Svolta Apple, cambia capo AI: sarà un ex uomo Google

Apple annuncia il cambio alla guida dell'AI: Amar Subramanya sostituisce John Giannandrea. Cosa cambia per l'azienda di Cupertino?
Svolta Apple, cambia capo AI: sarà un ex uomo Google

Un momento decisivo si profila all’orizzonte per Apple, che si prepara a una trasformazione radicale nel settore dell’Intelligenza Artificiale. Sedici anni di esperienza su Gemini, un nuovo vice president e funzioni avanzate in arrivo a primavera caratterizzano questo momento cruciale.

Amar Subramanya prende le redini del settore AI di Apple, sostituendo John Giannandrea dopo sei anni di leadership intensa e proficua. Il ricercatore proveniente da Google porterà con sé una consolidata esperienza nello sviluppo di assistenti conversazionali e lavorerà direttamente con Craig Federighi per implementare le tanto attese capacità di Apple Intelligence.

Le novità dovrebbero debuttare con iOS 26.4, trasformando Siri in un assistente capace di comprendere il contenuto dello schermo ed eseguire operazioni complesse multi-step come inviare foto ai contatti, recuperare dettagli da email e calendario, o allegare documenti alle bozze di messaggi.

Un cambiamento epocale per la compagnia e per Siri

La transizione rappresenta un momento strategico non trascurabile per la compagnia Cupertino, che si trova sotto pressione nel colmare il divario con i competitor nel settore dell’AI. Sebbene Giannandrea continuerà in veste di consulente fino alla sua partenza definitiva, il passaggio organizzativo rappresenta non solo una continuità ma anche una netta riorientazione strategica verso nuovi orizzonti tecnologici. Subramanya, che ha guidato team di ingegneria per il progetto dell’assistente basato su Gemini presso Google, porta con sé un bagaglio tecnico considerato cruciale per accelerare la trasformazione della ricerca in prodotti concreti e immediatamente disponibili sul mercato.

Un aspetto particolarmente rilevante della strategia riguarda il ricorso a una tecnologia derivata da Gemini per potenziare il modello linguistico di grandi dimensioni su cui poggeranno le nuove funzionalità di Siri. Questa scelta apre dibattiti su due fronti distinti e complementari: l’innovazione, dove la competenza di Subramanya su Gemini rappresenta un valore aggiunto incontestabile, e la strategia della privacy, storicamente uno dei pilastri della comunicazione di Apple, che ha sempre privilegiato soluzioni on-device per limitare la dipendenza dal cloud e proteggere i dati degli utenti in modo rigoroso e trasparente.

Gli analisti del settore sottolineano come il profilo di Subramanya potrebbe accelerare significativamente l’integrazione della ricerca accademica nei prodotti consumer di Apple, una priorità già evidenziata dall’azienda stessa con chiarezza cristallina. Tuttavia, rimangono interrogativi rilevanti sulla posizione competitiva globale del colosso di Cupertino rispetto a rivali che hanno già integrato potenti Large Language Model nei loro ecosistemi, e sull’equilibrio delicato tra personalizzazione locale e tutela della privacy, questione nodale che continua a caratterizzare il dibattito tecnologico contemporaneo.

Tim Cook ha ringraziato Giannandrea per il contributo significativo nel costruire e avanzare il lavoro di Apple sull’AI, salutando contemporaneamente l’arrivo di Subramanya come una risorsa che porta un’eccezionale esperienza nel campo dell’AI. La roadmap dell’azienda combina dunque fedeltà agli obiettivi storici di privacy con un’apertura a tecnologie esterne per colmare il divario competitivo che si è venuto a creare negli ultimi anni.

Con l’avvicinarsi del rilascio di iOS 26.4 nella prossima primavera, sarà possibile valutare se la nuova leadership riuscirà a trasformare gli ambiziosi piani di Apple in risultati concreti e misurabili, capaci di ridisegnare il panorama degli assistenti intelligenti mobili e di stabilire nuovi standard di eccellenza nel settore.

 

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