Kaspersky lascia BSA: SOPA non combatte la pirateria

Kaspersky Lab, famosa azienda russa specializzata in prodotti per la sicurezza informatica, ha deciso di uscire dalla BSA ("Business Software Alliance"), associazione internazionale nata nel 1988 che si occupa di contrastare la pirateria informatica ...

Kaspersky Lab, famosa azienda russa specializzata in prodotti per la sicurezza informatica, ha deciso di uscire dalla BSA (“Business Software Alliance“), associazione internazionale nata nel 1988 che si occupa di contrastare la pirateria informatica che vede tra i suoi membri molte tra le più conosciute “software house” (l’elenco completo è disponibile in questa pagina).
I responsabili di Kaspersky hanno confermato la decisione di abbandonare BSA a partire dal prossimo 1° gennaio motivandola con il supporto dichirato da BSA per l’iniziativa “Stop Online Piracy Act” (SOPA), al momento al vaglio del parlamento statunitense.

Il SOPA è una proposta legislativa che sta facendo molto discutere negli Stati Uniti ma non solo. Secondo quanto riferito, infatti, nel provvedimento vi sarebbero tutta una serie di strumenti che potrebbero consentire l'”oscuramento veloce” dei siti web ritenuti colpevoli di presunte violazioni del copyright. Sebbene la normativa sia stata proposta con lo scopo di combattere la pirateria online, i detrattori del SOPA sostengono che esso possa immediatamente configurarsi come un grave pericolo per la libertà d’espressione in Rete. Potrebbe potenzialmente essere sufficiente la pubblicazione di un solo contenuto lesivo dell’altrui diritto d’autore perché possa essere bloccato un intero dominio Internet. La scure potrebbe abbattersi su tutti: dai blog amatoriali sino ai siti commerciali più grandi e conosciuti. Potrebbe bastare un video lesivo del copyright su YouTube, un post su un blog WordPress od un contenuto ospitato su un sito di “file hosting” per provocare un oscuramento completo del sito.

Cittadini comuni e molte aziende operanti nel settore IT sono preoccupate perché l’approvazione del SOPA potrebbe mettere i diritti che dovrebbero competere esclusivamente ai giudici nelle mani di figure alle quali non competerebbero simili poteri (vi ricordate il clamore sollevato dalla delibera AGCOM in Italia?).

Kaspersky Lab vuole puntualizzare di non aver partecipato all’elaborazione od alla discussione del SOPA e non intende supportarlo. La nostra azienda ritiene che l’iniziativa SOPA possa essere controproducente per il pubblico interesse“, recita un estratto del comunicato diffuso dalla società russa.

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