ARM: il sistema operativo per l'Internet delle cose

L'Internet delle Cose è uno di quei settori che, secondo gli analisti, evidenzierà una crescita vorticosa nel corso dei prossimi mesi ed anni tanto da fungere da volano per la ripresa dell'IT (Internet delle cose: cos'è e come tr...
ARM: il sistema operativo per l'Internet delle cose

L’Internet delle Cose è uno di quei settori che, secondo gli analisti, evidenzierà una crescita vorticosa nel corso dei prossimi mesi ed anni tanto da fungere da volano per la ripresa dell’IT (Internet delle cose: cos’è e come trainerà la crescita IT).

Grazie al supporto delle funzionalità di rete, abbinate con l’utilizzo di speciale software, gli oggetti diventano capaci di dialogare fra di loro, sono amministrabili da remoto, diventano capaci di regolare il proprio funzionamento sulla base delle indicazioni degli utenti.

Per cavalcare l’onda lunga dell’Internet delle Cose, ARM ha deciso di presentare un sistema operativo – mbed OS – che fungerà da piattaforma comune a decine di tipologie di dispositivi.

ARM punterà subito sul risparmio energetico sviluppando mbed OS, in particolare, per la famiglia di processori Cortex-M: è infatti indispensabile che tutto ciò che servirà per rendere i dispositivi “intelligenti” ed interconnessi sia il più possibile parsimonioso dal punto di vista dei consumi.

Stando a quanto riferito, mbed OS verrebbe proposto come un sistema operativo quasi completamente opensource: una porzione di esso ed, in particolare, quanto è legato agli aspetti della sicurezza verrà invece mantenuto a sorgente chiuso. È infatti proprio questo tema a preoccupare maggiormente esperti e realtà promotrici del fenomeno Internet delle Cose: è necessario che i vari device siano inattaccabili dall’esterno per evitare che l’azione di cracker e malintenzionati possa mettere a repentaglio il funzionamento di oggetti di grande importanza a livello industriale così come in ambito domestico.

ARM mbed OS richiede appena 256 KB di memoria per funzionare (in modo tale da poter essere installato sui dispositivi supercompatti come i sensori) ed è compatibile con tutti i principali standard di connettività.

Intanto, sempre con lo scopo di promuovere l’Internet delle Cose, sono nati due consorzi che vedono la partecipazione delle più importanti aziende del mondo IT: AllSeen Alliance, verso l’Internet delle cose; Nasce un consorzio per promuovere Internet delle cose.

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