Spegnimento rete 3G: cosa cambia per gli utenti

Da aprile 2022 inizierà il progressivo spegnimento della rete 3G: attenzione ai dispositivi più vecchi che non potranno connettersi alla rete Internet se non in 2G. Di fatto saranno device impossibilitati a navigare in Internet.
Spegnimento rete 3G: cosa cambia per gli utenti

I provider di telecomunicazioni italiani si accingono a spegnere la rete mobile 3G: si tratta di un processo che sta avvenendo in molti Paesi e che è determinato dall’esigenza di lasciare spazio al dispiegamento della nuova rete 5G. Gli operatori di trovano sconveniente e impraticabile mantenere in piedi il supporto di più generazioni degli standard di telefonia mobile e quindi hanno programmato la dismissione di quelli più vecchi.

TIM, ad esempio, ha annunciato che inizierà ad abbandonare la tecnologia 3G a partire dal mese di aprile 2022: ciò significa che, progressivamente, le torri di telefonia mobile non permetteranno più la connessione dei dispositivi mobili 3G.

Quando le tecnologie e gli standard 3G non saranno più supportati su rete mobile, i dispositivi più vecchi non potranno più collegarsi alla rete Internet utilizzando le modalità abituali e, almeno in Italia, la connessione avverrà in 2G con tutte le conseguenze del caso.
Come abbiamo visto nell’articolo sul significato delle icone G, E, 3G, H, H+, LTE, 4G, 4G+, 5Ge, 5G e 5G+, gli standard di seconda generazione sono assolutamente inadeguati anche per la semplice navigazione sul Web o addirittura per l’utilizzo delle classiche app di messaggistica istantanea (i.e. WhatsApp).

Non si pensi soltanto agli smartphone: l’addio alle reti 3G avrà un impatto significativo anche su altre tipologie di dispositivi come alcuni apparecchiature usate in ambito medico, tablet, orologi intelligenti, servizi SOS per i veicoli, sistemi di sicurezza domestica e altri prodotti connessi che possono utilizzare servizi di rete 3G. È quindi bene fare una sorta di inventario e verificare quali dei dispositivi che si utilizzano quotidianamente sono compatibili al massimo con gli standard 3G: in caso di dubbi il consiglio è esaminare le specifiche o contattare i produttori.

TIM ad esempio sta contattando tutti i suoi clienti che risultano in possesso di un apparato in tecnologia 3G o di un dispositivo 4G di prima generazione che non supporta la tecnologia VoLTE in modo da informarli per tempo dei cambiamenti in atto.

I dispositivi che supportano soltanto la tecnologia 3G (ad esempio smartphone, tablet, router, chiavette, sistemi di allarme/domotica,…) potranno continuare ad effettuare chiamate e inviare SMS sfruttando la rete 2G ma, come osservavamo in precedenza, riscontreranno rallentamenti nella navigazione Internet (di fatto non riusciranno a navigare come in precedenza).

I dispositivi compatibili 4G che però non supportano VoLTE useranno la rete 2G per telefonare e inviare SMS mentre continueranno a navigare in Internet su rete 4G. A questi clienti non sarà più garantita la possibilità di navigare mentre si effettua una chiamata su rete mobile.
Gli utenti possessori di un dispositivo 4G sono invitati a verificare il supporto VoLTE: lo si può fare accedendo alle impostazioni del sistema operativo e cercando un riferimento a VoLTE nella sezione Rete e Internet.

Un’ulteriore riprova del fatto che il device utilizza VoLTE è la visualizzazione dell’icona 4G o 5G (connessione dati attiva) mentre si effettua una chiamata telefonica.
Per fruire sempre al meglio della qualità della rete TIM, suggeriamo a tutti i clienti in possesso di dispositivi obsoleti, di valutare la sostituzione degli stessi con apparati compatibili con le nuove tecnologie di rete mobile“, si legge in una nota dell’azienda.

Per tutti i dispositivi connessi alla rete mobile TIM in 2G, 4G con supporto VoLTE e 5G da aprile 2022 la continuità di servizio sarà garantita senza alcun cambiamento rispetto alla situazione attuale.

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