Surfshark Nexus: cos'è e come funziona una VPN di tipo software defined

Surfshark abbandona il concetto di VPN tradizionale punto-punto con la creazione di un semplice tunnel cifrato e presenta la sua rete di server software defined. In che cosa consiste e quali sono i vantaggi per gli utenti in termini di privacy, sicurezza, prestazioni e stabilità della connessione.

Quando si parla di servizi VPN di solito si pensa sempre a una connessione punto-punto: il dispositivo client dell’utente viene collegato con un singolo server VPN remoto.

Surfshark Nexus è un’innovativa tecnologia che vuole “cambiare le regole del gioco” usando un approccio basato sul concetto di Software-defined networking (SDN).
Con SDN il dispositivo dell’utente viene collegato con una rete di server per poi stabilire la rotta migliore verso la destinazione richiesta.

Con Surfshark Nexus si vogliono superare i principali problemi che affliggono le VPN tradizionali: innanzi tutto lo schema SDN permette di preservare la privacy e tutelare la sicurezza grazie a un indirizzo IP pubblico che cambia continuamente.
L’utente può addirittura scegliere di usare contemporaneamente più indirizzi IP e non verrà mai disconnesso quando il provider intervenisse sulla configurazione dei server VPN perché i dati seguiranno una rotta differente.
Con la soluzione SDN, inoltre, si registra un evidente guadagno in termini di stabilità del collegamento di rete e di performance con lo scambio dei dati che avviene sempre alla massima velocità possibile, anche sulle tratte internazionali: un’infografica che racconta il funzionamento di Surfshark Nexus.

Una connessione diretta, come avviene con le VPN classiche, comporta che soprattutto sulle lunghe distanze le performance risultino degradate con un impatto negativo sulla velocità e la stabilità della connessione. Collegandosi con un server sovraccarico, un provider VPN non può fare nulla per risolvere il problema di congestione senza disconnettere gli utenti.

Surfshark spiega che Nexus è già in uso: la prima caratteristica della quale possono servirsi gli utenti che utilizzano la VPN si chiama IP rotator.
È già attivabile e permette di richiedere un cambio automatico di IP ogni 5 o 10 minuti senza interruzioni di connessione.
Tutte le altre caratteristiche pianificate saranno introdotte gradualmente nel corso del 2022 e del 2023 così da assicurare una transizione fluida e una migliore esperienza utente.

IP Randomizer, ad esempio, permetterà di usare un IP pubblico diverso ogni volta che ci si collegherà con un sito Web differente: il cambio di IP avverrà in modo trasparente, senza alcuna disconnessione dalla rete VPN.

Con Dynamic MultiHop l’utente diventa in grado di stabilire da dove i pacchetti dati devono accedere alla rete e da che punto devono uscire: ad esempio è possibile fare in modo che venga seguita una rotta che porta dalla Germania agli Stati Uniti o viceversa ma è ovviamente possibile selezionare qualunque altro Paese.

Abbiamo già visto le caratteristiche di una VPN sicura e veloce come Surfshark: con Nexus l’azienda compie un ulteriore passo in avanti.

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