Google Translate: il traduttore universale è servito

Del "traduttore universale" di Google avevamo iniziato a parlare a febbraio 2010 un anno fa (vi suggeriamo di fare riferimento, innanzi tutto, a questo nostro articolo).
Google Translate: il traduttore universale è servito

Del “traduttore universale” di Google avevamo iniziato a parlare a febbraio 2010 un anno fa. A poco più di un anno e mezzo di distanza, l’idea presentata da Franz Och sta mostrando tutta la sua maturità. Il colosso di Mountain View ha infatti appena rilasciato un completo aggiornamento per la versione di “Google Translate” – questo il nome dell’innovativa applicazione – destinata ai dispositivi con cuore Android.

I tecnici dell’azienda fondata da Larry Page e Sergey Brin – come spiega Jeff Chin, product manager – hanno lavorato sulla traduzione automatica, sulla traslitterazione dei segni che contaddistinguono alfabeti non latini (il sistema viene detto “romanizzazione”), sul riconoscimento vocale (Google Translate permette di acquisire una frase utilizzando la voce anziché digitare i vari termini), sulla traduzione automatica degli SMS in arrivo.
“Google Translate” si prefigge di abbattere tutte le barriere linguistiche: il software “made-in-Mountain View“, infatti, consente di tradurre un testo in oltre 50 lingue differenti e di pronunciare le frasi da tradurre ascoltando le corrispondenti traduzioni fornite con output vocale (in altre parole, parlando ad esempio in tedesco, Google Translate è in grado di effettuare una traduzione simultanea in italiano).
Un’apposita “libreria”, consente di accedere alle traduzioni preferite e di consultare la cronologia delle attività anche in modalità offline ossia mentre non si è più collegati alla rete Internet (via Wi-Fi o connessione telefonica).

All’inizio dell’anno Google aveva estratto dal cilindro un ulteriore strumento: “conversation mode“. Integrato direttamente in Google Translate, consente di tradurre contemporaneamente i dialoghi tra due interlocutori. Si potrà parlare normalmente utilizzando la propria lingua madre e lasciare che sia il software di Google ad effettuare una traduzione simultanea.
In occasione dell’evento “IFA 2010”, Hugo Barra e Brittany Bohnet hanno simulato un’ipotetica conversazione tra un turista ed un commerciante di calzature. Il primo è interessato all’acquisto di un paio di scarpe, vorrebbe contrattare il prezzo ma è in grado di parlare solamente in inglese mentre il negoziante esclusivamente in tedesco. E’ qui che la nuova versione di “Google Translate” per Android viene in aiuto.
Oggi Google ha pubblicato una presentazione aggiornata che mostra in che modo può essere sfruttata la modalità conversation:

Chin spiega che si è iniziato solamente con l’inglese e lo spagnolo ma oggi la “conversation mode” di Google Translate viene estesa a ben 14 lingue aggiuntive. Oltre all’italiano sono stati aggiunti portoghese brasiliano, ceco, olandese, francese, tedesco, giapponese, cinese mandarino, coreano, polacco, russo e turco.

Nonostante la tecnologia di Google sia considerata ancora una “alpha version“, ben lontana quindi dalla sue veste definitiva, nel nostro caso abbiamo potuto apprezzare l’ottimo comportamento della stessa. Chin precisa che fattori quali rumori di fondo, inflessioni dialettali, accenti particolari e parole pronunciate troppo velocemente possono avere un impatto negativo sui risultati ottenibili con Google Translate. Tuttavia, la qualità delle traduzioni migliorerà a mano a mano che le persone inizieranno, in massa, a far uso dell’applicazione.

Chiunque possieda uno smartphone Android 2.2 o superiore può scaricare ed installare Google Translate dall’Android Market.

Ti consigliamo anche

Link copiato negli appunti