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La tanto controversa direttiva europea Chat Control non è stata discussa, né men che meno approvata, durante la riunione del Consiglio Europeo di ieri, 14 ottobre. A toglierla dall’agenda è stata la Germania, uno degli Stati membri europei che ha cambiato idea in corsa e che, in forza dei suoi 83 milioni di cittadini, è quasi sempre ago della bilancia nell’iter legislativo UE.
Le piattaforme di messaggistica, prime destinatarie della normativa in discussione, festeggiano: dopo l’allarme lanciato da Signal, dopo le dure parole pronunciate da Pavel Durov in occasione del suo 41mo compleanno, ora Telegram torna a parlare ai suoi utenti per dire grazie alla Germania e andare contro la Francia.
Chat Control: il nuovo messaggio di Telegram
Telegram ha inizialmente inviato un messaggio a tutti i suoi utenti francesi, ma poi tale messaggio è stato girato da Pavel Durov (che proprio in Francia è stato arrestato l’estate scorsa) a tutti gli iscritti al suo canale (quasi 11 milioni di utenti nel mondo).
La piattaforma si concentra sul rischio scampato: “Oggi, l’Unione Europea ha quasi cancellato il tuo diritto alla privacy“. Poi l’accusa, rivolta direttamente ai politici francesi, con nomi e cognomi:
La Francia ha spinto per ottenere questa legge autoritaria. Sia il precedente che l’attuale ministro degli Interni, Bruno Retailleau e Laurent Nuñez, l’hanno supportata. Lo scorso marzo hanno dichiarato che la polizia dovrebbe poter leggere i messaggi privati dei cittadini francesi. I Repubblicani e Renaissance di Macron hanno votato a favore.
Poi Telegram spiega per quale motivo è contraria alla direttiva Chat Control: la legge in teoria è contro il crimine, ma in realtà colpisce solo le persone comuni. Questo perché i criminali possono aggirarla facilmente usando VPN o siti speciali per nascondere la propria identità.
Nemmeno i telefoni di poliziotti e pubblici ufficiali sarebbero controllati, perché la legge francese lo impedisce. Per questo, in pratica, gli unici a subire le conseguenze della direttiva Chat Control sarebbero proprio i cittadini onesti.
Infine, il ringraziamento alla Germania e l’ennesima stoccata alla Francia:
Oggi abbiamo difeso la privacy: la posizione inaspettata della Germania ha salvato i nostri diritti. Ma le libertà sono ancora minacciate. Mentre i leader francesi spingono per l’accesso totale ai messaggi privati, i diritti fondamentali dei francesi – e di tutti gli europei – rimangono in pericolo.
Cosa prevede Chat Control
La direttiva Chat Control nasce, in prima istanza, nel 2022 come legge anti pedopornografia. Nella sua versione attuale, che evidentemente andrà rivista, prevede un controllo preventivo dei messaggi scambiati nelle app in cerca di materiale illegale.
Questo controllo spetterebbe alle piattaforme di messaggistica e dovrebbe avvenire sul dispositivo dell’utente e prima di applicare l’eventuale crittografia end-to-end ai messaggi. In più, si prevede la possibilità per magistrati e forze dell’ordine di ottenere i messaggi originali di tutti gli utenti, in caso di indagine.