Con la distribuzione dei pacchetti KB5070311 (Windows 11 25H2), KB5070310 (Windows 11 24H2) e KB5070312 (Windows 11 23H2), Microsoft completa il ciclo degli aggiornamenti opzionali non di sicurezza – le cosiddette C-release – relative al mese di novembre 2025. A differenza degli aggiornamenti cumulativi del “Patch Tuesday” (il secondo martedì di ogni mese), questi rilasci anticipano funzioni e miglioramenti non ancora inclusi nelle build stabili, diventando spesso un banco di prova per le caratteristiche distribuite all’intera base di utenti in tempi successivi.
L’edizione di novembre è particolarmente significativa: oltre a un vasto set di correzioni, introduce miglioramenti il cui scopo è armonizzare l’esperienza tra PC tradizionali e dispositivi Copilot+, rafforzare l’integrazione con l’AI locale e migliorare la coerenza dell’interfaccia su Esplora file, menu Start, barra delle applicazioni, servizi di condivisione e funzionalità grafiche. Si tratta, in altre parole, di un rilascio che anticipa le future evoluzioni dell’interfaccia utente di Windows 11 nel 2026.
La maturazione dell’esperienza Copilot+
Uno degli assi portanti degli aggiornamenti KB5070311, KB5070310 e KB5070312 per Windows 11, consiste nell’evoluzione dell’esperienza Copilot+. Microsoft sta progressivamente trasformando l’assistente da semplice entità a cui porre domande a componente integrata nell’interfaccia.
La ricerca nelle Impostazioni di Windows 11 è forse l’esempio più evidente di questa trasformazione: Copilot non si limita più a trovare voci coerenti con il testo digitato, ma suggerisce automaticamente configurazioni che l’utente ha modificato di recente e spiega, quando un’opzione non è modificabile, quali vincoli ne bloccano l’accesso. L’obiettivo di Microsoft è quello di confezionare un sistema in grado di “comprendere il contesto” e reagire come un interprete intelligente delle azioni dell’utente.
Questo approccio “cognitivo” si estende anche alle superfici di interazione contestuali. Il rinnovato “Click to Do” non si limita a mostrare un pannello di comandi ma si presenta come una superficie dinamica che compare automaticamente quando sullo schermo sono presenti elementi come tabelle o immagini di grandi dimensioni. Windows 11 tenta dunque di anticipare il bisogno, e non più solo di rispondere a una richiesta esplicita.
L’introduzione della compatibilità dei Windows Studio Effects con le webcam USB va nella stessa direzione: rendere l’intelligenza artificiale una caratteristica intrinseca del sistema, disponibile ovunque e indipendentemente dall’hardware integrato nel dispositivo.
Microsoft ha dovuto incassare una notevole bordata di fischi in tema di Agentic OS: vedremo se saprà riguadagnare la fiducia degli utenti con un’integrazione dell’AI più naturale e oculata, posto che l’abilitazione di queste nuove funzionalità dovrebbe avvenire sempre su esplicita richiesta di ogni singolo utente.
Esplora file: verso una coerenza estetica e funzionale
Un altro fronte di rinnovamento riguarda Esplora file, che lascia intravedere un progetto di modernizzazione più ampio rispetto alle modifiche precedenti. La modalità scura, storicamente frammentata da finestre di dialogo rimaste ancorate a vecchie interfacce Win32, è finalmente uniformata.
Le finestre per le operazioni di gestione di file e cartelle, i messaggi di errore, i progressi di copia e spostamento, i vari sistemi di conferma risultano finalmente coerenti tra loro. Non è solo un miglioramento estetico: un design coerente riduce la fatica cognitiva e favorisce l’uso del sistema in condizioni di lavoro prolungate, specialmente su schermi ad alta luminosità o HDR.
L’obiettivo di ridurre la complessità è evidente anche nella revisione dei menu contestuali. La stratificazione introdotta negli ultimi anni – alimentata anche dalle estensioni delle app tradizionali – aveva finito per creare percorsi d’azione confusi e ridondanti.
Con questo aggiornamento, Microsoft avvia una razionalizzazione che, sebbene distribuita inizialmente solo su un numero limitato di dispositivi, potrebbe diventare la base della nuova interazione con Esplora file.
La barra di ricerca aggiornata, che richiama esplicitamente le funzionalità di ricerca semantica integrate nell’app Foto, conferma che Windows 11 intende “dialogare” con il file system ponendo l’accento sui contenuti e non solo sui metadati convenzionali.
La ricerca semantica come nuovo motore dell’esperienza utente
Ricollegandoci a quanto descritto nei precedenti paragrafi, la ricerca di Windows si arricchisce di capacità che attingono all’intelligenza artificiale integrata nelle app del sistema.
Se fino ad oggi l’app Foto catalogava automaticamente le immagini in base al contenuto, solo all’interno dell’app stessa, ora quel patrimonio semantico diventa disponibile al motore di ricerca di Windows 11.
Un cambiamento che rende possibile un nuovo modo di esplorare i dati locali e segna una svolta nel rapporto tra utente e archivio digitale: non è più necessario ricordare dove sia salvata una fotografia o come sia stata nominata, perché è sufficiente descriverne il contenuto. È l’inizio di un file system “consapevole”, destinato a ridefinire le modalità di gestione dei dati personali.
