Trova il mio iPhone, iPad e Mac si rinnova: ecco come funziona

Apple rinnova la funzionalità Trova il mio iPhone, iPad, Mac: ecco come i dispositivi persi o rubati potranno inviare la loro posizione al legittimo proprietario usando come ponte i device della Mela di altri utenti, anche del tutto sconosciuti.

Presentando iOS 13 e macOS 10.15 Catalina, Apple ha parlato della nuova funzionalità Trova il mio iPhone, iPad e Mac che, come abbiamo accennato in chiusura dell’articolo Apple svela le principali novità di iOS 13 e macOS 10.15 Catalina, permetterà di ritrovare i propri dispositivi anche nel caso in cui non fossero collegati alla rete Internet ovvero nel caso in cui risultassero completamente offline.

Utilizzando il modulo Bluetooth, infatti, i dispositivi Apple potranno comunicare con i device di terzi, quindi anche di soggetti sconosciuti, che si trovassero fisicamente nelle vicinanze.

Craig Federighi aveva sommariamente descritto il funzionamento della nuova funzionalità Trova il mio iPhone, iPad e Mac ma oggi la Mela è scesa maggiormente nei dettagli tecnici.

In molti avevano sollevato non pochi dubbi sul nuovo approccio illustrato da Apple: quali potenziali problemi in tema di sicurezza e privacy può introdurre la soluzione progettata dagli ingegneri in quel di Cupertino?

Apple ha voluto chiarire che la nuova funzione da utilizzare per trovare iPhone, iPad e Mac è stata sviluppata seguendo proprio la stella polare della tutela della privacy. La nuova “Trova il mio iPhone, iPad, Macutilizza la crittografia per scongiurare l’utilizzo improprio da parte di soggetti terzi.
In altre parole, i dispositivi Apple di altri utenti saranno usati come “ponte” per trasferire al legittimo proprietario le informazioni sul dispositivo che non si riesce più a trovare.
Non solo. Le informazioni sulla geolocalizzazione dei device non saranno leggibili neppure da Apple.

Ogni dispositivo Apple si metterà in comunicazione con l’altro usando una chiave pubblica che cambia continuamente: in questo modo la connessione tra device fisicamente vicini avverà in modo casuale. Solamente i dispositivi dell’utente abbinati allo stesso account saranno in grado di decodificare i dati condivisi via Bluetooth e leggere le coordinate geografiche.

Apple ha voluto tranquillizzare anche coloro che usano dispositivi iOS e Mac e si preoccupano del maggiore quantitativo di dati che sarà scambiato.
Secondo i tecnici dell’azienda guidata da Tim Cook, la nuova funzionalità Trova il mio iPhone, iPad, Mac scambia soltanto una manciata di byte sulla rete non causando quindi alcun effetto negativo sull’autonomia della batteria, sull’utilizzo dei dati (i.e. soglie di traffico), sulla privacy degli utenti.

In caso di smarrimento, per localizzare il dispositivo Apple basterà portarsi nella pagina Trova il mio iPhone, iPad, Mac che provvederà a inviare in broadcasting la propria chiave pubblica, generata per l’occasione.
I dispositivi di terzi la riceveranno e nel caso in cui la stessa informazione arrivasse da un device Apple rilevato in zona provvederanno a inviare l’informazione sulla posizione geografica ai server dell’azienda di Cupertino.

La nuova funzionalità Trova il mio iPhone, iPad, Mac è già stata portata al debutto in iOS 13, macOS Catalina e iPadOS ma non diverrà davvero efficace fintanto che gli aggiornamenti non saranno installati dalla maggior parte degli utenti.

Utilizzando Trova il mio iPhone si potrà provare a individuare il dispositivo perso o rubato aumentando significativamente le possibilità di recuperarlo.
Fino ad oggi, infatti, l’impossibilità per il dispositivo di comunicare con una qualunque connessione di rete aveva rappresentato un ostacolo: l’idea di appoggiarsi al modulo Bluetooth e trasformare il dispositivo iOS o macOS in una sorta di beacon è, sulla carta, vincente. Anche perché affidarsi a Bluetooth scambiando i dati di geolocalizzazione con un altro dispositivo Apple dovrebbe permettere di stabilire la posizione anche nel caso in cui fosse attivata la modalità Aereo.

Va detto che nessuna azienda al mondo ha mai pensato un sistema simile distribuendolo sui dispositivi di centinaia di milioni di clienti. Le tecniche che Apple ha utilizzato per proteggere le comunicazioni tra dispositivi e i dati degli utenti sono ormai universalmente apprezzate e approvate. C’è comunque sempre una minima possibilità che qualcosa non sia stato implementato nella maniera più corretta o che qualche vulnerabilità renda vane le misure di sicurezza adottate. Ne sapremo certamente di più di più nei prossimi mesi quando il comportamento della nuova funzionalità Trova il mio iPhone, iPad, Mac sarà messo ai raggi X da parte dei ricercatori specializzati sul tema della sicurezza informatica e dai più noti esperti di crittografia.

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