Distanza dalla centrale ADSL: ecco come calcolarla

Quando si parla di connessioni a banda larga in tecnologia ADSL, la distanza dalla centrale telefonica è senza ombra di dubbio uno dei parametri che maggiormente influenzano le performance ottenibili.
Distanza dalla centrale ADSL: ecco come calcolarla

Quando si parla di connessioni a banda larga in tecnologia ADSL, la distanza dalla centrale telefonica è senza ombra di dubbio uno dei parametri che maggiormente influenzano le performance ottenibili. Allo stesso tempo, rivestono un ruolo essenziale la qualità del collegamento tra centrale ed armadio stradale, tra quest’ultimo e la sede del cliente nonché la bontà dell’impianto telefonico installato presso l’abitazione, l’ufficio o l’azienda dell’abbonato.
Ma com’è possibile verificare la distanza dalla centrale ADSL e controllare la qualità della linea ADSL?

L’acronimo DSL (Digital Subscriber Line) viene utilizzato per raggruppare tutte quelle tecnologie che permettono di accedere ad Internet ad alta velocità utilizzando, come mezzo trasmissivo, il classico “doppino” in rame.
La tecnologia DSL nacque nel 1988 quando un ingegnere dei laboratori Bell intuì il modo con cui era possibile trasportare un segnale digitale su uno spettro di frequenza rimasto inutilizzato. In questo modo diventò da allora fattibile impiegare una linea telefonica tradizionale per comunicazioni digitali senza bloccare l’accesso alla fonia.
La diffusione della tecnologia DSL iniziò veramente negli anni ’90 quando le aziende cominciano a richiedere accessi a “banda larga” (broadband).

ADSL sta per Asymmetric Digital Subscriber Line. Come per le altre tecnologie DSL, si utilizza il doppino tradizionale per la trasmissione e la ricezione di dati con la differenza che in questo caso si ha una connessione di tipo asimmetrico: viene fornito un quantitativo di banda notevolmente maggiore in download (con la possibilità di scaricare più rapidamente i dati dalla Rete) rispetto a quello messo a disposizione per l’upload (invio di dati sulla Rete).

Le peculiarità di una linea ADSL possono essere così riassunte:
– utilizzo di un solo doppino in rame (uso adatto anche per utenze di tipo residenziale)
– possibilità di continuare a fruire del servizio di fonia in banda base (300-3400 Hz)
– trasporto di connessioni ATM tra utente finale e centrale
– capacità trasmissiva (banda disponibile) asimmetrica: maggiore in “downstream”, minore in “upstream”
– accesso alla rete di tipo “always-on” ossia sempre attivo e disponibile
– un’utenza viene connessa alla centrale in modo diretto senza necessità di rigenerare il segnale

La frequenza indica il numero di oscillazioni o di cicli di un’onda elettromagnetica nell’unità di tempo. Aumentando il numero di cicli, quindi la frequenza, aumenta il quantitativo di informazioni veicolate nell’unità di tempo (i dati trasmissibili).
Mentre per la fonia sono usate le frequenze comprese tra 300 e 3400 Hz, per ADSL vengono sfruttate quelle sopra ai 4 KHz.
In particolare, le frequenze comprese tra 25,875 KHz e 138 KHz vengono impiegate per le comunicazioni upstream mentre quelle tra 138 KHz e 1104 KHz per il downstream.
Ciascuna delle due bande (upstream e downstream) vengono poi suddivise in “porzioni” più piccole da 4,3125 KHz ciascuna.

Quando si accende un router od un modem ADSL, questo verifica quali delle porzioni dello spettro di frequenza hanno un rapporto segnale-rumore accettabile (SNR, Signal to Noise Ratio).
La distanza dalla centrale o la presenza di rumore (disturbi) sul doppino telefonico, possono introdurre errori.
Mantenendo piccole le varie porzioni di banda, un errore su una frequenza non rende la linea inutilizzabile: la porzione che introduce errori semplicemente resterà inutilizzata riducendo il “throughput” della linea. Il “throughput” è definibile come il numero di byte trasferiti per unità di tempo, misurato ad intervalli stabiliti. C’è una relazione diretta tra il numero delle porzioni dello spettro disponibili e la capacità (throughput) della connessione ADSL.

Il rapporto segnale-rumore (SNR o S/N) è uno dei parametri più importanti per una linea ADSL. Poiché i segnali in gioco possono avere una dinamica molto ampia, l’SNR è solitamente espresso in dB.

