Da quando X è gestito da Elon Musk ha perso il 72% del suo valore

Secondo quanto affermato dall'istituto finanziario X è al tracollo: ecco perché la situazione del social network è così drammatica.

Secondo l’ultima valutazione dell’istituto finanziario Fidelity, X (ex Twitter) ha perso circa il 71,5% di valore da quando la piattaforma è stata acquistata da Elon Musk.

La società in questione, che nell’ottobre 2022 ha aiutato l’imprenditore di origini sudafricane ad effettuare l’acquisizione, punta ora il dito verso Musk, con il valore del social network che da 44 miliardi dollari è sceso a soli 13.

Nonostante ciò, vi è anche chi considera le valutazioni di Fidelity esagerate. Per il sito Axios, infatti, sebbene X abbia avuto un forte calo la situazione non è così disastrosa. Questa fonte, dal canto suo, parla di un calo del 10,7%. In molti si chiedono se Fidelity abbia venduto parte delle proprie azioni nello scorso mese di novembre, con la società che avrebbe preso le distanze dalle controversie legate a Musk.

A tal proposito si è espressa anche una fonte più che autorevole come Bloomberg, affermando di Fidelity come “Al 30 ottobre il fondo non aveva venduto nessuna delle sue quote, ma il rapporto mensile con la valutazione aggiornata non rivela se la dimensione della partecipazione è cambiata“.

Crollo di X: ecco quali sono le principali motivazioni

A quanto pare le finanze di X erano già abbastanza traballanti alla fine di ottobre, un anno esatto dell’acquisto di Musk. La situazione, poi, sembra essere peggiorata verso metà novembre.

Sulla condizione tutt’altro che semplice della piattaforma pesano diversi fattori, dal licenziamento di massa avvenuti poco dopo il cambio di proprietà e una moderazione sui contenuti molto più permissiva rispetto a piattaforme concorrenti. A tal proposito, X sta affrontando diversi problemi legali in Europa e negli Stati Uniti, con UE e governo statunitense che vorrebbero controlli più severi.

Nei giorni scorsi, per esempio, il giudice distrettuale americano William Shubb ha negato la mozione di X per un’ingiunzione preliminare che avrebbe bloccato l’applicazione della legge sulla moderazione dei contenuti della California.  Questa legge impone alle piattaforme digitali di presentare due rapporti annuali che descrivono come controllano ciò che gli utenti pubblicano sui social.

Ti consigliamo anche

Link copiato negli appunti