Vodafone: come il 5G rivoluzionerà le nostre vite. 2,5 milioni di euro per le imprese

Vodafone presenta una serie di progetti già realizzati o in corso di concretizzazione nel settore "sanità e benessere". Sul piatto 2,5 milioni di euro per le aziende che sapranno valorizzare la rete 5G per progetti innovativi.

Le reti mobili di quinta generazione (5G) faranno compiere quel balzo in avanti che in molti settori è auspicato ormai da anni. Nell’articolo 5G: quali le potenzialità e i campi applicativi delle reti di nuova generazione, abbiamo visto in quali aree dell’industria, della sanità, dell’entertainment, dell’automotive, del settore multimedia è possibile trarre massimo vantaggio dai benefici introdotti con il lancio del 5G.

In occasione dell’evento 5G Healthcare – Vodafone Conference & Experience Day, alcuni tra i maggiori esperti del settore si sono confrontati sul ruolo chiave che le nuove tecnologie avranno in futuro. Vodafone, da parte sua, ha presentato 9 progetti 5G nel settore “sanità e benessere”, di cui 3 inediti, e ha mostrato per la prima volta in Italia un intervento di chirurgia da remoto su rete di nuova generazione.

Il professor Matteo Trimarchi, otorinolaringoiatra dell’IRCCS Ospedale San Raffaele e docente presso l’Università Vita-Salute San Raffaele, ha effettuato un intervento di microchirurgia laser transorale su un modello di laringe sintetica fisicamente posto presso l’Ospedale San Raffaele operando direttamente dal Vodafone Village di Milano.
Grazie alla bassissima latenza, alla banda ultralarga e alla elevata affidabilità della rete 5G, il chirurgo ha potuto azionare il laser e le pinze manipolatrici del robot da remoto ricevendo “live” un video stereoscopico dell’area di intervento. Una dimostrazione che apre la strada alla medicina del futuro e che renderà più facilmente accessibili le preziose competenze medico-chirurgiche su una scala sempre più ampia, eliminando le barriere geografiche.

In collaborazione con Exprivia – Italtel e Istituto Clinico Humanitas, Vodafone ha poi presentato un progetto di telegestione e teleconsulto dedicato al mondo della radiologia, che consente a tecnici e medici specialisti di poter collaborare da remoto durante e subito dopo l’esecuzione di esami radiologici.
Grazie alla rete 5G è possibile condividere video e immagini radiologiche DICOM ad altissima risoluzione in mobilità e in tempo reale garantendo allo stesso tempo la sicurezza nella gestione dei dati. Il progetto è attualmente in uso, in via sperimentale, presso l’Unità Operativa di Radiologia dell’Istituto Clinico Humanitas di Rozzano (Milano).

Vodafone e Istituto Clinico Humanitas, insieme con il Politecnico di Milano hanno poi lavorato spalla a spalla su un progetto di monitoraggio remoto del paziente: grazie al supporto della rete 5G diventa possibile la gestione e la cura da remoto di pazienti affetti da patologie respiratorie, quali BPCO (broncopneumopatia cronica ostruttiva) e asma così da facilitare l’accesso alle cure, prevenire le riacutizzazioni e ridurre i costi legati all’assistenza sanitaria ospedaliera.
Il 5G permette di trasmettere ed elaborare in tempo reale una grande quantità di dati rilevati in modo continuo e di gestirli in totale sicurezza. Inoltre, la bassa latenza consente di intervenire prontamente in situazioni critiche.

Sempre nel campo “sanità e benessere”, Vodafone ha presentato molti altri progetti concreti.
L’ambulanza diventa sempre connessa in 5G così da permettere ai medici e al personale di bordo di restare continuamente in contatto con i colleghi nella struttura ospedaliera. Diventa possibile (grazie al progetto realizzato da Vodafone con l’IRCSS Ospedale San Raffaele, Regione Lombardia – Azienda Regionale Emergenza Urgenza, Croce Rossa Italiana – Comitato di Milano, in collaborazione con Altran), durante il trasporto in ambulanza, monitorare lo stato del paziente e garantire l’accesso ai trattamenti nel minor tempo possibile.
Il 5G permette di effettuare videochiamate in alta risoluzione per una migliore comprensione dell’emergenza, identificare i volti dei pazienti per recuperarne la storia clinica, eseguire procedure non standard con l’aiuto della realtà aumentata, condividere parametri vitali e esami diagnostici per immagini in tempo reale.

L’ambulanza connessa è stata ulteriormente arricchita con l’inserimento di una mappa digitale interattiva, utile nella gestione di casi di incidente maggiore. La mappa digitale, realizzata interamente su infrastruttura 5G, consente a tutti coloro che partecipano al soccorso di interagire e collaborare attraverso lo scambio di informazioni in tempo reale.

