/https://www.ilsoftware.it/app/uploads/2024/11/epic-regala-unreal-internet-archive.jpg)
Un patrimonio scientifico che rischia di svanire nel silenzio digitale: questa è la drammatica sfida che si sta giocando attorno alle 100.000 ore di contenuti scientifici raccolti in cinquant’anni di storia e pensiero, oggi sospese tra la speranza della conservazione e il rischio concreto dell’oblio.
Siamo di fronte a una collezione che comprende 7.000 supporti pre-digitali, minacciati dal deterioramento, e una raccolta fondi che, con meno di tre settimane al termine, ha raggiunto solo 19.773 sterline (poco meno di 22.700 euro) rispetto all’obiettivo di 50.000.
Il promotore di questa impresa è Roger Penrose, celebre per i suoi contributi alla fisica e alla matematica, che ha scelto la via del crowdfunding per tentare di salvare dall’estinzione digitale un vero e proprio tesoro di conoscenza. L’iniziativa, oltre a rappresentare una corsa contro il tempo, si propone di digitalizzare, restaurare e rendere finalmente accessibile un vastissimo archivio di registrazioni che documentano le voci di giganti come Stephen Hawking, Alexandre Grothendieck e John Wheeler.
Un patrimonio da salvare
All’interno di questa raccolta si trova materiale di valore storico e scientifico inestimabile: lezioni, conferenze, dibattiti che attraversano i territori della matematica, della fisica, della filosofia e della storia della scienza. Ma la minaccia è reale: molti di questi contenuti sono conservati su supporti analogici ormai obsoleti, la cui sopravvivenza è messa a dura prova dal tempo e dalle condizioni fisiche. Senza un intervento rapido e tecnologicamente adeguato, la perdita sarebbe definitiva.
La sfida tecnica è tutt’altro che banale. Il processo di digitalizzazione richiede competenze specifiche e apparecchiature sempre più rare, capaci di leggere e trasferire i dati dai supporti originali ai formati digitali più sicuri e longevi. Per restituire nitidezza e qualità alle tracce spesso compromesse, verrà impiegato il software professionale CEDAR, uno strumento di riferimento mondiale nel restauro audio. Grazie a questa tecnologia, sarà possibile eliminare disturbi, rumori di fondo e molte delle imperfezioni dovute alle condizioni di registrazione non ottimali.
Ma l’ambizione del progetto non si esaurisce nella mera conversione dei supporti: si punta a realizzare un database ricercabile di nuova generazione, che possa superare l’attuale sistema, ancora basato su semplici fogli di calcolo. Questa piattaforma avanzata consentirà ricerche testuali sofisticate, la navigazione attraverso metadati dettagliati e la creazione di collegamenti tematici tra interventi e autori, facilitando l’esplorazione trasversale delle idee e delle scoperte.
L’accessibilità rappresenta un altro pilastro dell’iniziativa. Il team responsabile ha già assicurato che tutte le registrazioni libere da copyright o per cui verranno ottenute le necessarie autorizzazioni saranno rese immediatamente disponibili. L’impegno è quello di ampliare progressivamente il catalogo pubblico, garantendo un accesso aperto e gratuito, privo di vincoli commerciali e restrizioni che possano ostacolare la diffusione della conoscenza.
Oggi, a pochi giorni dalla scadenza della campagna, la situazione si fa sempre più urgente. Gli organizzatori rivolgono un appello pressante a istituzioni, università e privati affinché contribuiscano a questa missione collettiva: solo con un impegno condiviso sarà possibile assicurare che questo straordinario patrimonio intellettuale resti vivo e accessibile alle generazioni future. In gioco non c’è solo la memoria di un’epoca, ma la possibilità di continuare a costruire conoscenza sulle solide fondamenta lasciate dai grandi pensatori del nostro tempo.