Hard disk esterno, i parametri da tenere presenti nella scelta

Alcuni consigli per la scelta di un hard disk esterno: cosa conta di più e quali sono le differenze tra le varie tipologie di unità.

Per chi è alla ricerca di un dispositivo portatile in grado di offrire capacità di memorizzazione dei dati davvero importanti, un hard disk esterno è la soluzione più scontata.
Quando si parla di dischi esterni, però, la scelta non è cosa banale e va operata sulla base dei dispositivi al quale l’hard disk verrà collegato.
Gli hard disk esterni non sono tutti uguali e vanno quindi scelti partendo dall’interfaccia supportata e da quella disponibile sui device ai quali le unità andranno connesse via cavo USB.

In generale la scelta di un hard disk esterno viene effettuata sulla base della sua capienza, delle dimensioni fisiche, della tipologia di alimentazione e delle interfacce utilizzabili.

Salvare i propri file in un hard disk esterno è consigliabile per ridurre significativamente i rischi di perdita di dati, soprattutto se non si utilizza un server NAS; la memorizzazione dei file unicamente su un dispositivo rimovibile deve essere sempre e comunque evitata.
L’hard disk esterno dovrà essere un supporto aggiuntivo che si utilizzerà per portare i dati sempre con sé (in forma cifrata, soprattutto se si tratta di dati personali, informazioni riservate e sensibili, come peraltro prescrive il GDPR) evitando di passare per i servizi cloud.

Hard disk esterno: disco fisso tradizionale o SSD

Quando ci si accinge ad acquistare un hard disk esterno è bene mettere innanzi tutto sul piatto l’eventualità di acquistare un SSD esterno anziché un hard disk tradizionale.
Nell’articolo Hard disk o SSD, caratteristiche e differenze abbiamo messo in luce le principali diversità tra hard disk e SSD specificando quando è meglio scegliere gli uni o gli altri.

Gli SSD offrono una maggiore resistenza agli urti, permettono di fidare su unità esterne ancora più compatte e sono decisamente più veloci. Va tenuto presente che talvolta le performance dell’unità SSD saranno limitate dall’interfaccia utilizzata: è bene quindi acquistarli solo quando si fosse certi di poter ottenere le prestazioni migliori (vedere più avanti). Anche perché gli SSD esterni costano di più e sono in media meno capienti rispetto agli hard disk esterni.

Su Amazon, in questa pagina, si possono trovare a buon prezzo gli SSD portatili di Samsung, quelli di SanDisk e addirittura alcuni economici di ADATA resistenti anche all’immersione in acqua (certificazione IP68). Questi SSD portatili offrono velocità di trasferimento dati di picco tra 400 e 580 MB/s in lettura. Alcuni SSD portatili permettono di spingersi anche fino a 850 MB/s su interfaccia USB 3.1 Type-C.

Ottimi i Seagate Backup Plus Desktop Drive da 5TB: tra i migliori nella loro categoria per quanto riguarda le velocità di lettura e scrittura. Inutile dire che Seagate può vantare un ridottissimo numero di guasti quando si parla soprattutto delle unità più capienti.

Gli hard disk esterni Expansion Desktop di Seagate, ad esempio, sono molto capienti ma montano dischi da 3,5 pollici con alimentazione a muro mentre gli Expansion Portable della stessa azienda usano hard disk da 2,5 pollici e sono alimentati via USB.
In posizione intermedia si pongono le unità My Passport che occupano poco spazio, integrano interfaccia USB 3.1 Gen 2 e permettono di trasferire dati fino a 515 MB/s.

L’hard disk esterno WD 4TB My Passport è un’ottima scelta perché combina una capienza eccellente (4 Terabyte di spazio) a una buona velocità grazie alla presenza di una porta USB 3.0, crittografia AES-256.

Esiste anche una versione con modulo WiFi 802.11 ac integrato dei My Passport: WD My Passport Wireless Pro introducono un innegabile vantaggio: oltre a poter essere collegati via cavo USB (assente il supporto Type-C) e disponibili in vari “tagli”, il contenuto di questi hard disk esterni può essere condiviso e modificato in modalità senza fili, da qualunque dispositivo. Le dimensioni restano contenute: 12,6 x 12,6 x 2,4 cm.
Una “generosa” batteria da ben 6.400 mAh consente l’utilizzo dei My Passport Wireless Pro in modalità completamente senza fili, senza quindi la necessità di connettere alcun cavo di alimentazione.

Interessanti gli hard disk esterni Western Digital My Book Desktop ed Elements Portable.

Il Maxtor M3 rimane uno dei “pezzi da novanta” perché coniuga buone prestazioni a un prezzo davvero contenuto (ed è autoalimentato) come le varie unità da 2,5 pollici. Offre anche un sistema di cifratura dei dati integrato.

