Iliad Italia nel mirino di un'associazione consumatori: non abbastanza trasparente?

AECI presenta un esposto ad AGCOM, AGCM e Garante Privacy contestando il comportamento di Iliad. Vediamo quali sono i principali punti oggetto di critica.

Iliad Italia è nel mirino di una delle associazioni dei consumatori, l’Associazione Europea Consumatori Indipendenti (AECI).
Secondo AECI, che dichiara di aver comunque salutato con favore l’arrivo di un nuovo operatore di telefonia mobile sul mercato italiano, Iliad Italia avrebbe violato diverse disposizioni in materia di trasparenza contrattuale, tariffazioni e prezzo attivazione, modalità di attivazione,rispetto dei dati personali e di offerte dedicate ad audiolesi e ipovedenti.

Il quarto operatore di telefonia mobile è stato quindi protagonista di un esposto che AECI ha inviato a AGCOM, AGCM e al Garante per la protezione dei dati personali.


Iliad si fa forte di concetti come la trasparenza tariffaria, la chiarezza delle offerte e la libertà degli utenti di abbandonare in qualunque momento l’operatore, senza dover versare alcuna penale. Secondo la tesi di AECI, però, Iliad avrebbe mostrato diverse lacune proprio su alcuni di questi aspetti.

L’esposto, consultabile integralmente cliccando qui, si focalizza innanzi tutto sulla trasparenza dell’offerta commerciale e sulle presunte clausole contrattuali vessatorie.

Da un lato, infatti, Iliad usa commercialmente la locuzione “per sempre” riferendosi alla volontà di mantenere il canone di abbonamento invariato nel corso del tempo; dall’altro, nel contratto la stessa società si riserva il diritto di modificare le condizioni economiche.
Non è dato sapere se l’offerta unica da 5,99 euro appena presentata da Iliad agli italiani (Iliad Italia, è davvero rivoluzione: minuti e SMS illimitati, 30 GB al mese 4G+ a 5,99 euro) rientri nel novero dei piani “non modificabili” dall’operatore.

Tra le varie contestazioni, l’associazione di consumatori eccepisce come nella home page di Iliad Italia non venga fatta menzione alcuna del costo della SIM (pari a 9,99 euro “una tantum”), critica la decisione di imporre la carta di credito come mezzo di pagamento delle ricariche (altri sistemi sono previsti ma non sufficientemente evidenziati) e di applicare addebiti “extra soglia” in una modalità che sarebbe non conforme a quanto previsto dalla normativa vigente.
La delibera AGCOM 326/10/CONS stabilisce che “ gli operatori provvedono a far cessare
il collegamento dati non appena il credito o il traffico disponibile residuo di tempo o di volume (…) sia stato interamente esaurito dal cliente, senza ulteriori addebiti o oneri per quest’ultimo
“. Iliad, di contro, una volta esauriti i 30 GB di traffico previsti nell’offerta applica le tariffe base addebitando 0,90 euro ogni 100 MB ovvero 9 euro a gigabyte.

Dubbi vengono espressi anche a proposito delle tariffe in roaming: Iliad non avrebbe sufficientemente evidenziato che i 2 GB messi a disposizione dei clienti possono essere sfruttati solamente nei Paesi membri dell’Unione Europea e non si aggiungono ai 30 GB “spendibili” in Italia.

Nel mirino anche le modalità di attivazione della SIM sia online che attraverso i distributori automatici SIMbox dislocati sul territorio nazionale. Per l’attivazione online, AECI ipotizza la mancanza del requisito di “firma” utile ad attestare che l’utente è l’effetto possessore della SIM; quanto ai SIMbox, l’associazione di consumatori solleva dubbi rispetto all’utilizzo della videocamera integrata come strumento per autenticare l’utente.
Va detto, però, che un sistema molto simile è utilizzato anche da alcuni provider di identità digitali SPID.
A questo punto spetterà alle Autorità decidere se aprire un’istruttoria e verificare la liceità del comportamento di Iliad Italia.

Nel frattempo abbiamo provveduto a contattare Iliad Italia che, attraverso l’ufficio stampa, ci ha inviato la nota seguente: “Riceviamo con sorpresa la notizia di un esposto nei confronti della nostra azienda, quando sono chiari a tutti gli effetti positivi che il nostro ingresso sul mercato delle telecomunicazioni può generare per i consumatori. Abbiamo fatto della semplicità e della trasparenza il nostro principio identitario e saremo ben contenti di chiarire ogni dubbio anche rispetto ai minimi dettagli contrattuali che ci vengono puntualizzati in queste ultime ore, così come saremo felici di dimostrare agli utenti che la nostra offerta è e sarà tale per sempre per chi la sottoscriverà“.

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