Samsung si prepara a svelare una funzione denominata “Brain Health“, progettata per rilevare i primi segnali di declino cognitivo e demenza attraverso l’uso quotidiano di smartphone e smartwatch.
La notizia, che promette di rivoluzionare il settore dei dispositivi indossabili, è stata anticipata da fonti industriali citate dal magazine coreano Chosun e confermata da indiscrezioni che vedono la presentazione ufficiale programmata durante l’evento esclusivo “The First Look”, che il colosso sudcoreano sta allestendo presso il Wynn Las Vegas per anticipare l’apertura della fiera.
Come sarà Samsung Brain Health
Alla base della rivoluzionaria funzione “Brain Health” vi è un cambio di paradigma nel monitoraggio sanitario: l’abbandono dei test attivi in favore dell’analisi di metriche passive, un metodo che permette al sistema di raccogliere dati essenziali senza richiedere alcuno sforzo consapevole all’utente.
Sfruttando la sofisticata rete di sensori già integrata nei dispositivi mobili e indossabili dell’ecosistema Galaxy, la tecnologia si focalizzerà sul monitoraggio costante di tre parametri vitali quali i modelli di andatura, le sottili variazioni nel tono e nella frequenza della voce e la qualità del sonno.
È qui che entra in gioco l’intelligenza artificiale di Samsung, incaricata di incrociare questi flussi di dati alla ricerca di anomalie impercettibili all’occhio umano o durante una visita medica di routine, ma potenzialmente indicative di un principio di declino cognitivo.
Tuttavia, la vera innovazione risiede nell’approccio proattivo della piattaforma: lungi dal limitarsi a segnalare un potenziale problema, il sistema guiderà l’utente verso la prevenzione attiva proponendo programmi di allenamento cerebrale personalizzati, specificamente studiati per rafforzare le abilità cognitive e rallentare il decadimento.
Questa funzionalità si integrerà organicamente nella suite esistente di Samsung Health, affiancandosi a strumenti diagnostici ormai consolidati come l’elettrocardiogramma e il monitoraggio della pressione sanguigna, per offrire un quadro clinico digitale sempre più completo e orientato al benessere a lungo termine.
Samsung punta sul settore medicale
Se fino a oggi i dispositivi indossabili si sono concentrati prevalentemente sulla salute cardiovascolare e fisica, con la nuova funzione Brain Health l’azienda sposta decisamente l’attenzione sul cervello, un organo le cui patologie degenerative vengono spesso diagnosticate troppo tardi.
Samsung ha già completato lo sviluppo interno della tecnologia e si trova ora nella fase cruciale dei test di validazione clinica in collaborazione con diverse istituzioni mediche, un passaggio fondamentale per garantire che gli algoritmi non generino falsi positivi che causerebbero ansia ingiustificata.
Tuttavia, trattandosi di una tecnologia con implicazioni mediche dirette, Brain Health dovrà probabilmente superare rigorosi ostacoli normativi e ottenere le certificazioni necessarie dalle autorità sanitarie locali in ogni mercato.
Questa strategia si inserisce in un contesto più ampio che vede l’azienda impegnata anche nello sviluppo di Samsung Health Assistant, un chatbot basato sull’intelligenza artificiale capace di elaborare in tempo reale i dati biometrici per fornire consigli personalizzati, confermando la volontà del brand di posizionarsi come leader nel settore del benessere digitale e della prevenzione medica.