Google One raggiunge il traguardo dei 100 milioni di abbonati

Google One, con il lancio di AI Premium raggiunto l'obiettivo 100 milioni: ecco i motivi di questo successo.

L’annuncio è arrivato direttamente da Sundar Pichai, CEO di Google: il servizio di Google One ha raggiunto quota 100 milioni di abbonamenti.

Stiamo parlando di una piattaforma all-in-one, che fornisce agli utenti spazio di archiviazione aggiuntivo utilizzabile con altri servizi forniti dalla compagnia di Mountain View, come Gmail e Drive, oltre ad altre funzioni interessanti.

Andando oltre al numero, questo traguardo premia l’intenzione di Google nello spingere gli utenti verso il piano a pagamento, con risultati ancora più convincenti rispetto al seppur ottimo YouTube Premium. Quest’ultimo, infatti, ha raggiunto anch’esso i 100 milioni di iscritti una decina di giorni fa, impiegando però 9 anni di attività per raggiungere questo prestigioso obiettivo.

In passato la società aveva dichiarato di essere vicino a tale obiettivo, come evidenziato dal report riguardante gli utili del quarto trimestre del 2023.

Google One, con la sottoscrizione AI Premium è stato tagliato il prestigioso traguardo

Proprio in quest’ultima occasione, Google ha annunciato un nuovo piano, battezzato AI Premium.

Si tratta di una nuova formula di abbonamento, che include 2 TB di spazio di archiviazione e altre funzionalità come VPN e monitoraggio del Dark Web, che si spinge però ancora oltre, anche grazie all’integrazione massiccia dell’Intelligenza Artificiale.

In questo caso, infatti, agli utenti viene proposto anche l’accesso a una versione potenziata di Gemini, il nuovo nome del suo chatbot Bard, con un’integrazione dell’IA generativa sempre più funzionale rispetto a strumenti come Gmail e Docs. Il tutto in aggiunta a quanto offerto con gli abbonamenti già esistenti.

Google One ha debuttato in Italia nell’ormai lontano 2018 e, visto il rapporto tra costo e servizi offerti, ha raccolto un gran numero di clienti anche nel nostro paese. Gran parte di questo successo è legato anche al fatto che risulta possibile condividere il servizio con altre 5 persone, rendendo la piattaforma fruibile sia da nuclei familiari che da piccoli team di lavoro.

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