VPN sempre più nell'occhio del ciclone: PureVPN conserva i log

Un servizio VPN molto famoso dichiara di non conservare alcun log: peccato che l'FBI affermi di avervi avuto accesso.

L’utilizzo dei servizi VPN è sempre più diffuso tra gli utenti perché consente di superare le limitazioni geografiche eventualmente imposte dalle applicazioni web e proteggere i dati inviati e ricevuti rendendoli “illeggibili” da parte di terzi (ad esempio ricorrendo a una WiFi pubblica o aperta).

Nell’articolo Le migliori VPN a confronto. E anche le peggiori abbiamo sottolineato quanto sia importante verificare che un servizio VPN gestito da terze parti non effettui attività di monitoraggio.


Di recente, una delle più popolari VPN – Hotspot Shield – è stata oggetto di una vertenza legale: l’accusa è che il servizio monitori i dati di navigazione degli utenti e li rivenda a terze parti (Sicurezza VPN, Hotspot Shield accusata di monitorare il traffico degli utenti).

Adesso anche il noto servizio VPN PureVPN è nell’occhio del ciclone. Sul sito ufficiale, infatti, i gestori di PureVPN dichiarano che non viene mantenuto alcun tipo di log.
Diversamente da quanto affermato, però, per risolvere un caso di stalking ai danni di una cittadina statunitense, gli agenti dell’FBI hanno rivelato di aver fatto accesso ai log di PureVPN.
Incrociando le informazioni raccolte da PureVPN con quelle reperite bussando alla porta di altri provider, l’FBI ha potuto accertare l’identità dello stalker e contestargli il reato commesso.

Un servizio che offre maggiori garanzie in termini di tutela della privacy è ProtonVPN che non solo non conserva alcun log ma si attiene alla legislazione svizzera:
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