VST 3 e ASIO diventano open source: la svolta storica di Steinberg nell’audio professionale

Steinberg ha annunciato il rilascio dei propri SDK VST 3 e ASIO come software open source. Sviluppatori indipendenti e progetti open source possono integrare strumenti virtuali e audio a bassa latenza in DAW e applicazioni su Windows, macOS e Linux, senza restrizioni.
VST 3 e ASIO diventano open source: la svolta storica di Steinberg nell’audio professionale

Steinberg, l’azienda tedesca che ha definito gli standard dell’audio digitale professionale con l’introduzione delle tecnologie VST (Virtual Studio Technology) e ASIO (Audio Stream Input/Output), ha annunciato la pubblicazione dei rispettivi pacchetti SDK come prodotti open source, sotto licenze permissive. Un cambiamento storico che segna una nuova era per lo sviluppo audio su Windows, macOS e Linux.

Con questa decisione, VST 3 è distribuito sotto licenza MIT, mentre ASIO è rilasciato con licenza GNU GPLv3. Ciò significa che sviluppatori indipendenti, software house e progetti open source possono d’ora in avanti integrare legalmente e senza restrizioni queste tecnologie cardine, rispettando solo le condizioni delle rispettive licenze.

VST 3: il linguaggio universale dei plugin audio

La tecnologia VST consente di integrare strumenti virtuali e processori di effetti all’interno di un ambiente audio digitale (DAW). Ogni plugin VST agisce come un modulo virtuale completamente controllabile, senza la necessità di cablaggi fisici o connessioni MIDI.

Con il passaggio alla licenza MIT, Steinberg VST 3 SDK diventa utilizzabile liberamente anche in ambito commerciale, non solo personale. È sufficiente mantenere l’avviso di copyright originale e il testo della licenza. Ciò elimina i vincoli che in passato scoraggiavano alcuni sviluppatori indipendenti o progetti comunitari dal supportare nativamente il formato VST.

Applicazioni come Audacity, Ardour o LMMS possono adesso integrare VST 3 senza dover ricorrere a workaround o licenze speciali, migliorando l’interoperabilità tra l’ecosistema open source e le piattaforme professionali più diffuse.

ASIO: il cuore dell’audio a bassa latenza su Windows

ASIO rappresenta uno standard imprescindibile per la produzione musicale su Windows, fornendo accesso diretto e a bassa latenza alle interfacce audio. La disponibilità dell’ASIO SDK sotto licenza GPLv3 apre finalmente la porta all’integrazione nativa di questa tecnologia anche all’interno di software liberi.

Sebbene su Linux esistano già alternative come ALSA, JACK o PipeWire, il rilascio di ASIO come software aperto consente una migliore compatibilità cross-platform, soprattutto per progetti che mirano a supportare più sistemi operativi senza ricorrere a soluzioni intermedie come WineASIO.

Licenze, marchi e uso commerciale

Steinberg ha chiarito che, pur rendendo pubblici gli SDK, i marchi e i loghi “VST” e “ASIO” restano protetti. Il loro utilizzo è facoltativo, ma regolamentato da linee guida ufficiali per garantire coerenza e tutela del brand.

Nel caso di VST, gli sviluppatori non sono tenuti a rendere pubblico il proprio codice, potendo mantenere pienamente la proprietà intellettuale dei propri prodotti. Per ASIO, invece, l’inclusione del codice nel proprio progetto implica la condivisione del sorgente secondo i principi del software libero.

Impatto sull’ecosistema audio open source

Il rilascio di VST 3 e ASIO come software aperti potrebbe rappresentare una svolta per l’audio su Windows e Linux, riducendo il divario tra i due ambienti. Progetti come Ardour, Audacity, Mixxx e LMMS potranno implementare supporti nativi, migliorando prestazioni e compatibilità con hardware e plugin professionali.

Inoltre, la pubblicazione sotto licenze permissive promuove una maggiore collaborazione tra comunità open source e industria musicale, favorendo la nascita di nuovi strumenti, framework e librerie condivise.

Con la nuova iniziativa, Steinberg vuole consolidare il suo ruolo di riferimento nel settore dell’audio digitale e rafforzare la fiducia degli sviluppatori in un’epoca in cui l’interoperabilità e la trasparenza stanno diventando fattori chiave.

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