Chrome download dell'ultima versione e novità della release 66

Google rilascia Chrome 66: le principali novità sono tutte incentrate sull'aspetto legato alla sicurezza. Eccole riassunte per voi.
Chrome download dell'ultima versione e novità della release 66

Google ha rilasciato quest’oggi Chrome 66, la più recente versione del suo browser web.
Google Chrome è un browser che già da tempo è disponibile anche nella versione a 64 bit ed è questa la release che dovrebbe essere sempre installata su tutte le installazioni di Windows x64 su macchine dotate di un moderno processore x86_64.

Puntando il browser su questa pagina verrà automaticamente riconosciuta la versione del sistema operativo in uso attingendo allo user agent. Così, Google proporrà automaticamente la versione a 64 bit sui sistemi più recenti, quella a 32 bit su quelli che ancor oggi usano una versione del sistema operativo più datata (vedere anche Chrome installa automaticamente la versione a 64 bit su sistemi x64).


Il download di Chrome è automatico per tutti coloro che già hanno installato il browser di Google sul loro sistema. Il browser viene solitamente aggiornato al successivo riavvio ma se foste tra quegli utenti che, come noi, riavviano molto raramente la macchina (usano sempre l’ibernazione ed effettuano il reboot solo per applicare le patch Microsoft), nell’angolo superiore destro della barra degli strumenti di Chrome potrebbe comparirvi un’icona raffigurante una freccia gialla o rossa.
Significa che un aggiornamento di Chrome è disponibile ma che da troppo tempo non avete ancora provveduto a installarlo: per risolvere basta cliccare sull’icona e procedere con l’update.

In ogni caso, suggeriamo di digitare nella barra degli strumenti di Chrome chrome://help e controllare periodicamente lo stato dell’aggiornamento del browser di Google.

Novità di Chrome 66 tutte incentrate sulla sicurezza

Sono molteplici le novità che i tecnici di Google hanno inserito in Chrome 66, appena rilasciato pubblicamente:

1) Visualizzazione di un messaggio d’allerta sui siti web che usano certificati Symantec
Dopo i ripetuti incidenti che hanno coinvolto Symantec (la società non avrebbe verificato in modo approfondito l’identità dei richiedenti alcuni certificati digitali), Google ha da tempo deciso di “disconoscere” i vecchi certificati digitali emessi dall’azienda: Google potrebbe non riconoscere come validi i certificati di Symantec.
Da oggi Chrome comincia “a fare sul serio” e a mostrare un messaggio d’allerta per tutti quei siti web che usano certificati Symantec rilasciati prima del 1° giugno 2016.
A partire da Chrome 70 l’uso degli stessi certificati non sarà più permesso e tutti i siti che li sfruttano non risulteranno più “navigabili”.

2) Debutta la nuova funzionalità Strict Site Isolation
Con Chrome 66 Google porta ufficialmente al debutto Strict Site Isolation, una che rappresenta un livello di sicurezza aggiuntivo rispetto alla sandbox da tempo integrata nel browser della società di Mountain View.
Strict Site Isolation rafforza “il muro” costruito attorno a ciascun sito web aperto in una scheda di navigazione: ogni pagina web viene adesso gestita in un processo dedicato (quindi mai raggruppata insieme con altri siti) a fronte però di una maggiore occupazione della memoria RAM (10-20% in più).
La nuova funzionalità sarà per il momento attivata per un numero ristretto di utenti di Chrome 66 per poi a poco a poco estenderla a tutti.
Per uscire dal programma di prova appena avviato da Google si può eventualmente digitare chrome://flags#site-isolation-trial-opt-out nella barra degli indirizzi e scegliere la voce Opt-out dal menu a tendina.

3) Prevenzione degli attacchi code injection
A partire da Chrome 66 il browser mostrerà un avviso ogniqualvolta un software di terze parti (di solito antivirus o altri strumenti di debug) provasse a iniettare codice arbitrario in uno dei processi facenti capo a Chrome.
A partire da Chrome 72 (atteso per gennaio 2019), Google dovrebbe bloccare automaticamente ogni tentativo di code injection osservando un comportamento molto più severo anche nei confronti delle aziende che offrono soluzioni per la sicurezza informatica.

4) Blocco dei video che partono in automatico e modifiche nella gestione delle fonti di carattere
Chrome 66 dovrebbe, a detta degli sviluppatori, bloccare tutti i contenuti video che vengono riprodotti in automatico al caricamento di una pagina web. Durante i nostri test abbiamo verificato che il browser blocca i video soltanto se essi riproducono anche una traccia audio mentre se il sonoro fosse impostato su “muto” i contenuti video continuano ad essere caricati.

Per “la gioia” dei webmaster, Chrome 66 introduce anche alcune modifiche nella gestione dei font di carattere, compresi quelli di Google, e dei CSS.
Se durante il rendering del vostro sito web preferito doveste notare qualche fastidiosa difformità rispetto alle precedenti release di Chrome, sappiate che ciò dipende dalle modifiche introdotte dagli sviluppatori del browser. Lasciate il tempo ai webmaster di adeguarsi, magari segnalando le “pecche visuali” che rilevate sulle pagine web.

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