Gli hard disk esterni ADATA cui facevamo riferimento in precedenza offrono ottime prestazioni oltre, come già detto, alla certificazione IP68.

Gli hard disk dotati di alimentatore sono ovviamente più economici e hanno velocità di rotazione più elevate ma sono evidentemente più scomodi (utili per l’utilizzo all’interno dell’ufficio o in casa ma non per chi si sposta spesso).

Case

Nel caso degli hard disk esterni i vari produttori più seri offrono dispositivi composti da dischi fissi di maggiore qualità costruttiva racchiusi all’interno di case capaci di garantire elevata resistenza agli urti. Nulla vieta comunque di auto-costruirsi un’unità portatile acquistando un case robusto e inserendovi al suo interno un capiente hard disk.

Per quanto riguarda gli hard disk esterni con case fornito dal produttore, va detto che quelli fissi con dischi da 3,5 pollici pesano circa 1 kg e hanno dimensioni più importanti (4 cm); gli hard disk esterni portatili basati su unità da 2,5 pollici hanno un peso che spesso è largamente inferiore ai 300 grammi (2 cm o meno di spessore).
Le unità a stato solido (SSD) esterne sono spesso molto più compatte rispetto agli hard disk esterni da 2,5 pollici.

Per chi guarda anche al design Lacie Porsche Design vanta un solido case in alluminio, mette a disposizione hard disk di notevole capacità con crittografia AES-256 integrata.

Velocità di trasferimento dati

Effettuare un backup dei dati con la copia di un’importante mole di dati verso l’hard disk esterno è un’operazione che può richiedere molto tempo per essere portata a conclusione. Lo scotto che si paga in termini di tempo è quindi notevole durante il trasferimento dei dati, soprattutto se si stessero trasferendo file di grandi dimensioni oppure elementi di piccole dimensioni ma in numero davvero importante.

A questo proposito, come accennato in apertura, è fondamentale l’interfaccia utilizzata lato hard disk esterno e su PC oppure altro dispositivo: innanzi tutto nell’articolo USB Type-C: quali sono le caratteristiche del connettore abbiamo visto che USB Type-C (USB-C) e USB 3.1 non sono termini sovrapponibili: USB Type-C, infatti, descrive il connettore mentre USB 3.1 una specifica tipologia di connessione.
Un dispositivo che fa uso del connettore USB Type-C non necessariamente supporta le specifiche USB 3.1 (con i corrispondenti benefici in termini di banda passante; trasferimento dati fino a 10 Gbps) e potrebbe quindi tranquillamente usare ancora una porta USB 3.0 o addirittura USB 2.0.

Inoltre, un connettore USB Type-C non necessariamente può supportare le specifiche USB Power Delivery per l’alimentazione del dispositivo collegato; non è perciò scontato che un prodotto USB Type-C possa essere automaticamente utilizzato per trasferire fino a 100 W di potenza in entrambe le direzioni.

Già un hard disk esterno USB 3.0 può arrivare a trasferire fino a 600 MB/s di picco ma non potrebbe assolutamente raggiungere tali prestazioni se l’interfaccia sul PC fosse vecchia, di tipo USB 2.0 (permettere di muovere i dati fino a 60 MB/s).
Gli hard disk esterni USB 3.1/Thunderbolt sono i più veloci e costosi in assoluto ma anche in questo caso è necessario avere un PC adeguato o comunque un device compatibile per ottenere le prestazioni migliori.
Gli hard disk esterni consumer o semi-professionali arrivano intorno a 850 MB/s anche se l’interfaccia consentirebbe di spingersi molto più avanti. A questo punto la limitazione consiste nell’interfaccia SATA3 (si arriva fino a 600 MB/s) usata dal PC per leggere/scrivere i dati sul disco fisso installato internamente (si crea un collo di bottiglia) e nell’uso della stessa interfaccia SATA3 lato hard disk esterno.

Per superare queste restrizioni, soprattutto se su PC fosse installato un veloce SSD PCIe 3.0 x4 NVMe, alcuni produttori hanno cominciato a usare lo stesso schema per le unità esterne: Samsung Portable X5, SSD esterno superveloce basato su interfaccia PCIe 3.0 x4 e Thunderbolt 3.
Il Samsung Portable X5, dal costo notevolmente più elevato rispetto “alla media”, è un SSD portatile e capiente che offre fino a 2800 e 2100 MB/s in lettura/scrittura sequenziale (in termini di lettura e scrittura random 4K circa 250.000 IOPS).


Per approfondire vedere anche Costi e velocità di SSD e hard disk a confronto e Come verificare se il PC è compatibile PCIe NVMe.

