Recensioni ingannevoli online: la FTC avvia una verifica su 700 aziende

L'Antitrust statunitense mette sotto la lente oltre 700 società: l'obiettivo è porre un freno al proliferare di recensioni fasulle create con lo scopo di ingannare i consumatori.

La FTC (Federal Trade Commission) ha deciso di accendere un faro sulle recensioni fasulle e sulle pratiche pubblicitarie ingannevoli che sempre più aziende stanno utilizzando.

L’Antitrust statunitense ha fatto recapitare più di 700 comunicazioni ad altrettante società USA informandole circa l’avvio di un procedimento di verifica nei loro riguardi.
Nella lista pubblicata a questo indirizzo si leggono nomi di aziende importanti e conosciutissime ma la FTC tiene a precisare che la presenza nell’elenco non costituisce la conferma di una violazione.

L’autorità a stelle strisce fa presente che dopo l’avvio dell’inchiesta e la verifica di tutte le posizioni multerà di una somma pari a oltre 43.000 dollari per singola violazione, le aziende che avessero concordato con altri soggetti recensioni false predisposte con l’unico fine di influenzare artificiosamente le valutazioni degli utenti.

Il personale di FTC sta già mettendo al vaglio condotte ingannevoli e sleali capaci di condizionare negativamente la libera concorrenza gonfiando indebitamente le casse di singoli soggetti.
Le attività e le pratiche illecite che potrebbero portare all’irrogazione di sanzioni includono l’utilizzo di citazioni false di giudizi positivi espressi da terzi; indicare senza alcun riscontro che un individuo o una società siano utenti soddisfatti; continuare a usare una valutazione altrui senza buone ragioni di ritenere che lo stesso soggetto continui a sottoscrivere le opinioni precedentemente descritte; non rivelare eventuali accordi economici con chi manifesta un’approvazione, usare un’opinione altrui per predisporre affermazioni ingannevoli sulle caratteristiche o sulle prestazioni di un prodotto o un servizio.

FTC ha voluto avviare l’indagine in seguito alla crescente diffusione di recensioni ed endorsement fuorvianti, pratica enormemente amplificata negli ultimi anni dai social media.

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