USA e Cina: braccio di ferro per dazi commerciali con l'incognita TikTok

TikTok rischia lo shutdown negli Stati Uniti a causa delle tensioni sui dazi tra USA e Cina. Analisi delle trattative e possibili scenari futuri.
USA e Cina: braccio di ferro per dazi commerciali con l'incognita TikTok

L’incertezza cresce ogni giorno per milioni di utenti che si affidano a TikTok come piattaforma di espressione, intrattenimento e business. La popolare app di video brevi si trova oggi al centro di una complessa partita diplomatica tra Stati Uniti e Cina, dove la tecnologia non è più solo un fattore di progresso, ma una vera e propria pedina nelle negoziazioni sui dazi commerciali.

In questo scenario, le pressioni si fanno sempre più intense e la minaccia di uno shutdown della piattaforma negli USA non appare mai stata così concreta, con scadenze che incombono e trattative che si intrecciano a doppio filo con le tensioni geopolitiche globali.

Il destino di TikTok negli states si sta rapidamente trasformando in un simbolo delle nuove sfide della politica internazionale. La Casa Bianca, guidata dal presidente Donald Trump, ha adottato una posizione intransigente: la vendita della piattaforma è diventata un requisito imprescindibile per evitare il blocco totale del servizio. Tuttavia, Pechino sembra decisa a non cedere facilmente il controllo di uno degli asset tecnologici più influenti del momento, utilizzando la piattaforma come strumento di pressione nelle negoziazioni con Washington.

La sfida tra USA e Cina si gioca anche sui social network

Il calendario delle prossime settimane è scandito da appuntamenti chiave: la scadenza fissata a metà settembre per trovare un accordo arriva subito dopo la conclusione della tregua commerciale di 90 giorni, periodo durante il quale le due superpotenze hanno cercato di allentare le tensioni sui dazi commerciali. Ma la partita appare tutt’altro che risolta. Gli esperti sottolineano come la Cina stia adottando una strategia attendista, mantenendo alta la posta in gioco e utilizzando la minaccia di uno shutdown come leva negoziale per ottenere concessioni più favorevoli da parte degli Stati Uniti.

Secondo Sean Stein, presidente dello US-China Business Council, è “quasi inevitabile” che la tregua sui dazi venga prorogata, ma un’intesa definitiva sembra ancora lontana. Questo clima di incertezza penalizza non solo i rapporti diplomatici tra i due paesi, ma anche l’ecosistema delle piattaforma social americane, sempre più esposte a possibili ripercussioni in termini di accesso ai mercati e innovazione tecnologica.

Nel frattempo, l’amministrazione Trump sembra intenzionata a sfruttare la minaccia di un blocco totale di TikTok per forzare la mano a Pechino e ottenere vantaggi nei negoziati sui dazi commerciali. Tuttavia, le recenti dichiarazioni di Howard Lutnick, CEO di Cantor Fitzgerald, gettano ombre sul possibile esito dell’accordo: secondo Lutnick, l’ex presidente potrebbe non riuscire a finalizzare la vendita TikTok, lasciando aperta la possibilità che la piattaforma venga effettivamente disattivata negli Stati Uniti nel giro di poche settimane.

Per la vasta comunità di utenti americani e per gli influencer che hanno costruito la propria carriera o attività sulla piattaforma, il futuro appare sempre più incerto. Il rischio non riguarda solo la perdita di un canale di comunicazione e intrattenimento, ma mette in discussione l’intero modello di business basato sulle piattaforma social e la capacità di queste ultime di resistere alle pressioni politiche e commerciali internazionali.

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