Alimentazione

Ormai la totalità degli hard disk esterni sono autoalimentati: ciò significa che basta collegarli all’interfaccia perché ricevano energia dal PC. Con riferimento al precedente paragrafo Case, se si volesse creare il proprio hard disk esterno inserendo un disco fisso in un apposito box acquistato per esempio su Amazon, è oggi sempre bene orientarsi sui modelli da 2,5 pollici.
I consumi energetici di un hard disk non superano generalmente i 2 W con le operazioni di avvio, lettura e scrittura che sono quelle ovviamente più critiche.
A parte le specifiche USB Power Delivery, che funzionano esclusivamente con USB Type-C (progettato appositamente per una capacità di alimentazione più elevata), anche se non è vero che tutti i device USB Type-C supportano USB Power Delivery (a questo proposito vedere anche USB-C, ancora tante (troppe) incompatibilità), il vecchio USB 2.0 eroga 500mA x 5 VDC = 2,5W mentre USB 3.0 900mA x 5VDC = 4,5W.
Alcuni hard disk hanno la possibilità di ridurre anche i consumi energetici durante la fase di avvio (spin up).

Sicurezza e crittografia

Nel rispetto anche di quanto stabilito nel GDPR, le unità che contengono dati personali devono essere opportunamente crittografate così da renderne impossibile l’accesso da parte degli utenti non autorizzati.
Alcuni hard disk esterni offrono la possibilità di attivare la funzionalità di crittografia integrata. In mancanza si può ad esempio ricorrere a strumenti come BitLocker o VeraCrypt per crittografare il contenuto dell’intera unità portatile rendendola inaccessibile ai soggetti non autorizzati: BitLocker, cos’è, come funziona e perché è da attivarsi in ottica GDPR.
Complici anche le dimensioni supercompatte dei moderni hard disk esterni e SSD portatili, sono sempre più elevati i rischi di perdere tali unità di memorizzazione. È bene quindi evitare che i dati in esse conservati possano cadere nelle mani di malintenzionati o di veri e propri criminali capaci di chiedere riscatti, porre sotto scacco un’intera azienda grazie alle informazioni sottratte o compiere furti di identità.

Nell’articolo Proteggere con una password la chiavetta USB o le unità rimovibili abbiamo illustrato nel dettaglio i passaggi da seguire per mettere in sicurezza il contenuto di hard disk esterni e SSD portatili.

Di recente un gruppo di ricercatori ha scoperto che la crittografia hardware offerta da alcuni produttori di unità di memorizzazione può non offrire le garanzie auspicate: Crittografia SSD: quella hardware talvolta fa acqua e BitLocker può risultare inefficace.
Il test è stato effettuato su alcune unità Samsung e Crucial e anche se le probabilità che i dati vengano estratti da parte di terzi sono minime, la controllata da Micron ha già rilasciato le versioni del firmware aggiornate per i suoi prodotti: Crittografia hardware negli SSD: Crucial rilascia un aggiornamento per i suoi MX100, MX200 e MX300. Samsung ha rilasciato gli aggiornamenti correttivi per le unità esterne T3 e T5.

Quali hard disk esterni scegliere

Western Digital My Passport Ultra 4 TB (da 70 euro circa nella versione da 1 TB)
Disponibile nei “tagli” da 1 TB a 4 TB, i Western Digital My Passport Ultra offrono un’unità di memorizzazione ad elevata capienza a prezzi più che abbordabili.
Utilizza l’interfaccia USB 3.0 (connettore Type-C) montando un hard disk magnetomeccanico di tipo tradizionale, supporta la cifratura dei dati con l’algoritmo AES-256 e il backup sul cloud.

Toshiba Canvio Advance (da 60 euro circa nella versione da 1 TB)
Toshiba Canvio Advance è una soluzione di archiviazione progettata in primis per coloro che cercano le migliori prestazioni senza sacrificare il design. Offre fino a 4 TB di spazio di archiviazione protetto da un case esterno elegante e robusto, disponibile in quattro colori diversi.

LaCie Porsche Design (da 95 euro circa la versione da 1 TB)
Da diversi anni ormai LaCie e Porsche collaborano per offrire prodotti capaci di combinare la tecnologia della prima azienda e il design della seconda. LaCie Porsche Design è stato e si riconferma puntualmente un oggetto di grande successo.

Questo hard disk esterno, anche se ancora un tantino ingombrante, è leggermente più leggero dei modelli precedenti: la buona notizia è che la plastica è stata completamente bandita per proporre una scocca realizzata interamente in alluminio. Il risultato è un prodotto robusto ed elegante.

Oltre alla possibilità di scegliere tra “tagli” compresi tra 1 TB e 4 TB, LaCie Porsche Design permette di collegare l’hard disk usando il connettore Micro USB 3.0 oppure quello USB Type-C.

