Beeper Mini invia messaggi da Android ad iMessage su iOS

La startup Beeper mette a segno un colpo storico: porta iMessage su Android consentendo l'invio diretto di messaggi ai dispositivi Apple iOS. Le comunicazioni provenienti dai dispositivi basati sul robottino verde, gestite attraverso bolle blu.

Vi ricordate la querelle interminabile tra Google ed Apple sulla scarsa interoperabilità dell’app iMessage con i dispositivi Android? Mentre Google Messaggi supporta RCS (Rich Communication Services) consente di trasferire ogni tipo di messaggio, in tempo reale, tra dispositivi completamente differenti (si tratta, tra l’altro, di uno standard approvato da un gran numero di operatori di telefonia mobile…), Apple ha puntato i piedi preferendo non abbracciare il protocollo.

Samsung, di recente, ha esortato Apple a migliorare il supporto per i messaggi scambiati tra Android e iOS. La Mela, dal canto suo, dopo un lungo periodo di resistenza, sembra aver deciso di capitolare, complici probabilmente le disposizioni contenute nel DMA (Digital Markets Act) europeo.

Incompatibilità tra iMessage e Android: la questione delle “bolle”

Le “bolle blu” sono un termine informale utilizzato per descrivere i messaggi inviati tramite iMessage, il servizio di messaggistica Apple. Nell’applicazione, i messaggi tra utenti iMessage sono visualizzati all’interno di bolle di colore blu, mentre i messaggi inviati a utenti non-iMessage (ad esempio, possessori di dispositivi Android) sono mostrati in una bolla verde.

La distinzione tra “bolle blu” e “bolle verdi” è diventata una sorta di simbolo di stato, in quanto l’uso delle bolle blu indica che il mittente e il destinatario dei messaggi stanno utilizzando dispositivi Apple compatibili con iMessage.

Per far capire quanto severa era in passato la posizione di Apple sul versante dell’interoperabilità tra iOS e Android, basti ricordare lo sprezzante commento di Tim Cook a una giornalista che gli chiedeva conto della qualità video mediocre per i contenuti trasferiti con i dispositivi basati su un sistema operativo non-Apple.

Beeper Mini permette l'invio di messaggi da Android a iOS

Beeper Mini mette d’accordo Android e iOS

Eric Migicovsky, CEO della startup Beeper, racconta di essere stato contattato alcuni mesi fa da un ragazzo di 16 anni che gli aveva inviato un prototipo di codice software davvero interessante. Il giovane era riuscito a compiere un’impresa fino ad allora ritenuta impossibile: eseguendo una profonda attività di reverse engineering sull’app iMessage, ha inviato messaggi da un terminale Android sotto forma di “bolle blu”. Apriti cielo!

Beeper Mini è un’applicazione che fa tesoro del lavoro di reverse engineering svolto nei mesi scorsi per consentire a qualunque utente Android di utilizzare un’app iMessage sul suo terminale.

Contrariamente ad altri servizi che cercano di emulare l’esperienza di iMessage su Android, Beeper Mini invia effettivamente messaggi iMessage, senza la necessità di “trucchetti”. Stando a quanto dichiarato, l’applicazione dialoga direttamente con i server Apple e fa sì che un dispositivo Android si comporti in maniera identica a ciò che fa un device iOS (attivando, quindi, anche la crittografia end-to-end per default).

Gli sviluppatori di Beeper Mini chiariscono che l’app non tiene traccia, lato server, dei messaggi, non memorizza i contatti degli utenti o le password personali. Inoltre, il codice sorgente dell’implementazione di iMessage utilizzato da Beeper sarà reso disponibile pubblicamente.

Gli aspetti legali e le difese che Apple potrebbe mettere in campo

L’ideatore e promotore di Beeper Mini si ritiene in regola dal punto di vista legale, citando una deroga alla normativa in materia di diritto d’autore per il reverse engineering.

Tuttavia, è lecito chiedersi quale possa essere il futuro di un’applicazione come quella appena presentata, considerato l’approccio protettivo usato storicamente da Apple nei confronti della sua app iMessage. La Mela, infatti, dispone di tutti gli strumenti per bloccare un’implementazione di terze parti come Beeper Mini.

L’unico aspetto (la risposta arriverà dall’analisi del codice sorgente condiviso da Beeper) è quanto il metodo individuato per spedire i messaggi sotto forma di “bolle blu” sia radicato in iMessage. In caso di un’integrazione molto profonda, le difese potrebbero rivelarsi più complesse da applicare ed Apple potrebbe dover ripensare l’architettura della sua piattaforma di messaggistica alla base.

Nel frattempo, per l’utilizzo di Beeper Mini è richiesto il versamento di un “obolo” mensile da 2 dollari (il download è effettuabile da questa pagina o direttamente da Google Play).

Migicovsky prevede di eliminare la dizione “Mini” nel prossimo futuro: l’idea è infatti quella di integrare in un solo client tutti gli altri servizi di messaggistica istantanea, come WhatsApp, Messenger e Signal.

L’interoperabilità dei client di messaggistica prevista per legge, in Europa

Il già citato DMA europeo implica per i produttori di app di messaggistica, tra gli altri adempimenti, anche l’obbligo di renderle compatibili e interoperabili con le piattaforme degli altri sviluppatori. Meta sta già lavorando per rendere WhatsApp compatibile con le altre piattaforme, anche se i problemi sul tavolo restano.

Beeper sembra cavalcare queste novità, annunciando un’integrazione senza particolari limitazioni di tutti gli strumenti di messaggistica più utilizzati e apprezzati.

D’altro canto, Beeper Mini dimostra che la scelta di “chiudere la porta” agli utenti di Android con le “bolle verdi” e il trasferimento di contenuti con qualità significativamente inferiore, sembra essere una precisa scelta piuttosto che un tema ricollegabile a una problematica di carattere spiccatamente tecnico.

A questo punto, resta da verificare la reazione di Apple e degli utenti alla nascita di un progetto come Beeper Mini.

Credit immagine in apertura: iStock.com/oatawa

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