Brave browser blocca Recall: tutti i modi per impedire la cattura delle schermate in Windows 11

A partire dalla versione 1.81, Brave diventa il primo browser a bloccare in modo predefinito Microsoft Recall, la funzione di Windows 11 che cattura screenshot per renderne ricercabile il contenuto tramite AI. L’approccio di Brave protegge la privacy dell’utente su tutte le schede, non solo in modalità privata,

A partire dalla versione 1.81, il noto browser Brave introduce una nuova funzionalità pensata per proteggere in modo proattivo la privacy degli utenti di Windows 11: il blocco automatico di Microsoft Recall (Richiamo, in italiano). La decisione rende Brave il primo browser di rilievo a disattivare in modo predefinito la raccolta di screenshot da parte di Recall su tutte le schede, non solo quelle aperte in modalità privata.

Microsoft Recall: cosa fa e perché è controverso

Annunciato inizialmente a maggio 2024, Recall è una funzionalità di Windows 11 basata sull’intelligenza artificiale, progettata per memorizzare e rendere ricercabili le attività dell’utente attraverso screenshot automatici e frequenti di qualsiasi cosa sia visualizzata sullo schermo del PC. Al momento non è fruibile da tutti gli utenti di Windows 11, ma soltanto da coloro che sono in possesso di un PC Copilot+.

Nella sua prima versione, gli screenshot erano conservati in un database locale in chiaro, senza cifratura, rendendoli accessibili da parte di utenti fisicamente in possesso del PC, connessi in modalità remota o da malware installati sulla macchina.

Le forti critiche da parte di esperti di sicurezza, ricercatori indipendenti e attivisti hanno indotto Microsoft a sospendere temporaneamente Recall e a riprogettarlo con un approccio più orientato alla sicurezza. Tuttavia, la riattivazione della funzionalità nel 2025, ancora in fase di anteprima, continua a sollevare preoccupazioni tra gli sviluppatori di software attenti alla privacy.

L’approccio di Brave: bloccare Recall su tutte le schede

Brave ha deciso di non aspettare il rilascio definitivo di Recall. Gli sviluppatori del browser hanno integrato una funzione nativa per impedire a Recall di catturare tutte le schermate delle schede di Brave, indipendentemente dalla modalità di navigazione.

In pratica, Brave comunica al sistema operativo che ogni finestra del browser è “privata”, anche se non si tratta di una finestra di navigazione in incognito. Il meccanismo si basa su quanto affermato dalla Microsoft stessa, che ha dichiarato come Recall si astenga dalla registrazione di tutte le attività svolte nelle finestre private dei browser. Brave estende questo concetto a tutta la sua interfaccia.

La modifica è stata possibile grazie alla flessibilità del codice di Chromium, su cui Brave è basato. Gli sviluppatori hanno introdotto il blocco tramite un intervento mirato nel codice sorgente, documentato pubblicamente su GitHub.

Un blocco selettivo e intelligente, ispirato anche a Signal

Il blocco di Recall da parte di Brave si distingue anche da altre soluzioni, come quella adottata da Signal. Quest’ultima, anch’essa congegnata per impedire a Recall di registrare le attività svolte all’interno dell’applicazione di messaggistica, utilizza il flag DRM del sistema per disabilitare tutte le catture schermo. Il rovescio della medaglia consiste nel fatto che Recall mette al tappeto anche strumenti legittimi come lettori di schermo per l’accessibilità. Questo approccio, sebbene efficace contro Recall, penalizza l’esperienza utente per chi necessita di strumenti assistivi.

Brave, invece, ha scelto una strada granulare e non invasiva: Recall è bloccato solo sulle schede del browser, mentre gli screenshot manuali o automatizzati di altre applicazioni continuano a funzionare normalmente.

Un’impostazione attivabile dall’utente

Per quegli utenti che, consapevolmente, desiderassero utilizzare Recall anche con Brave, è disponibile un interruttore di controllo all’interno delle impostazioni del browser.

Basta infatti digitare brave://settings/privacy nella barra degli indirizzi quindi disattivare l’opzione Blocca Microsoft Recall.

La scelta è coerente con la filosofia di Brave, che prevede impostazioni orientate alla privacy come predefinite, senza impedire all’utente avanzato di modificarle e adattarle eventualmente alle proprie necessità.

Microsoft spiega come bloccare la cattura delle schermata in Windows 11

Sempre a beneficio dei possessori di PC Copilot+, Microsoft indica chiaramente che ci sono dei sistemi per impedire la cattura delle schermate delle varie applicazioni in esecuzione su Windows 11.

Ad esempio, attraverso i criteri di gruppo (digitare gpedit.msc nella casella di ricerca di Windows 11) si può accedere al seguente percorso: Configurazione computer, Modelli amministrativi, Componenti di Windows, Windows AI, Impostazioni per filtrare le app dagli snapshot di Recall. Qui si può specificare elenco di app da escludere usando i nomi dei rispettivi file eseguibili o AUMID (Application User Model ID), separati da punti e virgola.

Disattivare e disinstallare completamente Microsoft Recall

Come evidenziato in altri nostri approfondimenti, si può eventualmente procedere anche con la disattivazione di Recall semplicemente digitando cmd nella casella di ricerca di Windows 11, selezionando Esegui come amministratore e infine digitando il seguente comando:

reg add HKLM\SOFTWARE\Policies\Microsoft\Windows\WindowsAI /v AllowRecallEnablement /t REG_DWORD /d 0 /f

Un’ulteriore alternativa consiste nella disinstallazione completa di Recall, che si concretizza aprendo una finestra PowerShell in modalità amministratore (combinazione di tasti Windows+X quindi Terminale Admin). Alla comparsa della finestra di PowerShell è sufficiente impartire la seguente istruzione:

Disable-WindowsOptionalFeature -Online -FeatureName "Recall" -Remove

È importante sottolineare che quest’ultimo è certamente l’intervento più “draconiano”, che permette di sbarazzarvi completamente della funzionalità Recall dal vostro sistema Windows 11 basato su PC Copilot+. Prima di procedere, valutate comunque tutti i pro e i contro di Recall: per alcuni utenti business potrebbe risultare davvero utile, invece, per recuperare informazioni importanti e migliorare la produttività personale.

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