Titan V su architettura Volta: imbattibile nel mining e nel calcolo parallelo

La scheda grafica più evoluta di Nvidia evidenzia prestazioni sorprendenti nel mining di monete Ethereum.

Arrivano alcuni interessanti riscontri sulle prestazioni che saranno in grado di esprimere le nuove schede grafiche Nvidia Volta, o Ampere che dir si voglia (Schede video Nvidia: la prossima generazione si chiamerà Ampere e non Volta?).

Messa alla prova nell’onerosa attività di mining di crittomonete Ethereum (Parte la negoziazione di futures sui Bitcoin: la crittovaluta continua a crescere), la Titan V basata su architettura Volta ha evidenziato risultati piuttosto sorprendenti.
Con le impostazioni predefinite, la scheda ha raggiunto quota 69 MH/s mentre con l’overclocking ci si è potuti spingere fino a 82 MH/s.


Come termine di paragone, basti pensare che una GTX 1060 arriva a 19 MH/s; una GTX 1080 Ti a 32 MH/s; una Titan Xp e una RX VEga 64 a 37 MH/s.
Nella configurazione di base, quindi, la Titan V riesce a raddoppiare le prestazioni della RX Vega 64 nelle attività di mining.

La sigla MH/s sta per mega hash al secondo e indica il numero di operazioni di hashing in un secondo sulla blockchain della crittovaluta d’interesse. In altre parole, gli utenti vengono ricompensati sulla base della potenza di calcolo che essi riescono aggiungere alla rete utilizzata dalla crittovaluta.


In altri test è emerso che la Titan V migliora le prestazioni di una GTX 1080 Ti del 15-20% con DirectX 11 mentre utilizzando DirectX 12 incremento in termini di performance supera il 50%.

Appare quindi chiaro come l’architettura Volta sia spiccatamente vocata al calcolo parallelo e quanto i prodotti basati sulle librerie DirectX 12 e Vulkan possano trarne vantaggio. Si tratta di un colpo al cuore di AMD che vede adesso sfumare il vantaggio competitivo di cui godeva nei confronti della rivale Nvidia.

Va detto che, com’è ovvio, 82 MH/s nel mining di Ethereum per una scheda da 3.100 euro confrontati con i 32 MH/s della GTX 1080 Ti da 650 euro non sembrano giustificare la differenza in termini di costo. È bene però osservare che durante i test non si sono sfruttati i 640 tensor core della Titan V: se si riuscisse a sfruttare tutti i 120 TeraFLOPS di potenza computazionale che la scheda è in grado di esprimere, i risultati nel mining di Ethereum potrebbero essere davvero incredibili.

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