La fotografia digitale sta vivendo una trasformazione radicale grazie ai progressi tecnologici nel campo dell’editing.
Google Foto si prepara a rivoluzionare il modo in cui gli utenti ritoccano i propri ritratti direttamente dall’app mobile, introducendo una suite di editing denominata Touch Up. Questo strumento innovativo rappresenta un cambio paradigmatico nell’approccio al ritocco facciale su smartphone, permettendo di modificare fino a sei volti contemporaneamente all’interno di una singola immagine con precisione senza precedenti.
L’app avverte l’utente nel caso fossero presenti più soggetti nella foto, ma permette comunque di lavorare su fino a sei volti distinti. Le funzioni già individuate includono Smooth per la texture cutanea, Under Eyes per le ombre sotto gli occhi, Irises per modificare il colore dell’iride, Teeth per lo sbiancamento dentale, Eyebrows per il controllo delle sopracciglia e Lips per la regolazione cromatica delle labbra.
Touch Up di Google Foto: quando il lancio ufficiale?
Sebbene il rollout ufficiale non abbia ancora una data annunciata, la solidità dei componenti riscontrati suggerisce fortemente che il lancio pubblico potrebbe essere imminente.
Questo sviluppo si inserisce nella strategia complessiva di Google, che nel recente passato ha già democratizzato strumenti come Magic Eraser e Photo Unblur, e che nell’agosto 2025 ha introdotto ulteriori capacità di editing guidate da istruzioni testuali. L’ecosistema Google Foto si trasforma così in una piattaforma sempre più autonoma per il ritocco fotografico quasi professionale, disponibile direttamente dal telefono.
I vantaggi per l’utente sono evidenti e tangibili: semplicità d’accesso, controllo granulare su ogni singolo tratto facciale e integrazione nativa che elimina completamente il bisogno di ricorrere ad app esterne dedicate. Gli slider sono stati concepiti specificamente per evitare esiti innaturali e artificiali, permettendo sia piccoli aggiustamenti minimalisti che modifiche più marcate a seconda delle preferenze personali e dello stile desiderato.
Le questioni critiche da affrontare
Tuttavia, le questioni critiche non mancano affatto. Privacy e rilevamenti biometrici rimangono terreni delicati: la conservazione, l’uso e l’eventuale condivisione dei dati relativi ai volti riconosciuti solleva interrogativi normativi significativi che autorità competenti e utenti continueranno a monitorare attentamente.
Inoltre, il rischio di bias nei modelli di Intelligenza Artificiale utilizzati rappresenta una sfida importante: potrebbero verificarsi disparità di efficacia tra tonalità di pelle differenti, fasce d’età diverse e altre caratteristiche biologiche, aspetto che Google dovrà affrontare dimostrando inclusività e affidabilità trasversale.
Dal fronte etico emergono preoccupazioni sostanziali: strumenti di ritocco così avanzati potrebbero facilitare l’alterazione dell’identità visiva con ripercussioni potenzialmente serie in ambiti giornalistici, legali e professionali.