Veicoli a guida autonoma: Waymo ha percorso 6,4 milioni di chilometri

Waymo (Alphabet/Google) annuncia il superamento di un nuovo traguardo: la guida completamente autonoma si fa ancora più vicina.

Una delle innovazioni più attese per i prossimi anni sono, senza dubbio, i veicoli a guida autonoma. Molti protagonisti del mondo IT e buona parte dell’industria automotive sono al lavoro sullo sviluppo di tecnologie e prototipi.

Waymo, l’azienda di proprietà di Alphabet/Google, è tra le realtà indubbiamente più attive nel settore e una delle società che, allo stato attuale, sembra aver compiuto i progressi più marcati.


Oggi i portavoce di Waymo hanno rivelato che i veicoli a guida autonoma sino ad oggi realizzati hanno compiuto, complessivamente, qualcosa come 6,4 milioni di chilometri su strade pubbliche.

Sebbene il numero faccia impressione, il dato forse più importante è il tempo che le vetture hanno impiegato per raggiungere il nuovo traguardo. Da quando fu annunciato il superamento della soglia di 4,8 milioni di chilometri, infatti, sono passati appena sei mesi.

I test sono stati svolti prevalentemente nell’area della baia di San Francisco oltre che a Phoenix (Arizona). In collaborazione con Lyft, alcune verifiche sono state condotte anche ad Austin e Kirkland.

Alphabet e Waymo hanno confermato che, stante il risultato positivo dei test, i veicoli saranno presto trasformati in veri e propri mezzi a guida autonoma per condurre al lavoro, a scuola o a fare compere qualunque utente.
D’altra parte proprio di recente Waymo aveva avviato una sorta di servizio taxi con la presenza, però, di un conducente in carne ed ossa: Le auto a guida autonoma di Waymo offrono un servizio taxi.

Di recente Intel e Mobileye avevano presentato una formula matematica per aiutare i periti nello stabilire le responsabilità in eventuali incidenti con le auto a guida autonoma: Guida autonoma: Intel presenta una formula per la sicurezza e per accertare le responsabilità.
L’obiettivo è, evidentemente, quello di spronare il legislatore all’approvazione di nuove normative che “sdoganino” il libero utilizzo delle auto capaci “di guidarsi da sole”.

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