Google porterà la connettività 5G con i droni SkyBender

Google starebbe lavorando in segreto allo sviluppo di un nuovo progetto legato alla diffusione della banda ultralarga in modalità wireless.
Google porterà la connettività 5G con i droni SkyBender

Google starebbe lavorando in segreto allo sviluppo di un nuovo progetto legato alla diffusione della banda ultralarga in modalità wireless.

Stando alle indiscrezioni, la società di Mountain View avrebbe affittato circa 1.400 metri quadrati di hangar presso Virgin Galactic, compagnia fondata dal magnate Richard Branson (proprietario della Virgin) con l’obiettivo di realizzare un’offerta di voli spaziali suborbitali per il mercato commerciale.

Battezzata Project SkyBender, la nuova iniziativa targata Google punterebbe sull’utilizzo di speciali droni, costantemente alimentati da pannelli solari, per fornire – sulla superficie terrestre – connettività 5G a banda ultralarga in mobilità.

Google porterà la connettività 5G con i droni SkyBender
I droni del progetto SkyBender farebbero uso delle cosiddette onde millimetriche ovvero della banda più alta delle frequenze radio. Tale banda, chiamata EHF (Extremely high frequency), è contraddistinta da lunghezze d’onda che spaziano tra il millimetro ed i dieci millimetri.
Di solito, l’utilizzo delle onde millimetriche offre una copertura piuttosto ridotta ed è soggetto alle “interferenze” dovute alle condizioni meteo (in particolare, pioggia, nebbia e neve).
Grazie però all’utilizzo di antenne phased array, Google dovrebbe avere già in mano una soluzione per attenuare efficacemente il problema e rendere le trasmissioni di dati effettuabili anche su distanze molto più lunghe.

Il progetto SkyBender verrà portato avanti nell’ambito del lavoro che sta già compiendo il team di Project Loon, iniziativa che si pone come traguardo quello di portare la banda larga anche nelle aree più sperdute del globo usando palloni aerostatici (vedere I palloni aerostatici di Project Loon coprono aree più vaste).

Nell’articolo Google, divisione per la realtà virtuale e “X” abbiamo parlato anche degli altri progetti meno noti della società di Larry Page e Sergey Brin.

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