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Il panorama delle app di incontri online sta attraversando una fase di profonda trasformazione, con un nuovo protagonista che si affaccia all’orizzonte: Facebook Dating.
In un contesto in cui la swipe fatigue – quella sensazione di stanchezza causata dal continuo scorrere tra profili spesso poco compatibili – si fa sempre più sentire tra gli utenti, il colosso dei social media prova a cambiare le regole del gioco puntando sull’innovazione tecnologica e, in particolare, sull’Intelligenza Artificiale.
L’obiettivo è chiaro: rendere l’esperienza degli incontri digitali meno meccanica, più mirata e soprattutto significativa. Per raggiungerlo, Facebook Dating introduce due nuove funzionalità che promettono di rivoluzionare il modo in cui si cercano connessioni autentiche: il Dating Assistant e Meet Cute. Il debutto di queste novità avverrà inizialmente negli Stati Uniti e in Canada, per poi essere esteso progressivamente ad altri mercati internazionali.
Il Dating Assistant rappresenta una delle innovazioni più interessanti: si tratta di un chatbot evoluto, capace di assistere l’utente nella ricerca del partner ideale sulla base di richieste estremamente specifiche. Non ci si limita più a filtrare per età o distanza, ma si possono formulare domande dettagliate come “trova un ragazzo di Chicago appassionato di cinema”. Il sistema, sfruttando un algoritmo personalizzato, seleziona e propone profili realmente affini alle preferenze espresse. Ma non è tutto: il Dating Assistant suggerisce anche idee originali per il primo appuntamento e offre consigli pratici per ottimizzare la propria presentazione, rendendo così l’esperienza di ricerca più coinvolgente e meno dispersiva.
AI e dating: le nuove funzioni di Facebook
La seconda novità, Meet Cute, punta invece a restituire un pizzico di sorpresa e divertimento al mondo degli incontri online. Una volta a settimana, l’algoritmo seleziona un solo profilo che, in base alle analisi delle preferenze e dei comportamenti dell’utente, viene ritenuto particolarmente adatto. L’utente può scegliere se accettare o rifiutare la proposta, mantenendo così il controllo totale sull’esperienza. Chi non desidera partecipare a questa modalità può disattivarla in qualsiasi momento, senza alcun vincolo.
Sul piano tecnico, entrambe le funzionalità sono alimentate da sofisticati sistemi AI che, grazie all’analisi dei dati e delle interazioni, affinano progressivamente la qualità dei suggerimenti. L’intento dichiarato è quello di ridurre drasticamente il tempo speso nella ricerca di profili compatibili, puntando a creare connessioni più autentiche e durature. In questo modo, Facebook Dating si inserisce in un trend di settore che privilegia la qualità rispetto alla quantità, cercando di offrire agli utenti esperienze meno dispersive e più soddisfacenti.
Le reazioni all’annuncio di queste novità sono state immediate e, come spesso accade, contrastanti. Da un lato, c’è chi accoglie con entusiasmo l’idea di affidarsi a un algoritmo personalizzato per risparmiare tempo e aumentare le possibilità di trovare un partner realmente compatibile. Dall’altro, emergono dubbi e interrogativi legati alla gestione dei dati sensibili, ai possibili pregiudizi algoritmici e alla trasparenza dei criteri di selezione.
È noto, infatti, che anche i sistemi AI più avanzati possono amplificare bias presenti nei dati di addestramento, generando discriminazioni o suggerendo match poco realistici. La protezione delle informazioni personali, come preferenze e posizione geografica, richiede quindi misure di sicurezza rigorose e una totale trasparenza sulle finalità di utilizzo.