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Nel panorama musicale contemporaneo, assistiamo a un fenomeno sorprendente: il ritorno delle cassette come oggetto di culto e di consumo. In un’epoca dominata dalla smaterializzazione della musica e dall’ascolto immediato tramite streaming, il fascino della musica analogica si riaffaccia prepotentemente, conquistando nuove generazioni e ridefinendo le regole del mercato.
L’immagine dei nastri magnetici, delle custodie variopinte e del tipico “click” inserendo il nastro nel walkman sembrava destinata a sbiadire nei ricordi degli anni Ottanta e Novanta. Eppure, i dati parlano chiaro: nel 2023, solo negli Stati Uniti, sono state vendute ben 436.400 album musicali in cassetta, segnando una crescita vertiginosa rispetto agli appena 80.720 del 2015. Forse anche per questo una delle artiste che vendono di più al mondo, cioè Taylor Swift, ha deciso di pubblicare il suo prossimo disco anche su cassetta.
Musicassette: il ritorno di fiamma
Dietro questa inaspettata rinascita, si cela una profonda esigenza di tangibilità e autenticità. Il mercato, che per anni ha spinto verso la dematerializzazione, si trova ora a riscoprire il valore dei supporti fisici. “La gente vuole qualcosa da toccare e conservare, non solo file temporanei sul telefono”, spiega Charlie Kaplan di Tapehead City, uno dei principali rivenditori specializzati.
La musicassetta, con le sue imperfezioni sonore, il rito di girare il nastro a metà album e l’attenzione richiesta nell’ascolto, offre un’esperienza multisensoriale che va oltre la semplice fruizione musicale.
Un ruolo di primo piano in questa nuova ondata lo gioca Taylor Swift, artista simbolo della contemporaneità capace di intercettare le tendenze e trasformarle in fenomeni globali. La popstar ha annunciato che il suo nuovo album “The Life of a Showgirl”, in uscita a ottobre, sarà disponibile anche in formato cassetta.
Una scelta che non solo celebra la nostalgia, ma alimenta ulteriormente un trend già in forte ascesa, rafforzando il legame con i super fan desiderosi di possedere un oggetto esclusivo e tangibile legato alla propria artista preferita.
La spinta propulsiva di questa rivoluzione arriva dalla Generazione Z, ovvero quei giovani cresciuti nell’era digitale ma affascinati dall’autenticità e dal valore simbolico degli oggetti del passato. Secondo le ultime ricerche, il 9% dei ragazzi appartenenti a questa fascia d’età ha acquistato almeno una cassetta nell’ultimo anno, prediligendo artisti emergenti come Chappell Roan e Sabrina Carpenter.
Il gesto di inserire un nastro nel walkman, di ascoltare un album nella sua interezza senza salti o interruzioni, diventa così un atto di resistenza all’ascolto frammentato e spesso distratto imposto dallo streaming.
Anche i “vecchi” tornano alle cassette
Ma il fenomeno non riguarda solo i più giovani. Anche i millennial e la Generazione Y stanno riscoprendo il piacere di un ascolto più attento e rituale, alla ricerca di alternative che vadano oltre la velocità e la facilità d’accesso offerte dalle piattaforme digitali.
La cassetta si inserisce in un più ampio revival dei supporti fisici, che vede protagonisti anche il vinile e, in misura minore, il CD. Nel 2024, infatti, il mercato dei formati tangibili ha generato vendite per 2 miliardi di dollari, registrando una crescita del 5% rispetto all’anno precedente.
Non si tratta più soltanto di un moto nostalgico: la cassetta si è trasformata in un fenomeno culturale contemporaneo, capace di ridefinire le modalità di fruizione della musica e di instaurare un rapporto più intimo e personale tra artista e ascoltatore.