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La startup spagnola Voltrac ha lanciato un nuovo trattore elettrico autonomo per il quale sogna una carriera dual-use: un po’ nel campo di grano, un po’ sul campo di battaglia. Impossibile dire se il sogno di conquistare due mercati con un prodotto solo si avvererà, ma nel frattempo Voltrac ha già iniziato a dialogare con la NATO.
Come è fatto il trattore Voltrac
Il trattore prodotto da Voltrac ha un peso di 3,5 tonnellate e una capacità di carico di 4.000 kg, ha fino a 200 kWh di batterie intercambiabili e un’autonomia fino a 20 ore. Il trattore non ha cabina di pilotaggio e, sebbene sia attualmente controllato da remoto, è in attesa delle autorizzazioni necessarie per implementare la guida completamente autonoma. Questa soluzione tecnologica punta a ridurre la complessità operativa, migliorando l’efficienza nei lavori pesanti sia in ambito agricolo che militare.
Con una velocità massima di 40 km/h e un design modulare, il veicolo può essere rapidamente adattato per passare da un utilizzo agricolo a uno militare. Questa flessibilità lo rende unico nel panorama delle tecnologie dual-use. Alla guida del progetto c’è Thomas Hubregtsen, ex sviluppatore AI per BMW e Google X, e Francisco Infante Aguirre, ingegnere aerospaziale con una profonda conoscenza del settore agricolo. Questa combinazione di competenze ha permesso di sviluppare un prodotto innovativo e competitivo.
Cosa può fare il trattore Voltrac
Nel settore agricolo, il trattore non solo trasporta carichi significativi, ma raccoglie anche dati critici sulla salute delle colture. Grazie a un avanzato sistema di telecamere, è in grado di monitorare le piante e adattare i trattamenti in base alle esigenze specifiche di ogni area coltivata. Questa capacità di apprendimento sul campo rappresenta un importante passo avanti nella digitalizzazione e nell’efficienza della gestione agricola.
Tuttavia, la vera forza del progetto risiede nella sua potenziale applicazione in campo militare. Come sottolineato a The Next Web dal cofondatore Aguirre, il veicolo è progettato per operare in scenari ad alto rischio, come il rifornimento in zone di conflitto, minimizzando i pericoli per il personale.
“Molte perdite in Ucraina avvengono durante operazioni logistiche, non in combattimento diretto,” ha spiegato Aguirre. Il trattore, nella sua configurazione militare, è dotato di tecnologie anti-jamming, droni intercettori e capacità di rilevamento mine, rendendolo un asset potenzialmente utilissimo per le operazioni di difesa.
Nonostante sia stata fondata solo un anno fa, Voltrac ha già raccolto 2 milioni di dollari in finanziamenti pre-seed e punta a completare un round seed entro settembre. La produzione dei primi veicoli è prevista per il 2026. Questo modello operativo, insieme all’interesse della NATO, suggerisce che il trattore potrebbe presto trovare applicazione in operazioni militari di primo piano.