L’operatore di telecomunicazioni in rosso ha poi presentato, insieme con L.I.F.E., Politecnico di Milano e Qualcomm Technologies, un dispositivo indossabile smart che, grazie a una serie di sensori e alla rete 5G, rileva in tempo reale i parametri fisiologici e i movimenti di un atleta per guidarlo durante l’allenamento, dandogli feedback immediato sulle sue performance.

La soluzione di robotica di servizio di Vodafone messa a punto con IIT – Istituto Italiano di Tecnologia, IBM e l’IRCCS Ospedale San Raffaele sarà in grado di interagire in modalità personalizzata con gli utenti dell’ospedale e i loro accompagnatori proprio grazie al 5G e all’intelligenza artificiale di IBM. Battezzato R1, il robot umanoide potrà interagire in molteplici ambiti, dalle informazioni per orientarsi all’interno delle strutture a forme di intrattenimento dei degenti con la lettura di libri e giornali. Inoltre, R1 potrà fornire assistenza nella definizione dei menù raccogliendo le preferenze dei degenti.

Vodafone, IBM e Humanitas hanno poi messo a punto un Medical Cognitive Tutor, soluzione che consente agli studenti di medicina di imparare e di esercitarsi sul processo diagnostico tramite una speciale piattaforma.
Grazie alla rete 5G sarà possibile esercitarsi in mobilità grazie ai tempi di latenza minimi e alla visualizzazione in alta definizione delle immagini radiologiche e dei video diagnostici.

Con Movendo Technology, Vodafone ha presentato anche una soluzione per la robotica riabilitativa: essa consente a un medico di seguire da remoto una sessione di riabilitazione attraverso una videochiamata in 4K. Grazie al 5G, il medico potrà controllare da remoto sia l’impostazione degli esercizi, sia l’esecuzione di ogni singolo movimento del paziente, visualizzando i dati di bio-feedback generati dal dispositivo in tempo reale.

Infine, si è parlato di Internet of Things per la telemedicina: il progetto realizzato da Vodafone con Humanitas, L.I.F.E. e Exprivia – Italtel, aiuta a monitorare lo stato di pazienti con problemi cardiaci non ricoverati e di personalizzarne la cura, intervenendo in caso di anomalie. Grazie al 5G, i dati del paziente, raccolti attraverso indumenti dotati di sensori continuamente attivi, vengono inviati ad una piattaforma che sfrutta un sistema di intelligenza artificiale per monitorare lo stato di salute del paziente in tempo reale durante le sue attività quotidiane.

Vodafone mette sul piatto 2,5 miliardi di euro per le imprese che desiderano dare vita ai loro progetti incentrati sull’utilizzo della rete 5G

Il terzo bando “Action for 5G” è dedicato a startup, piccole e medie imprese e imprese sociali che vogliono contribuire con le loro idee innovative allo sviluppo del 5G in Italia.

Da oggi e fino al 3 febbraio 2020, sarà possibile candidare la propria azienda attraverso il sito la candidatura attraverso il sito Action for 5G. Le idee più meritevoli saranno premiate e sovvenzionate da Vodafone che anche quest’anno ha stanziato una somma pari a 2,5 milioni di euro.

Una volta creato il proprio account, startup e imprese interessate potranno iscriversi a uno dei workshop Action for 5G organizzati da Vodafone presso le proprie sedi di Milano e Roma: un’occasione per saperne di più sulla tecnologia 5G, confrontarsi con gli esperti di Vodafone e avere maggiori informazioni per perfezionare la propria candidatura al bando.

I progetti, nei settori sanità e benessere, mobilità e trasporti, manifattura e industria 4.0, education e entertainment, smart energy, sicurezza e sorveglianza, dovranno utilizzare almeno una delle caratteristiche distintive del 5G: velocità di connessione fino a 10 Gigabit al secondo, latenza sotto i 10 millisecondi, elevata densità di connessioni.

I migliori progetti entreranno nella fase di “Progettazione in 5G” a partire da aprile fino a luglio 2020 e accederanno a un primo round di finanziamento per sviluppare l’idea progettuale in ottica 5G supportati da esperti di Vodafone.
I progetti saranno valutati da un board costituito da membri di Vodafone Italia, Politecnico di Milano e venture capitalist. I finalisti più innovativi e strategici potranno accedere alla successiva fase di “Sviluppo e Test in Lab” da agosto a dicembre 2020. In questa fase, i finalisti riceveranno un secondo finanziamento per supportare lo sviluppo di un prototipo funzionante in 5G, ultimo step prima della selezione finale. Ai vincitori Vodafone erogherà fino a 1 milione di euro di finanziamento per il completamento dello sviluppo e per l’ottimizzazione e ingegnerizzazione della soluzione ai fini del lancio commerciale.

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