YouTube Premium: tagliato il traguardo dei 100 milioni di iscritti

YouTube Premium, numeri ed entrate in grande crescita: per Google è una vera e propria "miniera d'oro".
YouTube Premium: tagliato il traguardo dei 100 milioni di iscritti

Nella giornata di ieri YouTube ha raggiunto un traguardo molto importante nel contesta della sua lunga storia.

Il servizio YouTube Premium, infatti, ha superato la soglia dei 100 milioni di abbonati. Nonostante va puntualizzato come il totale di sottoscrizioni include anche gli abbonamenti di prova, si tratta comunque di un traguardo apprezzabile nel complesso.

Ciò non deve sorprendere più di tanto visto che YouTube Premium, nel 2023, ha rappresentato il servizio ad abbonamento di Google più remunerativo per il colosso tecnologico. Si parla di entrate pari a 15 miliardi di dollari nella scorsa annata. Un traguardo impressionante e, per molti versi, poco prevedibile nove anni fa, quando YouTube ha introdotto per la prima volta gli abbonamenti a pagamento.

Anche se altri servizi come Netflix (260,8 milioni di iscritti), Spotify (226 milioni) e Disney Plus (150 milioni) sono ancora distanti, a Mountain View guardano al futuro della piattaforma con comprensibile ottimismo.

Il grande successo di YouTube Premium: ecco le funzioni che hanno conquistato gli utenti

Sul territorio italiano YouTube Premium ha un costo pari a 6,99 euro al mese per gli studenti, 11,99 euro mensili per gli utenti individuali e 17,99 euro per i nuclei familiari.

L’abbonamento, oltre a rimuovere gli annunci pubblicitari, include anche Music Premium, offre streaming di qualità superiore e permette il download locale dei contenuti e la riproduzione in background da piattaforma mobile. Una serie di funzioni che, a quanto pare, stuzzicano un gran numero di utenti portando agli impressionanti numeri che abbiamo citato in precedenza.

Sebbene gli abbonamenti siano una grande fetta delle entrate generate da YouTube, non vanno poi dimenticate le classiche pubblicità che portano ulteriore denaro alle casse di Google. Proprio per questo motivo la piattaforma ha intrapreso una dura battaglia contro i sistemi adblock che, di fatto, riducono sensibilmente il raggio d’azione di YouTube lato advertising.

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