Aumentando la banda e la potenza del segnale minimizzando il rumore è possibile massimizzare la capacità in termini di bit al secondo trasmessi.

Analizziamo la struttura di rete ADSL partendo dall’utente finale (NT). Il suo modem remoto (indicato con ATU-R) è collegato al modem di centrale (ATU-C) mediante il doppino telefonico. Sul mezzo trasmissivo (doppino in rame) possono essere veicolati contemporaneamente (vengono multiplati a divisione di frequenza) sia il segnale in banda base (quello tra 300 e 3400 Hz; detto anche POTS) sia il segnale dati ADSL.
Perché la separazione tra le due bande sia netta, è indispensabile servirsi di un filtro (POTS splitter) da collegarsi in ogni presa alla quale si intende connettere un telefono (com’è noto, esistono filtri sia in versione tripolare sia dotati di connettori “plug” RJ-11).

DSLAM (o MUX-ADSL) è l’acronimo di Digital Subscriber Line Access Multiplexer: si tratta di un dispositivo multiplatore di linea di accesso numerica che viene installato nelle centrali telefoniche con l’obiettivo di fornire, alle utenze collegate, il servizio ADSL. I DSLAM raccolgono diversi canali di comunicazione provenienti dalle singole utenze (trasportati, di solito, mediante il classico doppino) raggruppandoli assieme in un canale di comunicazione di gerarchia superiore nella struttura della rete. Il MUX-ADSL o DSLAM si compone di diversi modem ADSL e ricopre una funzione di adattamento tra la rete di accesso e quella di trasporto (rete ATM o rete Ethernet).

Calcolare la distanza dalla centrale ADSL

Telecom Italia mette a disposizione un servizio che consente di stabilire se su una qualsiasi utenza telefonica del nostro Paese è attivabile o meno una connessione ADSL. Lo strumento, una volta noto con l’appellativo “Toscanini”, ed oggi battezzato LIDO, consente l’inserimento di una numerazione telefonica quindi di procedere con la verifica della disponibilità di uno specifico servizio.
Collegandosi con questa pagina quindi cliccando su Verifica vendibilità xDSL, si può inserire il numero telefonico da controllare quindi, agendo sull’apposito menù a tendina, specificare il servizio d’interesse. Si può ad esempio verificare la possibilità di attivare una ADSL da 20 Mbit/s, 7 Mbit/s o da 640 Kbit/s.

La disponibilità di un servizio o dell’altro è legata alle tipologie di DSLAM installate in centrale, alla rete di trasporto ed alla banda complessivamente disponibile. Ove fosse disponibile soltanto connettività ADSL con taglio di banda da 640 Kbit/s significa che l’operatore telefonico, per superare “temporaneamente” (?) il problema del “digital divide” ha provveduto all’installazione di speciali apparati “Mini-CAB”, altrimenti detti “zainetti” (Telecom Italia parla dei MiniCAB: banda larga per tutti?).

Il sito web gestito da Planetel consente di attingere alla medesima base dati di Telecom dando però modo di accedere a tutta una serie di informazioni addizionali.
Cliccando su questa pagina ed inserendo, negli appositi campi, l’indirizzo d’interesse, si otterrà immediatamente la collocazione geografica della centrale di pertinenza.
Nel riquadro “La tua scheda tecnica” vengono indicati tutti i servizi ADSL attivabili su rete ATM e su rete Ethernet (diverso DSLAM in centrale; gli Ethernet sono più recenti e garantiscono prestazioni leggermente migliori grazie ad un incapsulamento di protocollo in meno) e fibra VDSL (in modalità FTTC e FTTH).

Il test di Planetel indica chiaramente la distanza dell’armadio stradale di pertinenza e quella tra armadio stradale e centrale: sommando i due valori si otterrà la distanza complessiva dalla centrale di appartenenza.

