Posta prioritaria: BeC rivoluziona il concetto di classificazione delle email

Una start-up presenta uno strumento basato sull'intelligenza artificiale che classifica le email e mostra la posta prioritaria. BeC, questo il nome del servizio cloud, si adatta a qualunque account di posta elettronica e consente di focalizzare la propria attenzione sui messaggi più importanti.

Gli attuali servizi di posta elettronica offrono una classificazione delle email frutto di configurazioni manuali o basata sulla buona volontà dell’utente nel tenere organizzata la propria casella di posta. Sia Outlook.com che Gmail integrano una funzione che si occupa di catalogare i messaggi di posta in arrivo suddividendoli in più schede o mettendo in evidenza le email valutate come più importanti.

Si tratta di funzioni sicuramente interessanti che permettono di indurre l’utente a focalizzare la sua attenzione su ciò che conta davvero evitando di perdere tempo su messaggi di posta elettronica che non meritano alcun dispendio di tempo.
Inoltre, le classificazioni di Outlook.com e Gmail si limitano all’uso della webmail e non si riflettono sull’uso dei client email tradizionali.

BeC è un innovativo servizio sviluppato da una start-up italiana con sede a Treviso, IANUSTEC, che introduce il concetto di posta prioritaria nel caso delle email.
Compatibile con tutti i principali servizi di posta elettronica, BeC utilizza l’intelligenza artificiale per classificare le email in ingresso utilizzando le priorità. Il servizio esamina il contenuto dei messaggi in arrivo e si adatta in autonomia ai cambiamenti di contesto e di abitudini senza che l’utente debba riconfigurare alcun paramento o filtro. BeC analizza il testo ed altri elementi di ogni nuova email al posto dell’utente e indicherà con quale grado di urgenza ciascuna email dovrebbe essere letta.

L’approccio utilizzato da BeC consente anche di ricevere notifiche solo per le email davvero importanti lasciando indietro le altre. L’utente può infatti scegliere, per ogni suo dispositivo, per quale livello di priorità debba ricevere una notifica: le email poco importanti possono così aspettare senza disturbare.

BeC non è un altro client email e anzi si interfaccia con i servizi di terze parti, come Gmail, Outlook.com, Apple iCloud, Libero, Yahoo, TIM Mail, Aruba.it e così via. È stato progettato per rilevare in automatico il provider di posta: l’utente è dispensato dalla seccatura di impostare parametri come host, porta, TLS e così via, attività tipicamente da effettuare con i normali client email.
Alcuni provider possono richiedere il consenso o la generazione di una password dedicata per l’accesso all’archivio delle email: l’operazione viene gestita con l’utilizzo del protocollo OAuth o in alternativa con una password “ad hoc”.

Pur essendo basato sull’intelligenza artificiale, BeC prende primariamente in considerazione le indicazioni degli utenti: è possibile personalizzare il numero di etichette o i parametri delle etichette accedendo alla pagina di gestione o utilizzando l’app per i dispositivi mobili Android e iOS.

Offerto da un’azienda italiana, BeC è stato progettato seguendo le disposizioni contenute nel Regolamento generale sulla protezione dei dati (GDPR) come stella polare. BeC è appositamente progettato per lavorare in un ambito sensibile come quello della posta elettronica. Nessun dato viene salvato: il servizio apprende unicamente dagli elementi distintivi di ogni email.

I piani base di BeC permettono di gestire account di posta dei principali provider email; se si volesse collegare il servizio con gli account aziendali (nome a dominio personalizzato) viene messo a disposizione degli interessati il piano Enterprise.
Questa potrebbe risultare una limitazione per gli utenti che non trovano più email libere disponibili con il proprio nome e cognome presso i più noti fornitori e decidono di registrare un nome a dominio personalizzato.

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