Cloud Natural Language API, l'intelligenza artificiale Google comprende e classifica testi ed entità

Nuovo aggiornamento per le Google Cloud Natural Language API: gli utenti hanno adesso la possibilità di classificare i testi in base al loro contenuto, comprenderne la semantica e sondare il sentiment dei lettori.

Google ha annunciato un importante aggiornamento per le sue Cloud Natural Language API, strumento destinato agli sviluppatori che permette di individuare il reale significato delle parole. La semantica di interi testi e singole frasi è stabilita per opera dell’intelligenza artificiale di Google che lavora sul cloud.
Utilizzando le REST API è possibile quindi interrogare la piattaforma Google e trarre informazioni specifiche su persone, luoghi, eventi e molto altro ancora menzionati in documenti, articoli o post.


I dati così raccolti, già organizzati e strutturati, possono poi essere sfruttati per sondare le valutazioni del pubblico a proposito di un prodotto o un servizio. Sorgenti per questo tipo analisi possono essere i social network, app di messaggistica oppure qualunque altro genere di conversazione.

I tecnici di Google hanno spiegato che le Cloud Natural Language API sono adesso in grado di catalogare qualunque contenuto in oltre 700 categorie.
Abilità eccellenti che faranno letteralmente impazzire dalla gioia quei professionisti e quelle imprese che ogni giorno sono soliti avere a che fare con un’immensa mole di contenuti.

Il “sentiment” del pubblico – grazie agli aggiornamenti appena applicati – diventa misurabile in maniera ancora più precisa: anziché porre “sotto la lente” delle Cloud Natural Language API singoli blocchi di testo, adesso gli utenti potranno estrapolare le informazioni su singole entità (persone, luoghi, oggetti,…).

Cloud Natural Language ha una buona curva di apprendimento e può essere agevolmente integrata, secondo Google, con le soluzioni che già si adoperano.

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