Remote Desktop Connection Manager torna in vita grazie a Sysinternals

Il client di Desktop remoto apprezzato dagli amministratori di sistema di tutto il mondo torna a essere supportato da parte di Microsoft dopo l'abbandono di marzo 2020. C'è lo zampino di Mark Russinovich.

Venticinque anni fa Mark Russinovich fondò Winternals, una società che sviluppava utilità per Windows di prim’ordine. Nel 2006 l’azienda fu acquisita Microsoft e Russinovich è diventato CTO del progetto cloud Azure.
Le utilità originariamente sviluppate con il nome Sysinternals sono entrate a far parte del portafoglio di Microsoft ma è lo stesso Russinovich, di concerto con gli altri tecnici dell’azienda di Redmond, che le aggiorna e continua a migliorarle ancora oggi.

Process Explorer, Process Monitor e Autoruns sono soltanto alcune tra le utilità Sysinternals più conosciute; si pensi anche alla potenza di PsExec. In questa pagina è possibile trovare l’intera suite Sysinternals.

Uno dei client di Desktop remoto più apprezzati si chiama Remote Desktop Connection Manager (RDCMan): la sua prerogativa è quella di permettere la gestione di molteplici sistemi remoti da un’unica interfaccia.

I server sono organizzati in gruppi ed è possibile connettersi o disconnettersi da tutti i server di un gruppo con un singolo comando. L’amministratore può visualizzare tutti i server di un gruppo come un insieme di miniature mostrando l’azione in corso in ogni sessione di lavoro.

Grazie a RDCMan è possibile applicare le impostazioni di accesso ai vari server ereditando quelle di un gruppo padre oppure attingendo a un archivio di credenziali. Così, quando si cambia la password del proprio account sarà necessario cambiare solo la password conservata da RDCMan in un unico luogo.
Le password sono memorizzate in forma cifrata e sono collegate all’account utente correntemente loggato in Windows oppure a un certificato X509.

Nonostante sia molto apprezzato dagli utenti, RDCMan era stato ritirato da Microsoft a marzo 2020 a causa di un problema di sicurezza che l’azienda si è astenuta dal risolvere.

Russinovich ha annunciato che RDCMan risorge dalle sue stesse ceneri ed è oggi scaricabile in una versione rinnovata che integra le correzioni per tutte le problematiche di sicurezza note, compresa quella cui faceva menzione Microsoft a suo tempo.

RDCMan torna quindi a essere un valido strumento alternativo rispetto al classico client di Desktop remoto (mstsc.exe) e al client RDP universale pubblicato sul Microsoft Store.

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