Se siete utenti Apple e scattate fotografie in formato RAW + JPG con una fotocamera di fascia alta, potreste incorrere in un problema frustrante: la corruzione occasionale e casuale delle immagini durante l’importazione in Apple Foto. A raccontare la sua esperienza è un fotografo e ricercatore indipendente che spiega come il fenomeno, ancora sottovalutato dalla Mela, possa provocare la perdita irreversibile di foto preziose.
Il fotografo utilizza una camera mirrorless OM System OM-1. Inizialmente importava le foto in RAW + JPG usando l’opzione “Elimina foto dopo l’importazione” contenuta nell’app Apple Foto in maniera tale da liberare rapidamente la scheda SD. Ben presto, però, ha notato la comparsa di immagini corrotte. La situazione è diventata evidente durante un evento familiare, quando circa il 30% delle foto precedentemente scattate risultava danneggiato.
Il comportamento di Apple Foto era imprevedibile: a volte risultavano corrotte le immagini JPG, altre volte quelle RAW, talvolta entrambi i formati. Il problema non era evidente fino a che non si confrontavano le immagini importate con quelle originali ancora sulla scheda di memoria.
La diagnosi passo passo
Per capire l’origine del problema, il ricercatore ha sostituito tutti i componenti hardware coinvolti, uno alla volta, ed ha applicato alcune modifiche potenzialmente utili: cavi USB-C, schede SD originali del produttore, passaggio al formato “solo RAW” per ridurre il numero di file importati, nuovo laptop, nuovo corpo macchina (OM System OM-1 MKII).
Nonostante tutti questi cambiamenti, Apple Foto continuava con irregolarità a danneggiare le immagini. Tutte le verifiche effettuate hanno permesso di escludere un problema hardware: la causa risiedeva nel software.
Richiedendo ad Apple Foto di non eliminare automaticamente le foto dopo l’importazione, verificando manualmente le immagini importate e formattando la scheda SD solo dopo aver confermato l’integrità di tutte le foto, il fotografo ha potuto circoscrivere le conseguenza del comportamento dell’app della Mela. Tuttavia, alcune immagini continuavano a corrompersi in modo casuale, senza schemi evidenti, nonostante fossero perfettamente integre sulla scheda originale.
Come si presentano le immagini danneggiate
Curiosamente, i file corrotti da Apple Foto mantenevano dimensioni identiche ai file originali, ma i contenuti binari risultavano diversi.
Usando il comando md5sum per verificare l’hash delle immagini (quella caricata su Apple Foto e quella originale nella scheda SD), il fotografo ha potuto accertare che a dispetto del medesimo “peso” in byte, i dati erano completamente alterati.
A valle di questo controllo si è potuto concludere che Apple Foto modifica i file durante l’importazione in modo non corretto.
Il nuovo workflow basato su Darktable
Dopo mesi di esperimenti, il ricercatore ha deciso di abbandonare Apple Foto come strumento principale di importazione e culling (procedura che consiste nel selezionare le immagini migliori e scartare quelle inutili o imperfette).
Ha quindi configurato un’importazione automatica in Darktable, software open source per la gestione e l’elaborazione delle foto digitali, pensato soprattutto per file RAW. L’applicazione non corrompe i file quindi il fotografo l’ha sfruttata per la selezione e rimozione delle foto indesiderate, l’elaborazione delle immagini scelte e l’esportazione sia di JPG che dei RAW originali.
Alla fine, ha poi usato Apple Foto per l’importazione finale, la condivisione e la visualizzazione. In questo modo, Darktable funge da filtro sicuro tra la fotocamera ed Apple Foto, eliminando il rischio di danneggiamento delle immagini.