Intel Optane DC Persistent Memory, cos'è e come funziona. Via al programma beta

Intel dà ufficialmente il via al programma beta: produttori hardware e aziende partner potranno provare in anteprima le nuove memorie Intel Optane DC. Cosa sono e perché sono destinate a cambiare il mercato dello storage velocizzando le elaborazioni in cloud.

Di Intel Optane abbiamo parlato spesso: si tratta di una tecnologia sulla quale la società di Santa Clara ha investito tanto e che viene sempre più frequentemente proposta anche nel nostro Paese.
Come spiegato nell’articolo Intel Optane Memory ovvero come accelerare le prestazioni del sistema quelli attualmente disponibili sul mercato sono moduli di memoria che accelerano drasticamente le prestazioni dei sistemi basati su hard disk tradizionali e SSD SATA.


Sebbene Intel abbia recentemente deciso di compiere un passo indietro e lasciare a Micron lo sviluppo della tecnologia 3D Xpoint su cui si basa Optane (La tecnologia 3D Xpoint passerà nelle mani di Micron), l’azienda continuerà sviluppare nuovi prodotti.

Intel Optane DC Persistent Memory viene un po’ considerata come l’evoluzione di Intel Optane Memory perché abbina anche abilità volte alla conservazione persistente dei dati: Intel presenta memorie Optane DC utilizzabili sia come moduli RAM che come SSD.

Oggi Intel ha comunicato di aver avviato il “programma beta” incentrato su Intel Optane DC Persistent Memory: ciò significa che ogni provider cloud e ogni azienda partner (OEM) potrà servirsi in anteprima delle nuove memorie che saranno portate ufficialmente sul mercato nel corso del primo semestre 2019.

Grazie alle nuove memorie Intel Optane DC Persistent Memory, abbinate con i nuovi processori Xeon di prossima generazione, le imprese potranno rivoluzionare le modalità con cui vengono gestiti workload pesanti, elaborazioni cloud, database e computing ad elevate prestazioni: diventa infatti possibile portare le performance a un livello molto più alto, grazie alla possibilità di conservare e muovere rapidamente i dati in memory.


Usate nella modalità App Direct le applicazioni possono contare su prestazioni mai viste prima grazie alla possibilità di mantenere in memoria, in modo persistente, un quantitativo importante di informazioni. La modalità Memory mode, invece, consente di usare Intel Optane DC come una memoria volatile utilizzandola come capacità di memoria aggiuntiva rispetto a quella offerta dai moduli RAM installati a livello di scheda madre.
Sarà così possibile disporre di un quantitativo di memoria addizionale, estremamente veloce, capiente fino a 512 GB. Tutto ciò senza la necessità di modificare una riga di codice lato software.

Le aziende partner di Intel che hanno deciso di abbracciare sin da subito Intel Optane DC Persistent Memory sono Alibaba, Cisco, Dell EMC, Fujitsu, Google Cloud, Hewlett Packard Enterprise, Huawei, Lenovo, Oracle e Tencent.
Intel sta lavorando anche con gli sviluppatori software più importanti per ottimizzare le rispettive soluzioni in modo che possano trarre massimo vantaggio dall’utilizzo di Intel Optane DC. Le società che hanno deciso di aderire sono, per il momento, Aerospike, Altibase, Apache Spark, AsiaInfo, Cassandra, DataBricks, Gigaspaces, IBM, Microsoft, Red Hat, RedisLabs, RocksDB, SAS, SAP, Sunjesoft, SuSE, Ubuntu, Virtuozzo e VMWare.

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