Com’è immediato evincere dal grafico che riportiamo in figura, la velocità massima raggiungibile dalla linea ADSL decresce rapidamente in funzione dell’aumento della distanza dalla centrale:

Le prestazioni ottenibili sono differenti sulla base dello standard ADSL utilizzato (i router ed i modem più moderni li supportano tutti, da ADSL, passando per ADSL2 fino ad arrivare ad ADSL2+).
Una ADSL che usa il vecchio standard ITU G.992.1 (area di colore azzurro) evidenzia un egual comportamento sino a poco più di 2 chilometri di distanza dalla centrale. A distanze maggiori, le performance decadono sino ad azzerarsi all’incirca a 5,3 km).
Una connessione ADSL2 (ITU G.992.3/4; vedere qui i vari standard), grazie ad un più avanzato sistema di modulazione, offre una maggiore capacità trasmissiva. In questo caso, nonostante le prestazioni degradino rapidamente, si può arrivare a coprire distanze più elevate. Oltre i cinque chilometri di distanza dalla centrale si potrebbe infatti continuare a scambiare dati a circa 2 Mbit/s.
C’è poi lo standard ADSL2+ (ITU G.992.5) che migliora ulteriormente la velocità trasmissiva in condizioni ottimali arrivando sino a 24 Mbit/s in download e 1,5 Mbit/s in upload.

Per approfondire, suggeriamo la lettura dell’articolo Copertura fibra ottica e ADSL: i nuovi strumenti.

Parametri di linea e portante ADSL

La tecnologia ADSL offre la possibilità di configurare le velocità dei flussi downstream ed upstream sia in modo prefissato, sia in maniera che questi vengano automaticamente adattati alle caratteristiche del mezzo trasmissivo. In questo secondo caso (definito “allocazione dinamica”), viene privilegiato l’uso dei “sottocanali” per i quali il rapporto tra segnale e rumore (SNR) è maggiore.

Per verificare la qualità della linea ADSL, è possibile annotare alcuni valori che di solito sono facilmente reperibili nel pannello di amministrazione del router o del modem.
Ciascun router o modem ADSL dispone di un’interfaccia web (generalmente accessibile digitando, nella barra degli indirizzi del browser, http://192.168.1.1 oppure http://192.168.0.1) che mostra nel dettaglio tutti i valori che attestano lo stato della linea (suggeriamo la lettura dell’articolo Configurare router: guida per tutti i modelli ed i provider Internet).

I parametri di linea sono individuabili nella sezione Stato, Collegamento DSL ma l’esatta dizione può variare a seconda del modello di router/modem in uso.

Se si è molto distanti dalla centrale il valore relativo all’attenuazione sarà molto elevato (più basso è, meglio è) mentre il valore mostrato accanto a SNR è bene sia il più alto possibile.
Valori uguali o superiori a 8 dB possono essere considerati accettabili mentre con un valore inferiore a tale soglia possono verificarsi disconnessioni improvvise. Di solito, una connessione ADSL2+ è più tollerante a bassi SNR, quindi anche con 5 o 6 dB (a patto che non si scenda sotto tale soglia) la connessione a banda larga potrebbe comunque essere stabile.
Viceversa, nel caso dell’attenuazione, valori superiori ai 50-55 dB possono portare a perdite (continue o sporadiche) della portante ADSL (per “portante” si intende un’onda elettromagnetica a frequenza fissa e ben determinata, utilizzata come base per codificare i dati) e sono la spia di un problema sul cablaggio, sull’impianto o di una grande distanza dalla centrale ADSL.

Va comunque rimarcato come alcuni router/modem siano decisamente più sensibili rispetto ad altri e permettano l’uso di una connessione ADSL anche in situazioni “drammatiche” (grande distanza dalla centrale e SNR molto basso).

Numerosi strumenti consentono, previo inserimento dei valori di attenuazione ed eventualmente SNR desunti dal pannello di amministrazione del router, di stimare la distanza dalla centrale ADSL e di “pronosticare” la velocità di trasferimento dati in downstream/upstream ottenibile con la connessione in uso:

Distanza dalla centrale ADSL
Maximum ADSL speed calculator
ADSL theoretical speed calculator

La formula che viene usata per stimare la distanza dalla centrale è la seguente:

distanza (metri) = 1000 * attenuazione (dB) / 13,81

Il valore 13,81, utilizzato anche nei test sopra citati, sono i dB di segnale che si perdono per ogni chilometro di doppino telefonico di sezione pari a 0,4 mm. La formula, ovviamente, non è applicabile così com’è nel caso in cui vengano usati cavi di sezione diversa, doppini degradati o nel caso di interferenze (attenuazione superiore alla situazione “normale”).

Chi avesse rilevato una lentezza esasperante della connessione ADSL durante l’upload di uno o più file, invece, può fare riferimento al nostro articolo L’upload influisce sul download? Come velocizzare la connessione mentre si caricano file pesanti.

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