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Nel panorama sempre più insidioso della sicurezza digitale, una nuova soluzione si affaccia all’orizzonte per rispondere a una delle emergenze sociali più attuali: la protezione degli anziani dalle truffe online e dalle minacce informatiche.
È proprio in questo contesto che nasce ZoraSafe, un’app innovativa pensata per offrire non solo difesa attiva, ma anche educazione digitale agli utenti più vulnerabili. La proposta arriva da due sorelle, Catherine Karow ed Ellie King Karow, fondatrici della startup che si propone di rivoluzionare il concetto stesso di sicurezza informatica per la terza età.
Il lancio ufficiale di ZoraSafe è previsto per novembre 2025, ma la presentazione avverrà in anteprima durante il prestigioso TechCrunch Disrupt di San Francisco, in programma dal 27 al 29 ottobre. La startup si prepara così a confrontarsi con il pubblico internazionale, raccogliendo feedback e puntando a stringere partnership strategiche che possano favorire una diffusione capillare della piattaforma.
Perché ZoraSafe è un’app rivoluzionaria?
A differenza di molte soluzioni tradizionali, ZoraSafe si distingue per un approccio integrato che mette al centro sia la prevenzione che la formazione. L’applicazione è stata progettata con una particolare attenzione alle esigenze di chi ha meno familiarità con le tecnologie digitali, combinando strumenti di protezione avanzata con elementi di microlearning e gamification.
In questo modo, la piattaforma non si limita a bloccare i pericoli, ma offre anche brevi lezioni interattive che insegnano a riconoscere le principali insidie della rete, rendendo l’utente più consapevole e autonomo nella gestione della propria sicurezza.
Dal punto di vista delle funzionalità, la app propone tre strumenti chiave che rappresentano il cuore dell’offerta: un verificatore di QR code capace di identificare link malevoli e phishing, un sistema di valutazione automatica dei messaggi sospetti che aiuta a prevenire truffe sofisticate, e una rete di condivisione comunitaria che permette agli utenti di segnalare tentativi di frode, creando così una sorta di “allerta collettiva” a beneficio di tutta la comunità. Questa logica di collaborazione rappresenta un elemento di forte innovazione, in quanto valorizza l’esperienza diretta degli utenti per migliorare costantemente l’efficacia del servizio.
L’aspetto educativo è centrale nell’esperienza offerta da ZoraSafe. Attraverso il microlearning, l’utente può accedere a contenuti brevi e facilmente assimilabili, progettati per rafforzare la capacità di riconoscere segnali di pericolo e strategie di inganno sempre più sofisticate. La gamification, invece, trasforma l’apprendimento in un’esperienza coinvolgente, stimolando la curiosità e premiando la partecipazione attiva.
Uno degli sviluppi più attesi riguarda l’implementazione futura di un sistema basato su Intelligenza Artificiale, capace di rilevare in tempo reale tentativi di deepfake o scam durante le chiamate vocali. Questo rappresenta un ulteriore passo avanti nella lotta contro le nuove frontiere della manipolazione digitale, ma pone anche sfide importanti in termini di privacy e accuratezza degli algoritmi. Le fondatrici hanno sottolineato come l’85% dell’elaborazione dei dati avverrà direttamente sul dispositivo, minimizzando così i rischi legati alla gestione delle informazioni personali e rafforzando la fiducia degli utenti.
Il servizio sarà disponibile con abbonamenti a partire da 12,99 dollari mensili per singoli utenti, ma sono previste opzioni più vantaggiose per i piani familiari, così da estendere la protezione a più membri della stessa famiglia. Nei piani futuri della startup rientra anche l’espansione verso altre categorie vulnerabili e il rilascio di versioni multilingue dell’app.