Durante l’installazione iniziale, a seconda del tipo di computer di cui si dispone (macOS o Windows), vengono offerti anche altri programmi come l’utilità Desktop Manager, che consente di ottenere informazioni sullo stato del disco (ad esempio la temperatura di lavoro), e il software LaCie Private-Public che offre la possibilità di crittografare i dati per una maggiore sicurezza.

LaCie Rugged (da 80 euro circa la versione da 1 TB)
LaCie propone in questo caso un economico hard disk esterno portatile la cui resistenza agli urti viene notevolmente aumentata grazie all’utilizzo di un contenitore che rende l’unità molto solida. L’interfaccia utilizzata è di tipo USB 3.0.

Seagate Backup Plus Desktop Drive (circa 125 euro nella versione da 5 TB)
Uno dei dispositivi migliori sul mercato che assicurano ottime capacità di memorizzazione (l’unità è disponibile anche nella versione da 8 TB) e performance da top di gamma.
Gli hard disk Seagate vantano inoltre un bassissimo numero di guasti, soprattutto quando si parla delle unità di capienza maggiore. L’interfaccia usata è di tipo USB 3.0.

Western Digital My Passport Wireless Pro (da 180 euro circa nella versione da 1 TB)
Un dispositivo versatile e comodissimo da utilizzare che non necessita neppure di alcun tipo di alimentazione. Dotato di supporto WiFi 802.11ac, Western Digital My Passport Wireless Pro è equipaggiato con una capiente batteria da 6.400 mAh che consente di utilizzare il dispositivo ovunque ci si trovi accedendo al suo contenuto in modalità wireless.
Dal punto di vista della connettività Western Digital My Passport Wireless Pro supporta il trasferimento dati sulle bande dei 2,4 e dei 5 GHz; completamente assente USB Type-C mentre è assicurata la compatibilità USB-A e B.

My Book Duo (a partire da 250 euro circa per la versione da 4 TB)
All’infuori dei classici hard disk e SSD rimovibili, se l’aspetto portabilità non fosse importante e si potesse posizionare su un tavolo o su un armadio un dispositivo di dimensioni notevoli, il My Book Duo è certamente una buona scelta (è disponibile in “tagli” fino a 20 Terabyte di capienza).
Il dispositivo utilizza due hard disk di dimensioni variabili che possono essere configurati anche in modalità RAID così da avere una duplice copia dei propri dati nel caso in cui un’unità disco dovesse improvvisamente morire.

Il dispositivo può essere considerato come una sorta di NAS capace di supportare la crittografia AES-256 e fornito con il software WD SmartWare Pro per impostare backup automatici (le unità disco arrivano già pre-formattate NTFS).
Va tenuto presente che per il suo utilizzo è necessario adoperare due porte USB 3.0, che devono essere necessariamente libere.

Buffalo MiniStation Thunderbolt (a partire da 175 euro circa per la versione da 1 TB)
Tra i migliori hard disk esterni Thunderbolt, ideali per l’utilizzo con i sistemi macOS, c’è Buffalo MiniStation Thunderbolt.
Rispetto ad altri prodotti concorrenti, il prodotto a marchio Buffalo costa notevolmente di meno, in primis perché vengono usati hard disk tradizionali in luogo delle più veloci unità SSD. Compatibile anche con i dispositivi USB 3.0 e quindi utilizzabile anche da coloro che non disponessero di un device dotato di porta Thunderbolt.

Quali SSD esterni scegliere

Samsung T5 SSD (da 120 euro circa nella versione da 500 GB).
Per chi vuole il massimo, tra i prodotti migliori in assoluto ci sono gli SSD esterni Samsung T5. Compatibili USB 3.1 Gen2, essi vantano la presenza di un SSD ultraveloce.
Il principale aspetto negativo è ovviamente il prezzo (a parità di capienza costano molto di più rispetto agli hard disk esterni di tipo tradizionale) ma si tratta di prodotti incredibilmente veloci grazie all’interfaccia USB Type-C.

SanDisk Extreme SSD (da 125 euro circa la versione da 500 GB)
Un’unità ultraportatile che permette di raggiungere fino a 550 MB/s in fase di trasferimento dati. Robusta e certificata IP55, SanDisk Extreme SSD è contraddistinta da dimensioni contenutissime ed è “tascabile”.

ADATA SD700 SSD (da 65 euro circa in offerta nella versione da 256 GB)
Gli SSD esterni ADATA SD700 vengono incontro alle esigenze di coloro che cercano un’unità di memorizzazione resistente e certificata IP68.
Queste unità sono contraddistinte da prestazioni di primo livello seppur a fronte di un prezzo piuttosto contenuto.

Segnaliamo infine che su Amazon Italia si trovano spesso offerte interessanti: basta installare l’estensione per il browser Keepa per controllare l’andamento dei prezzi nel corso del tempo: vedere Sconti Amazon, come e dove trovarli.

Ti consigliamo anche

Link copiato negli appunti