Produttività, gaming e gestione professionale
Nonostante l’attenzione sempre più evidente verso i Copilot+ PC, l’aggiornamento dedica molto spazio anche ai computer tradizionali, con miglioramenti che vanno dalla produttività all’intrattenimento, fino alla gestione avanzata.
Nel pannello delle Impostazioni fa la sua comparsa la sezione Virtual Workspaces, un centro di controllo che riunisce tecnologie come Hyper-V e Windows Sandbox. Per sviluppatori, professionisti della sicurezza e amministratori di sistema è un cambiamento importante: finalmente gli ambienti isolati possono essere gestiti all’interno di un’unica interfaccia chiara e coerente.
Allo stesso modo, il trasferimento di alcune impostazioni della tastiera dal vecchio Pannello di controllo alla moderna sezione Accessibilità rappresenta un ulteriore passo nel processo di dismissione dell’interfaccia storica di Windows, ormai relegata a sempre meno funzioni.
Il mondo del gaming beneficia dell’estensione della Full Screen Experience ai dispositivi handheld basati su Windows, dopo il debutto su ASUS ROG Ally. La nuova interfaccia, che unisce un approccio da console con un’ottimizzazione dei processi in background, trasforma i portatili gaming in dispositivi più coerenti e immediati.
Parallelamente, il sistema integra nuove funzionalità per penne con feedback aptico e migliora la gestione delle retroilluminazioni delle tastiere compatibili, segno che Microsoft sta perfezionando l’esperienza d’uso su hardware ibridi e convertibili.
Sul fronte della gestione dei dispositivi mobili, la nuova sezione dedicata in Impostazioni consente finalmente un controllo più chiaro dei collegamenti cross–device, compresa la possibilità di utilizzare la fotocamera del telefono come sorgente video o di navigarne i file direttamente da Esplora file. È un’evoluzione naturale del concetto avviato con Collegamento al telefono, ma integrata in modo più profondo e meno legata a specifici ecosistemi hardware.
Condivisione, cloud e produttività distribuita
La condivisione dei contenuti è un altro ambito che cambia visibilmente. Il nuovo sistema di condivisione si arricchisce di una “drag tray” ripensata, capace di gestire più file contemporaneamente e di suggerire applicazioni più pertinenti.
L’integrazione di OneDrive con applicazioni esterne, disponibile quando l’utente è autenticato, crea un ponte più stabile tra archiviazione locale e cloud, riducendo la necessità di passare attraverso l’interfaccia Web del servizio.
Prestazioni grafiche e compatibilità
Gli aggiornamenti dedicati al sottosistema grafico mirano a ridurre micro-stuttering e ritardi nella gestione delle modalità video, un aspetto cruciale per chi utilizza monitor 4K o 8K con una frequenza di refresh elevata.
Allo stesso tempo, l’aggiornamento per Windows 11 risolve i problemi legati alla luminosità degli all-in-one e ai falsi errori riguardanti la compatibilità delle GPU in alcuni videogiochi. È un insieme di interventi piccoli ma significativi, che migliorano la qualità dell’esperienza quotidiana.
Windows on ARM e l’arrivo dell’emulazione AVX/AVX2
Infine, uno dei cambiamenti tecnicamente più importanti riguarda Windows on ARM, che guadagna il supporto all’emulazione delle istruzioni AVX, AVX2 e delle estensioni correlate. Questa capacità, frutto del progetto Prism, amplia in modo considerevole la compatibilità con applicazioni professionali che fino a oggi potevano funzionare solo su architetture x86.
È un passo decisivo nella maturazione del sistema operativo su piattaforme ARM e indica chiaramente che Microsoft vede in questa architettura un pilastro della sua strategia futura.
Attenzione ai problemi con l’installazione dei pacchetti KB5070311, KB5070310 e KB5070312
Nelle note di rilascio degli ultimi aggiornamenti di anteprima per Windows 11, Microsoft indica problemi minori legati all’installazione dei pacchetti. Ad esempio un Esplora file che può improvvisamente mostrare una schermata bianca pur avendo selezionato la modalità scura e cita il noto problema legato alla scomparsa del pulsante password nella schermata di login.
Diversi utenti, tuttavia, segnalano problemi con i driver Intel Arc dopo l’installazione degli update: addirittura, può comparire una schermata blu.
L’unico modo per riportare stabilità sul sistema sembra essere la disinstallazione dell’aggiornamento, effettuabile digitando il comando che segue (dal prompt dei comandi aperto con i diritti di amministratore):
wusa /uninstall /kb:5070311
Ovviamente, il riferimento 5070311 va sostituito con quello corretto. Se l’operazione non dovesse andare a buon fine, è possibile avviare il PC dal menu di emergenza e richiedere la disinstallazione degli ultimi aggiornamenti applicati. In alcuni casi, la temporanea rimozione della Sandbox di Windows (Windows+R, optionalfeatures) potrebbe essere risolutiva ai fini della disinstallazione degli aggiornamenti.