Windows 11: scansione della memoria automatica dopo un errore BSOD

Microsoft sta sperimentando in Windows 11 una nuova funzione che invita automaticamente gli utenti a eseguire una scansione della memoria dopo una schermata blu (BSOD).

Microsoft sta testando una nuova funzionalità in Windows 11 che invita automaticamente gli utenti a eseguire una scansione della memoria quando accedono al sistema dopo una schermata blu o BSOD (Blue Screen of Death). L’obiettivo è individuare e risolvere tempestivamente eventuali problemi di memoria che potrebbero compromettere la stabilità del sistema.

Quando il sistema operativo rileverà un errore critico del kernel o di un driver, Windows 11 mostrerà una notifica che suggerisce di effettuare una scansione rapida della memoria RAM.

Rispondendo in modo affermativa, l’attività diagnostica sarà pianificata al successivo riavvio: la procedura richiede in media meno di 5 minuti e, al termine, il sistema si avvierà normalmente. Se dovessero essere rilevati degli errori, l’utente riceverà un’ulteriore notifica dopo il riavvio.

Scansione memoria RAM dopo BSOD in Windows 11

Come funziona la scansione della memoria RAM dopo una schermata blu (BSOD) di Windows 11

Amanda Langowski, responsabile del programma Microsoft Windows Insider, ha spiegato che la nuova funzionalità è progettata per migliorare l’affidabilità complessiva del sistema.

Ciò che ha fatto l’azienda di Redmond è introdurre una verifica all’avvio del sistema operativo per controllare se nella sessione di lavoro immediatamente precedente si fossero presentate schermate blu. In caso affermativo, Windows 11 si limita a eseguire l’utilità di sistema Diagnostica memoria Windows (Windows Memory Diagnostic).

Già oggi, premendo Windows+R quindi digitando mdsched, non solo Windows 11 ma anche le precedenti versioni di Windows eseguono un test della RAM al successivo riavvio del dispositivo (in un altro articolo abbiamo visto come scegliere la RAM e quando estenderla).

Langowski aggiunge che nella fase iniziale di test, tutte le tipologie di bugcheck attiveranno la notifica di diagnostica della memoria, ma Microsoft prevede di ottimizzare progressivamente il targeting, limitando la funzione ai soli casi in cui è più probabile che i crash siano correlati a errori di memoria.

Cosa sono i codici di arresto o bugcheck

I bugcheck code (o codici di arresto) sono identificatori alfanumerici che Windows visualizza quando si verifica un errore critico di sistema (BSOD) Ogni bugcheck code corrisponde a una specifica causa del crash: ad esempio un problema di driver, un errore di memoria, un conflitto hardware o una violazione di accesso sul kernel.

In un altro articolo abbiamo visto come decodificare i codici di errore Windows, tra cui anche i bugcheck code.

Apprezziamo il fatto che Langowski abbia chiarito che Windows 11 sarà successivamente in grado di analizzare i bugcheck esposti a seguito di una schermata blu. Avrebbe infatti ben poco senso programmare la scansione della memoria RAM in modo da verificarne le funzionalità hardware se il BSOD non è verosimilmente determinato da problematiche legate alla memoria stessa.

La scansione automatica della RAM dopo un BSOD è già disponibile?

La funzione è attualmente disponibile per gli utenti partecipanti al programma Windows Insider nei canali Dev e Beta, rispettivamente con le build 26220.6982 (KB5067109) e 26120.6982 (KB5067109).

Al momento, la diagnostica proattiva della memoria non è invece ancora disponibile per i dispositivi ARM64, né per i sistemi con Administrator Protection o BitLocker attivo senza Secure Boot.

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