Con la fine del supporto per Windows 10 (che può essere comunque posticipata, senza sborsare un centesimo, almeno fino al 13 ottobre 2026), sempre più utenti stanno valutando la migrazione verso Windows 11, spinti anche dalle promesse di maggiori prestazioni e dalle ottimizzazioni introdotte nelle ultime versioni del sistema operativo. Di recente Microsoft ha pubblicato il documento “Suggerimenti per migliorare le prestazioni del PC” in Windows in cui, di fatto, ammette che due funzionalità possono contribuire a rallentare Windows 11 e Windows 10.
I consigli presentati nella pagina di supporto Microsoft sono, onestamente, molto generici e sono noti alla maggior parte degli utenti con un minimo di esperienza. Anche il suggerimento “Riavvia il PC e apri solo le app che ti servono” meriterebbe un commento a parte dal momento che Windows 10 e Windows 11 tendono a riaprire automaticamente i programmi all’avvio.
A parte questo, appare evidente come Microsoft consigli di sospendere la sincronizzazione OneDrive in casi di cali prestazionali del sistema. Allo stesso modo, soprattutto con i PC dotati di una configurazione hardware non particolarmente “brillante”, Redmond suggerisce di disattivare gli effetti visivi.
OneDrive: sincronizzazione cloud può rallentare il sistema
Microsoft ha riconosciuto ufficialmente che la sincronizzazione automatica di OneDrive può influire negativamente sulle prestazioni del sistema, specialmente sui dispositivi con una configurazione hardware modesta.
La funzionalità, progettata per garantire l’accesso ai file da qualsiasi dispositivo e per proteggerli in caso di guasto del PC, comporta un continuo caricamento e scaricamento di dati, consumando risorse CPU, memoria e larghezza di banda. Su PC con processori più lenti o connessioni Internet instabili, ciò può tradursi in un’esperienza utente meno reattiva. Microsoft suggerisce di mettere in pausa temporaneamente la sincronizzazione per verificare se ciò migliora le prestazioni del sistema.
In caso di problemi, Microsoft consiglia di accedere alle impostazioni di OneDrive cliccando con il tasto destro sull’icona mostrata nella traybar, scegliere Sospendi sincronizzazione quindi definire per quanto tempo sospendere la sincronizzazione dei file.
C’è anche la funzionalità File su richiesta, disponibile portandosi nelle Impostazioni avanzate di OneDrive, che scarica i file dal cloud solo la prima volta che se ne richiede l’apertura. In questo modo si risparmiano spazio su disco e risorse di sistema. Inoltre, è possibile limitare la larghezza di banda utilizzata per la sincronizzazione e scegliere manualmente le cartelle da sincronizzare, evitando di includere posizioni di memoria con un numero elevato di file e/o elementi pesanti.
Rimuovere completamente OneDrive
Se vi collocate tra quegli utenti che non usano mai OneDrive, potete liberarvi di questa funzionalità accedendo alla finestra App installate di Windows quindi cercando OneDrive, scegliendo i tre puntini a destra e infine Disinstalla.
In alternativa, su Windows 11 (e su Windows 10 con winget installato) si può aprire il prompt dei comandi con i diritti di amministratore (cmd, Esegui come amministratore) e impartire l’istruzione seguente:
winget uninstall onedrive
Se si volesse disabilitare il caricamento di OneDrive all’avvio del PC senza disinstallarlo, si può premere CTRL+MAIUSC+ESC
in modo da aprire il Task Manager, fare clic su App di avvio, cercare OneDrive.exe
per poi selezionare il pulsante Disattiva in alto a destra. Si può quindi creare un collegamento al file %localappdata%\Microsoft\OneDrive\OneDrive.exe
per avviare OneDrive al bisogno, su richiesta.
Effetti visivi di Windows: Microsoft ne riconosce il costo in termini di performance
Gli effetti visivi di Windows, come animazioni, trasparenze e ombreggiature, sono progettati per migliorare l’estetica dell’interfaccia utente, offrendo un’esperienza visiva più fluida e moderna.
Tuttavia, su sistemi con risorse limitate, questi effetti possono consumare una quantità significativa di memoria e potenza di elaborazione, rallentando le operazioni quotidiane. Microsoft riconosce che questi effetti possono influire negativamente sulle prestazioni, soprattutto su PC con una quantità ridotta di memoria RAM:
Windows 11 include molti effetti visivi, ad esempio animazioni ed effetti di ombreggiatura. Questi effetti sono piacevoli, ma possono anche usare risorse di sistema aggiuntive e rallentare il PC. Questo accade soprattutto se si dispone di un PC con una limitata quantità di memoria (RAM). — Microsoft
È qualcosa che si sapeva da una vita e già nelle vecchie versioni di Windows gli utenti usavano disattivare gli effetti grafici per ottenere prestazioni migliorate.
Microsoft ricorda che cercando prestazioni nella casella di ricerca di Windows, quindi scegliendo Migliora l’aspetto e le prestazioni di Windows, si può ad esempio optare per Regola in modo da ottenere le prestazioni migliori: così si disattivano automaticamente tutti gli effetti non essenziali.
Velocizzare e ottimizzare davvero Windows 10 e Windows 11
È certamente curioso che Microsoft abbia inserito nella lista degli interventi volti a migliorare le prestazioni di Windows 10 e Windows 11 alcune funzionalità che sono parte integrante del sistema operativo.
Il Task Manager dovrebbe essere l’amico di ogni utente: aiuta a capire quali programmi restano in esecuzione e consumano risorse di sistema. Una volta completata questa semplice verifica diagnostica è possibile agire di conseguenza.
Particolare attenzione, inoltre, dovrebbe essere all’esecuzione automatica delle applicazioni in Windows 11 e Windows 10: capire quali programmi e servizi sono eseguiti a ogni avvio del sistema operativo, aiuta a liberarsi di inutili fardelli. In questi casi, però, il sistema operativo in sé non c’entra nulla: sono le scelte dell’utente (o al limite la presenza di applicazioni inutili preinstallate) a costituire la radice del problema.
Per velocizzare e ottimizzare Windows 11 è possibile eseguire il nostro script che aiuta a “neutralizzare” funzionalità non indispensabili che possono contribuire a rallentare il PC (la stessa cosa è possibile per Windows 10). È sempre sconsigliabile usare programmi e script di terze parti che disattivano in blocco delle funzionalità di Windows. I due script che vi proponiamo sono integralmente commentati ed è possibile scegliere di non disattivare alcune delle caratteristiche prese in esame.