utilizzando l’SSD Kingston KC600 da Windows, il suggerimento è quello di installare subito Kingston SSD Manager, un’applicazione del produttore che permette di configurare l’unità al fine di ottenere prestazioni ottimali.
L’utilità consente anche di visualizzare i dati identificativi dell’SSD, di monitorare l’utilizzo del disco, di accedere alla funzionalità di cancellazione sicura (vedere anche Secure Erase e SSD: cos’è e come funziona), di attivare e gestire la crittografia dell’unità, di procedere all’aggiornamento del firmware.

In termini prestazionali, Kingston SSD KC600 ha permesso il trasferimento dati fino a 560 MB/s sia in lettura che in scrittura anche se con i file di piccole dimensioni le prestazioni tendono a scendere drasticamente (si può arrivare fino a 100 MB/s in scrittura random 4K).

La versione da 256 GB su Amazon Italia costa intorno ai 54 euro; quella da 512 GB circa 66 euro in entrambi i casi senza kit di upgrade per sistemi desktop e notebook (vedere questa pagina).

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